3G: l’Ofcom propone nuovi controlli sulle tariffe di terminazione

di Alessandra Talarico |

Gran Bretagna


Telefonia mobile

L’Authority britannica delle tlc ha proposto l’imposizione di nuovi controlli sui prezzi che le compagnie telefoniche si praticano l’un l’altra per connettere le chiamate sulle reti telefoniche di terza generazione.

 

Le cosiddette tariffe di terminazione generano vendite per 2 miliardi di sterline l’anno e rappresentano un’importante fonte di reddito per l’industria.

 

Nel 2004, l’Oftel (ora Ofcom) aveva avviato la regolamentazione delle tariffe di terminazione relative alle reti di seconda generazione, per proteggere i consumatori dai prezzi eccessivi per le chiamate effettuate dai telefonini.

Le reti 3G non vennero incluse poiché non trasportavano ancora una gran quantità di dati e la tecnologia era ancora in fase di sviluppo.

 

I controlli dovevano concludersi a marzo del 2007, ma l’Ofcom ha precisato che continuerà ad analizzare le tariffe di terminazione anche dopo questa data se ci sarà evidenza di eccessiva dominazione del mercato.

Vodafone Group, T-Mobile (gruppo Deutsche Telekom), Orange (France Télécom), 3 UK (Hutchison Whampoa) e O2 (Telefonica) hanno tempo fino al 25 maggio per far pervenire all’Authority le loro considerazioni in merito alla proposta, in vista della pubblicazione di un documento finale entro l’estate.

 

Secondo gli analisti, la decisione dell’Ofcom è un passo cruciale per portare le tariffe di terminazione del 3G agli stessi livelli di quelle della seconda generazione.

 

“Il 2G è un mercato maturo, ma il 3G è ancora in fase di sviluppo. Appesantire il mercato con una regolamentazione non è il modo giusto per favorire la crescita del mercato. La consultazione tuttavia assicurerà che i controlli sui prezzi siano utilizzati per garantire gli utenti finali”, ha spiegato Chris Alliott, analista di Nomura Securities.

 

Il maggiore impatto della proposta potrebbe ricadere su Hutchison Whampoa, al momento l’unica società non soggetta alle regole sulla terminazione delle tariffe.

 

Secondo l’Ofcom, tuttavia, i “profitti eccessivi” generati dalla mancanza di norme sulla terminazione del 3G potrebbero essere usati per competere con gli altri operatori nel mercato al dettaglio, ad esempio, offrendo degli sconti sulle chiamate o sugli abbonamenti.

 

L’Ofcom ha anche riferito che al momento soltanto Vodafone utilizza una tariffa maggiore per le connessioni alla sua rete 3G rispetto al 2G: durante il giorno, connettersi alla rete 3G dell’operatore costa 18,8 pence al minuto, contro i 7,89 pence per connettersi alla rete 2G.

 

I regolatori hanno dichiarato che se le regole non cambieranno, altri operatori potrebbero usare lo stesso approccio.

 

Un portavoce di O2, intanto, ha fatto sapere che la competizione sul mercato dovrebbe evitare il bisogno di nuove regolamentazioni, ma ha aggiunto che la compagnia “è soddisfatta per il fatto che l’Autorità abbia riconosciuto che le regole vanno applicate in maniera equa a tutti gli operatori”.

 

Simile il commento di BT, secondo cui è giusto che le reti di nuova generazione ricevano lo stesso trattamento di quelle 2G.

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