Mobile Tv: Time for a Choice. Esce oggi il Rapporto Italmedia Consulting

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Esce oggi il nuovo Rapporto Italmedia Consulting, Mobile Tv: Time for a Choice, che fornisce un quadro completo e dettagliato del mercato emergente della Mobile Tv.

Nel Rapporto, Italmedia Consulting considera la Mobile TV come un sistema trasmissivo broadcast, quindi un sistema di trasmissione che distribuisce contenuti a un insieme di apparati di ricezione mobili, non definiti a priori.

 

Come spiega una nota, esistono ancora elementi di incertezza circa alcuni punti cruciali. I temi più scottanti riguardano gli standard tecnici, la protezione dei contenuti, l’uso dello spettro radioelettrico, temi di natura concorrenziale e assegnazione di licenze.

La Tv su mobile implica un elevato grado di convergenza tra attività di broadcast e telecomunicazioni. Saranno i ruoli rivestiti dai diversi operatori a determinare il modello di business e, conseguentemente, le fonti di ricavo.

 

Le Autorità di Regolamentazione saranno chiamate a sanare l’assenza di quadro regolatorio, affrontando temi relativi all’allocazione delle frequenze, e all’attribuzione delle necessarie autorizzazioni. L’impiego dello spettro radioelettrico è particolarmente urgente, a causa della scarsità di frequenze disponibili.

Un altro tema rilevante si riferisce ai contenuti televisivi: questi dovranno essere in diretta, brevi e specificamente pensati per schermi di dispositivi mobili. I generi più facilmente apprezzabili includeranno canali televisivi, notizie, eventi sportivi live, affari, intrattenimento, contenuti per bambini, “mobisodes” e contenuti per adulti.

 

Vi é comunque motivo di ritenere che gli operatori di mercato siano abbastanza maturi da affrontare tali sfide, e non si lasceranno scappare le opportunità offerte. Molti progetti pilota sono in corso, allo scopo di sperimentare aspetti tecnici e l’interesse del pubblico. I primi lanci commerciali sono attesi in Europa nel corso del 2006-2007.

 

Sulla base di queste premesse, Italmedia Consulting tenta una valutazione del potenziale di questo mercato, in termini di utenti aventi accesso a servizi televisivi da apparati mobili e in termini di ricavi generati dall’accesso diretto a tali servizi. Italmedia Consulting non considera quindi i ricavi aggiuntivi derivanti dai maggiori profitti pubblicitari, dovuti a una più ampia audience, e i ricavi da servizi interattivi. In considerazione di tutte queste variabili e delle incertezze relative ai modelli di business, Italmedia Consulting prevede che dopo i primi lanci commerciali, nel 2006, il numero di utenti che accederà a servizi televisivi da un dispositivo portatile crescerà a ritmi sostenuti. Tuttavia, il loro numero resterà relativamente basso, se confrontato con il numero totale di utenti wireless.

 

Nel 2010, Italmedia Consulting prevede poco più di 7 milioni di utenti di Mobile Tv in Europa. Questa cifra corrisponde all’11% di tutti gli utenti di servizi video su mobile. La maggior parte degli utenti sceglierà di pagare un canone di abbonamento. Nondimeno saranno molto popolari anche forme di fruizione con pagamento a consumo, adottate da circa il 40% degli utenti. Del resto, più della metà degli abbonati fruirà anche di contenuti pagati a consumo.

 

I ricavi generati dal consumo della TV mobile ammonteranno a 20 milioni di euro nel 2006, e supereranno 1,3 miliardi di euro nel 2010.

 

Sono diversi i possibili approcci a questo nuovo mercato, evidenzia Italmedia Consulting, ma tutti sono suscettibili di portare nuove possibilità di profitto, e ogni attore nella value chain può trarre vantaggio da questi nuovi servizi. Questi non costituiranno una risorsa rilevante in sé, ma si aggiungeranno alla più ampia fonte di profitti dei contenuti video da fruire su terminali mobili. Se il 2006 non sarà ancora l’anno decisivo per lo sviluppo di questo mercato, tuttavia è tempo per gli operatori di scegliere se essere presenti e approfittare di questa nuova opportunità di business. (r.n.)

  

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