Dopo essersi aggiudicata il bando CNIPA, Fastweb riconsidera l’ipotesi della cessione?  

di Raffaella Natale |

Italia


Silvio Scaglia

Silvio Scaglia potrebbe avere un ripensamento. Questo è quanto scrive oggi il Financial Times, sostenendo  che i vertici di Fastweb starebbero valutando di riconsiderare seriamente l’ipotesi di cedere parte dell’azienda, dopo che si è aggiudicata i due grossi contratti dal settore pubblico per la fornitura di servizi di telefonia, in grado di generare un aumento del fatturato nell’ordine del 40%, che comportano un cambiamento del profilo strategico e di business. Secondo l’eminente quotidiano finanziario, questo, in altre parole, vorrebbe dire che nonostante più di una dozzina di società di private equity abbiano espresso interesse per acquistare la società, Fastweb potrebbe presto decidere di restare in Borsa.

 

La decisione finale potrebbe essere presa nelle prossime settimane, quando Deutsche Bank incontrerà il Consiglio d’amministrazione in merito alla decisione da prendere.

Con una capitalizzazione di circa 3,25 miliardi di euro, Fastweb lo scorso anno aveva affidato proprio a Deutsche Bank il compito di valutare una corretta strategia, sia nel caso di un possibile consolidamento sul suo mercato di riferimento, sia in previsione di possibili offerte da parte dei concorrenti.

Ma pare che adesso l’ipotesi della vendita a compagnie di private equity potrebbe essere abbandonata a causa dei nuovi successi.

 

Era stato Scaglia, presidente e fondatore di Fastweb nonché azionista con il 25%, a esprimere l’intenzione di cedere la maggior parte della sua quota, “adesso potrebbe ripensarci“, è convinto il Financial Times.

 

Per quanto riguarda i due contratti pubblici in questione, c’è da dire che il Raggruppamento Fastweb-EDS è risultato al primo posto nella graduatoria provvisoria della gara multifornitore del Sistema Pubblico di Connettività. Lo rende noto il CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione), precisando, però, che ci sarà una fase di verifica per i ribassi “anomali” praticati.

 

Il Sistema Pubblico di Connettività, istituito con la legge 42 del 2005, costituirà – spiega poi il comunicato – “l’autostrada digitale” per tutte le comunicazioni telematiche sicure e con prestazioni garantite tra le pubbliche amministrazioni centrali-locali e tra queste e i cittadini.

 

La gara multifornitore del SPC ha per oggetto, tra l’altro, la fornitura di servizi di comunicazione dati, fonia e immagini erogati con modalità analoghe ad Internet, nonché servizi innovativi quali Wi-Fi, connessioni alla rete mobile, voice over IP (ossia la telefonia via Internet) e servizi satellitari.

 

Come precisa una nota del CNIPA, nella graduatoria provvisoria il Raggruppamento Fastweb-EDS è risultato al primo posto, cui corrisponde il primo lotto pari al 60% dell’intera fornitura valutata in 500 milioni.

BT Albacom al secondo posto (lotto pari al 25 %), Wind al terzo (lotto pari al 10%) e Telecom Italia al quarto (ultimo lotto del 5%).

Nella graduatoria provvisoria il raggruppamento Fastweb-Eds e’ risultato al primo posto aggiudicandosi il primo lotto pari al 60% dell’intera fornitura.

 

Il Raggruppamento Tiscali-Interoute-Unidata-Postecom, pur essendosi qualificato, è risultato quinto in graduatoria, senza quindi rientrare tra gli assegnatari”.

La nota rileva comunque che “dai verbali della Commissione, l’offerta Fastweb-EDS è risultata, anormalmente bassa in base a quanto previsto dalla legge vigente (art. 25 decreto legislativo 157/1995) e, pertanto, saranno richieste, come per legge, le necessarie giustificazioni”. La media dei ribassi praticati dai concorrenti è stata circa del 40% rispetto alla base d’asta.

Ciò produrrà, rispetto ai costi attualmente sostenuti, ingenti risparmi per la pubblica amministrazione, che pur potrà avvalersi di nuovi e ulteriori servizi innovativi.

 

Il disciplinare di gara prevede un listino prezzi unico per tutti gli operatori partecipanti che dovranno conseguentemente allineare i loro prezzi a quelli del vincitore. A tale meccanismo di allineamento corrisponde l’obbligo per l’aggiudicatario del primo lotto di praticare agli altri fornitori una riduzione del 10% rispetto ai prezzi dallo stesso vincitore indicati in offerta.

 

La procedura si completerà, pertanto, con una fase di verifica tecnica avente a oggetto la capacità, del concorrente collocatosi al primo posto, di fornire i servizi aggiudicati agli altri operatori assegnatari dei successivi lotti che ne facciano richiesta, praticando loro un’ulteriore riduzione fino al 10%.

Gli aggiudicatari dei lotti successivi al primo – conclude il CNIPA – potranno avvalersi del suddetto sconto nel fornire i servizi alle pubbliche amministrazioni.

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