Il 3G integrato nel portatile: le tecnologie mobili continuano a sfidare il WiMax

di Alessandra Talarico |

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Pc portatile

La connettività wireless a banda larga è l’ultimo must dei computer portatili. Sembra però che ad avere la meglio, almeno in un primo momento, non sarà il WiMax ma il 3G.

 

L’idea di dotare i laptop di capacità di connessione wireless ad alta velocità è alla base del WiMax, fortemente sponsorizzato da Intel, ma per i primi prodotti basati su questa tecnologia bisognerà aspettare ancora un paio d’anni. Sempre più costruttori di personal computer puntano, dunque, sull’integrazione delle tecnologie 3G e non attraverso le card di connessione esterne, come avviene ora, bensì attraverso un modem installato nel modulo interno che accoglie la Sim card.

 

Tra questi, Fujitsu Siemens Computers ha stretto un’alleanza con T-Mobile con l’intento di lanciare il suo primo laptop dotato di card di connessione 3G HSDPA integrata entro la primavera di quest’anno.

 

Le due società hanno reso noto che l’integrazione di tecnologie quali Hsdpa, Umts e Wlan nei nuovi portatili darà la spinta per creare una serie di prodotti innovativi che consentiranno agli utenti usufruire di servizi integrati da una singola fonte, attraverso notebook sicuri e semplici da usare.

 

L’annuncio arriva a meno di un mese dal lancio del primo notebook Fujitsu Siemens con tecnologia UMTS/GPRS integrata.

 

I nuovi portatili puntano prima di tutto alla clientela business, che potrà così accedere – senza bisogno di data card esterne – a Internet e alle applicazioni aziendali alla stessa velocità di una connessione da rete fissa.

 

Il primo frutto della collaborazione sarà il notebook Amilo pro di Fujitsu Siemens con una scheda HSDPA. Il computer, ha dichiarato T-Mobile, sarà disponibile a un “prezzo estremamente attraente”.

 

L’integrazione di card Hsdpa si sta rivelando dunque un elemento cruciale nella lotta dell’industria mobile contro le tecnologie wireless emergenti: in prima linea anche altri produttori di Pc, come Dell e Lenovo.

 

Quest’ultimo, che ha acquisito lo scorso anno la divisione Pc di IBM, ha appena introdotto due modelli ThinkPad – T60 e X60  – con antenna 3G WWAN per Verizon Wireless BroadbandAccess, che consentono velocità di download tra 400 e 700 kbps.

 

I nuovi modelli sono dotati di batterie dalle prestazioni migliorate, che consentono un’autonomia fino a 11 ore, e di tecnologia Intel Centrino Duo, appena presentata al CES di Las Vegas.

 

A settembre dello scorso anno, Verizon Wireless negli Usa e Vodafone in Europa hanno annunciato i loro piani per integrare nei computer portatili le rispettive tecnologie a banda larga wireless cellular-based.

 

Negli Stati Uniti, Sony è stato uno dei pionieri del settore, con il Vaio T350 dotato di connettività a livello di reti Wan e di supporto per reti mobili Gsm/Gprs ed Edge.

 

Il colosso giapponese si è alleato per l’occasione con Cingular Wireless per il mercato Usa e sarebbe attualmente alla ricerca di un partner europeo.

 

Altri due big, HP e Dell, hanno presentato le loro offerte, basate, anch’esse, su una card esterna EV-DO, ma esterna: l’antenna spunta dalla Pc card e bisogna affidarsi ai software esistenti sul mercato.

 

Un’integrazione completa via modulo mini-PCI è prevista per questa primavera e creerà notevoli vantaggi, innanzitutto legati all’ubiquità delle reti GPRS, Edge o 3G.

 

Ma come si spiega questa nuova tendenza a integrare il 3G piuttosto che il Wi-Fi?

 

Con l’esplosione della mobilità, tutti vogliono connettersi sempre e dovunque: il Wi-Fi avrebbe dovuto colmare le lacune del 3G, ma ora sembra piuttosto essere il contrario, nonostante lo standard wireless fidelity abbia conosciuto uno sviluppo notevole.

L’appeal dell’ubiquità dei cellulari rispetto alla natura più localizzata degli hot spot dovrebbe però attrarre sempre più utenti, per non parlare dei problemi di autenticazione e di roaming che affliggono le reti Wi-Fi.

 

Le tecnologie Umts, di contro, sono basate sulla sicurezza SIM e l’autenticazione avviene in modo trasparente, ma sono penalizzate dalla maggiore velocità di connessione (1-3 Mbps contro 400Kbps).

 

Resta da stabilire ancora l’affidabilità delle reti 3G integrate nei portatili. Sony aveva adottato per la tecnologia Edge, ma dopo lo sviluppo delle reti Ev-Do (da 400 a 700 Kbit/s) negli Stati Uniti, le sue velocità di 200 kbit/s reggono male il confronto.

 

Vodafone ha avviato lo sviluppo della sua rete HSDPA, che promette velocità (da 1 a 4 Mbit/s).

 

Il super Umts dovrebbe coprire le grandi metropoli europee da qui a meno di un anno, visto che tutti i maggiori operatori e vendor hanno avviato i test.

 

Il futuro, in sostanza, è più che mai incerto: gli operatori mobili stanno accelerando il passaggio alla prossima generazione 3G e con l’integrazione della tecnologia nei laptop l’appeal del WiMax potrebbe subire dei contraccolpi.

 

L’altra promessa del WiMax è di ridurre i costi delle infrastrutture e, di conseguenza, far abbassare i prezzi dei servizi broadband wireless.

 

Se gli operatori mobili, tuttavia, sapranno rispondere anche su questo fronte, allora il WiMax dovrà fare i conti con un mercato molto difficile da conquistare.

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