eGov e società dell’informazione nelle regioni italiane. Il IV Rapporto sull’Innovazione illustra lo stato di avanzamento

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Pubblicato il Quarto Rapporto sull’Innovazione nelle regioni d’Italia del Centro regione di competenza (CRC) del CNIPA, che documenta lo stato di avanzamento dei processi di costruzione dell’eGovernment e più in generale della società dell’informazione, derivanti soprattutto dalle azioni comuni intraprese tra Stato, Regioni ed Enti locali.

Una particolare attenzione è dedicata agli strumenti attuativi come gli Accordi di Programma Quadro per la società dell’informazione (APQ SI), che nell’ultimo biennio hanno prodotto l’attivazione di circa 420 interventi per oltre 1,1 miliardi di euro di investimenti (per l’80% nel Mezzogiorno), in gran parte coperti dal Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) gestito dal CIPE.

 

I dati analizzati, che offrono una lettura trasversale dei Rapporti regionali, riguardano prevalentemente l’eGov nella sua dimensione locale, ovvero l’innovazione basata sulle nuove tecnologie dell’informazione e comunicazione dei servizi erogati da Regioni ed Enti locali, dei processi “produttivi” interni e tra le diverse amministrazioni e dei processi stessi di governo ed eDemocracy.

 

Il Rapporto, che copre il periodo aprile 2005-maggio 2006, tratta inoltre i processi che riguardano l’estensione delle infrastrutture di telecomunicazione a banda larga, gli interventi per diffondere la conoscenza e quelli per agevolare l’accesso dei cittadini e delle imprese ai nuovi servizi. Nel periodo considerato si sono completati molti processi riferibili al ciclo di policy (comunitarie, nazionali e regionali) e di attuazione progettuale degli anni 2000-2006 e, contemporaneamente, si è avviato un nuovo ciclo – con orizzonte al 2010 o al 2013 – segnato più che mai dalla centralità dell’innovazione nelle politiche di crescita e sviluppo a livello europeo, nazionale e regionale.

 

Il Rapporto offre per la prima volta un quadro delle dotazioni ICT e del loro utilizzo nei Comuni italiani con un dettaglio rappresentativo a livello regionale. Questa fotografia ancora parziale è il risultato della prima indagine sperimentale promossa e coordinata su questo tema dall’Istat e realizzata a fine 2005 con il contributo del CNIPA, delle Regioni, delle rappresentanze degli Enti locali e della rete CRC. Questo passo della statistica ufficiale italiana – con pochi esempi analoghi a livello europeo – testimonia sia dell’importanza che ha assunto in Italia il tema dell’innovazione digitale nella pubblica amministrazione locale, sia dell’approccio collaborativo tra diversi livelli istituzionali con il quale – anche sul fronte della misurazione statistica – il processo è maturato in questi anni.

 

Il quadro sui Comuni è completato dai risultati dell’Osservatorio servizi online della rete CRC che, da un lato, confermano la crescente diffusione dei servizi di eGov (offerti via web), ma dall’altro evidenziano come si tratti di un’innovazione ancora “sottile” (interattività mediamente bassa e limitata a pochi servizi per singolo ente), che va poco in profondità nel corpo, il cosiddetto back office, della PA locale.

 

L’analisi rivela un generale ritardo rispetto alla situazione degli altri Paesi europei e, per quanto riguarda l’utilizzo dei servizi della PA, una realtà per molti versi speculare a quella vista dal lato dell’offerta (prevalenza del reperimento di informazioni e scarico di moduli, ma scarso ricorso a servizi transattivi).

 

Il Rapporto contiene una prima ricognizione su circa 60 interventi in corso o programmati da parte delle Regioni per lo sviluppo di infrastrutture a banda larga, in particolare nelle aree cosiddette a digital divide in tutto il Paese. La disponibilità capillare di connettività veloce appare infatti una condizione oramai indispensabile, sia per concretizzare l’estensione dell’eGov, sia per rispondere ad esigenze sempre più varie e pressanti di cittadini e imprese. L’analisi evidenzia i diversi livelli di avanzamento e approcci delle strategie regionali su questo terreno.

 

L’ultima sezione dello Studio fornisce un breve resoconto delle più recenti politiche europee che orienteranno gli interventi nell’ambito della Società dell’informazione nei prossimi anni:

  • Rilancio degli obiettivi di Lisbona;

  • Iniziativa i2010;

  • VII programma quadro per la ricerca;

  • Piano d’azione per l’eGovernment 2010.

Indirizzi che hanno iniziato a orientare la nuova fase di programmazione 2007-2013 dei fondi strutturali, che trova espressione attualmente nella bozza tecnico amministrativa del Quadro strategico nazionale e in numerosi Documenti strategici regionali.

 

Lo studio fotografa inoltre l’avanzamento e i primi risultati dei 134 progetti co-finanziati da Stato e Regioni, esaminando i fattori che hanno ritardato e ostacolato l’implementazione dei nuovi servizi in tutti gli enti coinvolti (oltre metà degli 8000 Comuni italiani).

 

La Lombardia continua ad essere una delle regioni più avanzate in Italia per la digitalizzazione della Pubblica amministrazione. Il 92% della popolazione lombarda può navigare in banda larga e usufruire dei 153 servizi online già disponibili. A buon punto anche l’informatizzazione degli uffici pubblici: 8 dipendenti su 10 utilizzano il personal computer e il 94% dei comuni e’ dotato di una rete locale (LAN).

Il 65% dei comuni lombardi e il 92% della popolazione sono raggiunti dalla banda larga. Sono 153 i servizi online già disponibili: il più diffuso è quello relativo al pagamento dell’ICI (Imposta Comunale sugli Immobili), fruibile da 3,2 milioni di cittadini, seguito dall’autocertificazione anagrafica, il Pagamento TARSU (Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani), la Denuncia di Inizio Attività edilizie e la Consultazione di cataloghi per il prestito bibliotecario.

Dotazioni informatiche della PA lombarda di tutto rispetto: l’80% dei dipendenti comunali possiede un pc (62% dei quali sono connessi ad internet), contro una media nazionale di poco superiore al 67%. La quasi totalità degli uffici comunali – il 94% – è dotata di rete locale (LAN) e il 35% è connesso a banda larga.

 

Anche il Lazio procede spedito e una fascia sempre più ampia della popolazione (90%) è ormai raggiunta dalla copertura a banda larga.

Sono 168 i servizi online già disponibili: il più diffuso è quello di consultazione di bandi e avvisi pubblici, a cui possono accedere più di 4 milioni di cittadini laziali. A seguire il servizio di pagamento dell’ICI (Imposta Comunale sugli Immobili), a disposizione di 3,6 milioni di cittadini; e poi l’autocertificazione anagrafica, le informazioni sui concorsi pubblici e la DIA-denuncia Inizio attività edilizia. Nel 39% dei comuni del Lazio con popolazione superiore ai 5 mila abitanti e’ disponibile la banda larga, un dato superiore alla media nazionale (30%). Inoltre, l’83% dei comuni è dotato di una Lan (rete locale). Meno capillare la diffusione dei pc tra i dipendenti pubblici: il 48% di essi dispone di un personal computer e il 40% di questi sono connessi a internet.

 

Dal Sud d’Italia, la Calabria è all’avanguardia nell’informatizzazione della PA. Con il 48% degli uffici comunali connessi in rete a banda larga è sopravanzata solo dall’Emilia-Romagna (58%), ma bel al di sopra della media nazionale, pari al 30%.
Sono 107 i servizi online già disponibili: il più diffuso è quello di consultazione di Bandi e avvisi pubblici, a cui possono accedere 870 mila cittadini calabresi. A seguire il Pagamento dell’ICI (Imposta Comunale sugli Immobili), il servizio di Autocertificazione anagrafica, la Determinazione degli indicatori economico sociali e l’Inserimento offerte banca dati domanda/offerta di lavoro.
La Calabria vanta il 48% degli uffici comunali connessi in banda larga: è il secondo miglior dato a livello nazionale dopo l’Emilia-Romagna e il primo nel Mezzogiorno. Il 76% dei comuni è inoltre dotato di una rete locale (Lan), mentre il 61% dei dipendenti comunali utilizza il pc.

 

Nel corso del 2005 la Regione Calabria ha firmato con CNIPA e Ministero dell’Economia e Finanze l’Accordo di Programma Quadro (APQ) per la Società dell’informazione e successivamente un atto integrativo, per un valore complessivo rispettivamente di 38 e 42 milioni di euro.
Sono a buon punto i tre progetti di eGov cofinanziati dal CNIPA con il 1° Avviso. Cat@hospital, coordinato dalla provincia di Catanzaro, è già concluso ed eroga i servizi di prenotazione di prestazioni sanitarie sul territorio. Il progetto ST@RT, del comune di Reggio Calabria, fornisce servizi telematici avanzati per Reti Territoriali e ha completato l’87% dei lavori. Quasi concluso (95%) anche GOLEM (Governo Locale Elettronico della Municipalità Calabrese), coordinato dal Comune di Catanzaro. (r.n.)

 

Quarto Rapporto sull’innovazione nelle regioni d’Italia

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