Il VoIP impazza: dagli Usa all’Europa, i numeri di una tecnologia dirompente

di Alessandra Talarico |

Mondo


VoIP

Britannici e americani impazziscono per il VoIP: secondo l’ultima ricerca di Continental Research, infatti, quasi 2 milioni di sudditi di sua maestà hanno usato il Pc per telefonare, mentre secondo le proiezioni di eMarketer, il VoIP totalizzerà da qui al 2010 oltre 32 milioni di proseliti, contro gli attuali 5,2 milioni.

 

Cifre di tutto rispetto che non possono non impensierire gli operatori telefonici che ancora non hanno intrapreso contromisure per arginare il deficit di profitti legato alla sempre maggiore diffusione dei servizi vocali via Web

 

Secondo Continental, infatti, oltre ai 2 milioni di fan appassionati, almeno altri 1,9 milioni di utenti sono decisi a passare al VoIP entro quest’anno.

Oltremanica, il servizio più utilizzato è Skype, adottato dal 48% degli utenti e seguito da  MSN Messenger di Microsoft, con un quinto delle preferenze, da Vonage (6%), BT Group (6%) e Wanadoo (2%).

 

La maggior parte delle chiamate, se effettuate ad altri utenti dello stesso servizio, sono gratuite. Le altre, quelle dirette agli utenti di provider diversi dal proprio, costano in media 2 pence al minuto.

 

Le maggiori web company – da Microsoft a Yahoo!, da Google ad AOL e eBay – sono già saltate sul treno del VoIP, aggiungendo il servizio nei propri hardware e software. In alcuni casi questi prodotti permettono agli utenti di fare e ricevere chiamate dal telefono fisso.

 

Microsoft ha inserito la capacità vocale in Msn Messenger dopo aver acquisito una compagnia VoIP di nome Telio e ha integrato la funzione voice chat nella console Xbox.

 

Anche Google e Yahoo hanno incluso capacità vocali nei loro sistemi di Instant Messaging, mentre AOL ha introdotto il servizio TotalTalk, che unifica voce, IM, email, enhanced voicemail, applicazioni di gestione delle chiamate e la possibilità di fare e ricevere chiamate usando un telefono tradizionale senza avere il Pc acceso.

 

La popolarità del VoIP è stata anche confermata dall’acquisizione di Skype da parte di eBay per 2,6 miliardi di dollari.

 

Il successo schiacciante di Skype è attribuibile al fatto che la società è tra i pionieri del servizio, ma ben presto anche quelli forniti dagli operatori tradizionali dovrebbero conquistare ampie fasce di pubblico.

 

Da canto loro, infatti, alcuni operatori incumbent stanno tentando di rispondere all’avanzata della telefonia su Internet trasformando le loro reti in reti IP, offrendo nuovi servizi come l’accesso a banda larga, il download di video e pacchetti a tariffa flat, oltre che proprie offerte VoIP.

Gli operatori, infatti, devono darsi da fare per non vedere i propri profitti dissiparsi: si tratta, in sostanza, di scegliere tra soccombere o competere. 

 

E gli utenti, evidentemente hanno già scelto il VoIP, alternativa economica e convincente per alleggerire le spesso astronomiche bollette.

Secondo lo studio di eMarketer, infatti, le chiamate VoIP pesano in media dai 15 ai 30 dollari mensili, contro i 51 dollari della telefonia tradizionale.

 

Il rapporto prevede che negli Usa almeno il 40% degli abbonati dotati di connessione a banda larga utilizzeranno il VoIP nel 2010, mentre gli abbonati alla rete fissa continuano a diminuire: nel 2005, ad esempio, sono stati 172 milioni, contro i 195 milioni delle reti mobili.

 

Il trend è ovviamente destinato a rafforzarsi nel tempo, con sempre più utenti e aziende pronti a sostituire le linee tradizionali con linee IP che garantiscono una varietà di servizi inclusi Internet e video.

 

Secondo l’ultimo rapporto Ocse, che riprende i dati di Point Topic, il numero globale di utenti VoIP retail è arrivato a marzo  2005 a quota 11 milioni. La cifra balza a quota 17,5 milioni calcolando i servizi VoIP Pc-based come Skype e facendo gli aggiustamenti basati sull’analisi dei minuti di conversazione.

 

L’affermazione del VoIP, ha spiegato l’Ocse, causerà probabilmente l’erosione del traffico voce sulle reti tradizionali e, quindi, sul lungo periodo dei profitti degli operatori. Inoltre, la telefonia su Internet porterà a una graduale riduzione delle tariffe praticate per i servizi voce tradizionali.  

 

Per quanto riguarda l’approccio regolamentare, l’Ocse suggerisce di basarsi sulla neutralità tecnologica che presuppone che i regolatori non favoriscano ne discriminino una particolare tecnologia.

 

In Italia, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha adottato, tra le prime in Europa, una disciplina organica per i servizi VoIP.

 

Il provvedimento disciplina i servizi geografici VoIP (per i quali viene mantenuta la numerazione con prefisso 0) ed i servizi di comunicazione vocale “nomadici” (per i quali viene introdotta una nuova numerazione con prefisso 5).

 

I servizi “nomadici” rappresentano una delle novità di rilievo rispetto ai servizi telefonici tradizionali in quanto consentiranno di telefonare – e di ricevere telefonate – utilizzando  la rete Internet, a prescindere dal luogo in cui ci si trova, con lo stesso numero.

L’Autorità ha inoltre deciso di avviare un approfondimento tecnico per rendere interoperabili i diversi servizi di comunicazione vocale.

Key4Biz

Quotidiano online sulla digital economy e la cultura del futuro

Direttore: Luigi Garofalo

© 2002-2024 - Registrazione n. 121/2002. Tribunale di Lamezia Terme - ROC n. 26714 del 5 ottobre 2016

Editore Supercom - P. Iva 02681090425

Alcune delle foto presenti su Key4biz.it potrebbero essere state prese da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, lo possono segnalare alla redazione inviando una email a redazione@key4biz.it che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.

Netalia