È Microsoft il marchio più rispettato (e redditizio) a livello globale. Indagine Millward Brown Optimor

di Alessandra Talarico |

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Bill Gates

La gente non ama Microsoft come ama Google, ma il brand di Redmond risulta essere il più potente a livello globale, secondo l’ultima ricerca sul valore dei marchi e sul loro potenziale di generare valore nel futuro.

 

Microsoft, dunque, è risultato il marchio in assoluto più rispettato e più proficuo (oltre 62 miliardi di dollari), scalzando big del calibro di Coca-Cola, GE e Marlboro.

 

Per quanto riguarda, in particolare, i brand legati al mondo delle tecnologie, la società di Bill Gates sopravanza il re dei motori di ricerca Google (valutato 37 miliardi di dollari) l’altro colosso americano dell’informatica IBM (36 miliardi), il leader della telefonia mobile Nokia e poi ancora Intel, Cisco Systems, HP, Dell, Apple e Yahoo!.

 

I marchi in cima alla classifica, secondo la società Millward Brown Optimor, sono tutti in grado di garantire profitti futuri nell’ordine di decine di miliardi, proprio per il grado di fiducia che la gente ripone in essi, nonostante spesso le società che rappresentano siano al centro di polemiche e controversie – come nel caso Microsoft vs unione europea.

 

Sebbene, infatti, il sentimento anti-Microsoft sia spesso sventolato come una bandiera di appartenenza, “consumatori e clienti sono unanimi nel riguardo verso il marchio”, ha spiegato il ricercatore Andy Farr.

 

“Sicuramente – ha aggiunto Farr – la gente non ama Microsoft quanto ama Google, ma il marchio è di gran lunga il più rispettato a livello globale”.

 

Di fatto, però, anche se Google è solo settimo nella classifica generale dei brand più stimati – secondo nella classifica dell’hi-tech – il motore di ricerca si è confermato leader per quanto riguarda la ‘forza’ del marchio – uno dei tre criteri presi in considerazione per stilare la classifica e che si riferisce, in particolare al potere di generare profitti nel futuro.

 

Gli altri due criteri su cui si è basata la valutazione sono: i ‘profitti intangibili’, relativi ai dati finanziari del proprietario del marchio e il ‘contributo del brand’, che ha analizzato le risposte di 650 mila consumatori su come la percezione del marchio influisce sulla decisione di acquisto.

 

A sorpresa, l’ingresso al quarto posto nella top ten globale, dell’operatore mobile cinese China Mobile: best entry che ha spiazzato anche i ricercatori ma che si spiega alla luce della velocità di crescita e della vastità del mercato mobile cinese.

 

“Si tratta del primo studio che va al di là dei dati finanziari e delle ‘opinioni degli esperti’ per includere valutazioni relative alla forza e allo slancio del marchio da parte dei potenziali acquirenti”, ha concluso Farr, sottolineando come i risultati dell’indagine provano che gli investimenti nel brand sono essenziali per il successo di un prodotto sul lungo periodo.

 

E Microsoft, sicuramente, in questo campo non ha niente da imparare.