Sistemi operativi: dopo i Mac, Microsoft strizza l’occhio a Linux

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Dopo essersi aperto una breccia sui Mac grazie al programma BootCamp – che aiuta nella installazione e nell’utilizzo del sistema operativo Windows sui computer della Apple – Microsoft si impegna a fornire supporto anche tecnologico, per i sistemi Linux su macchine Microsoft Virtual Server.

 

In occasione dell’evento LinuxWorld Conference & Expo, il gruppo di Redmond ha infatti annunciato nuovi sviluppi nell’area della virtualizzazione, per consentire ai clienti di ridurre in modo significativo i costi legati alle loro infrastrutture IT, attraverso policy come la server consolidation, il disaster recovery, il re-hosting di applicazioni legacy, lo sviluppo e il testing del software.

Con l’obiettivo di rendere la virtualizzazione dei server più accessibile, gestibile e affidabile da parte di un numero crescente di aziende, Microsoft ha quindi messo  gratuitamente a disposizione Virtual Server 2005 R2 Enterprise Edition.

 

Grazie a Virtual Server 2005 R2, gli utenti possono beneficiare di add-in gratuiti a supporto delle macchine virtuali per l’implementazione di Linux, insieme a un modello che li supporta nel consolidamento delle loro applicazioni basate su Linux e su Windows attraverso Virtual Server.

 

In una prima fase, Microsoft supporterà Linux distribuito da Red Hat e Novell.

 

“I clienti usano software open source e software proprietari e vogliono semplicemente farli lavorare insieme”, ha spiegato Bill Hilf, direttore Platform Technology Strategy di Microsoft.

Un sogno che diventa realtà grazie all’impegno di “compagnie e progetti che sia nel settore commerciale che in quello open source tentano di risolvere la sfida dell’interoperabilità e offrire una soluzione a uno dei maggiori dilemmi degli utenti”, ha concluso Hilf.

 

“Microsoft considera le tecnologie di virtualizzazione un elemento fondamentale per fornire ai professionisti IT e agli amministratori di rete strumenti sempre più semplici ed efficaci per gestire in modo autonomo i sistemi dinamici all’interno delle infrastrutture IT. Il che permette, tra l’altro, di garantire maggiore flessibilità ai nostri clienti e di investire tempo e risorse in attività strategiche per il loro core business”, ha dichiarato Manuel Maina, Product Marketing Manager Windows Server di Microsoft Italia. “Per questo motivo vogliamo rendere la virtualizzazione accessibile al maggior numero di aziende possibile”.

 

LinuxWorld Conference & Expo – oltre a trampolino di lancio per Port 25, un’area del sito Technet dedicata all’interoperabilità dei sistemi Windows e Linux – è stata anche un’importante occasione per ribadire la disponibilità di Virtual Hard Disk (VHD), una tecnologia che permette di catturare l’intero sistema operativo della virtual machine e le applicazioni stack in un unico file, al fine di consentire ai clienti Microsoft di rendere più sicura la gestione dei propri dati, i sistemi IT più affidabili, oltre che migliorare il rapporto costo-efficienza. (a.t.)

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