Mobile Tv: ancora nessun OK dall’Antitrust per Mediaset, che intanto chiude l’operazione di concentrazione delle quota in Telecinco

di Raffaella Natale |

Italia


Sede Mediaset

Mediaset non ha ancora ricevuto dall’Antitrust il via libera per l’acquisto delle frequenze di Europa Tv da Tarak Ben Ammar. L’informazione arriva da Gina Nieri, direttore centrale Affari generali e relazioni istituzionali del gruppo televisivo.

“Non abbiamo ancora una risposta”, ha risposto a chi le chiedeva se fosse arrivato l’OK dall’Authority.

Mediaset è in fiduciosa attesa, ha detto la Nieri, spiegando che “Siccome è una rete dedicata alla Tv mobile non pensiamo che aumenti la nostra esposizione in ambito televisivo”

 

Intanto si è concluso il processo di riorganizzazione delle partecipazioni detenute direttamente e indirettamente da Mediaset in Telecinco. Oggi  la lussemburghese Mediaset Investment ha ceduto a Mediaset Investimenti per un corrispettivo di 952,83 milioni di euro la propria partecipazione in Gestevision Telecinco. La quota, quasi 62 mln di azioni al prezzo di 15,37 euro ciascuna, è rappresentativa del 25,13% del capitale dell’emittente spagnola. Ora Mediaset Investimenti è proprietaria dell’intera partecipazione del gruppo in Telecinco, con oltre 123 mln di azioni pari al 50,13% del capitale sociale della società.

Lo scorso 29 dicembre Mediaset aveva ceduto a Mediaset Investimenti il 25% di Telecinco.

 

Proprio ieri si è registrata una dichiarazione del presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, che riferendosi ai recenti scandali finanziari ha commentato: “E’ utile ed è un bene che le cose escano fuori, così non ci sono più vergini”. Aggiungendo “Il conflitto di interessi di Berlusconi è sotto gli occhi di tutti e passa al vaglio degli elettori”.

 

Sul tanto dibattuto conflitto di interessi che investe il Premier Silvio Berlusconi, è intervenuto anche il presidente di Telecom Italia, Marco Tronchetti Provera, secondo cui “quello che si è acquisito è che non c’è solo il conflitto di interessi di Berlusconi. Berlusconi ha scritto in fronte il conflitto di interessi, mentre dall’altra parte non era scritto ma in realtà c’era“.

Per l’ex Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, “Ci vuole una separazione fra politica e Imprese ma non si può pensare che non ci sia dialogo. Un politico deve parlare con un imprenditore. Ci sono tante anomalie, ma in politica ci sono le elezioni che alla fine costituiscono un giudizio rispetto ad argomenti opinabili”.

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