Nei portatili del futuro, WiMax o 3G? I big puntano sulle tecnologie cellular-based

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La connettività wireless a banda larga è l’ultimo must dei computer portatili. Resterà deluso, però, chi si aspettava che la tecnologia preferita per la navigazione broadband senza fili sarebbe stata il WiMax.

 

l’idea di dotare i laptop di capacità di connessione wireless ad alta velocità è infatti alla base del WiMax, fortemente sponsorizzato da Intel, ma per i primi prodotti basati su questa tecnologia bisognerà aspettare ancora un paio d’anni. Sempre più costruttori di personal computer puntano, dunque, sull’integrazione delle tecnologie 3G e non attraverso le card di connessione esterne, come avviene ora, bensì attraverso un modem installato nel modulo interno che accoglie la Sim card.

 

A settembre, Verizon Wireless negli Usa e Vodafone in Europa hanno annunciato i loro piani per integrare nei computer portatili le rispettive tecnologie a banda larga wireless cellular-based.

 

Negli Stati Uniti, Sony è stato uno dei pionieri del settore, con il Vaio T350 dotato di connettività a livello di reti Wan e di supporto per reti mobili Gsm/Gprs ed Edge.

Il colosso giapponese si è alleato per l’occasione con Cingular Wireless per il mercato Usa e sarebbe attualmente alla ricerca di un partner europeo.

 

Anche Acer è prossima a lanciare i suoi primi Pc con connettività 3G integrata. La società ha già stretto un accordo con Vodafone per una serie di Pc OEM e i primi laptop vedranno la luce nel 2006, mentre IBM integrerà la tecnologia EV-DO ¿ una sorta di Umts americano – nella nuova serie  Thinkpad Z e Novatel Wireless ha annunciato 2 nuovi modem wireless HSDPA, l’Expedite EU730 e l’Expedite EU740, concepiti per l’integrazione nella scheda madre dei laptop.

 

Da quando ha lanciato il 3G, Vodafone ha venduto 400 mila Pc card esterne, un nonnulla se si pensa ai 12 milioni di computer venduti ogni anno in Europa, ma l’integrazione delle capacità di connessione all’interno dei Pc servirà sicuramente da traino alle tecnologie cellular-based.

 

Altri due big, HP e Dell, hanno presentato le loro offerte, basate, anch¿esse, su una card esterna EV-DO, ma esterna: l’antenna spunta dalla Pc card e bisogna affidarsi ai software esistenti sul mercato.

 

Un¿integrazione completa via modulo mini-PCI è prevista per la prossima primavera e creerà notevoli vantaggi, innanzitutto legati all’ubiquità delle reti GPRS, Edge o 3G.

 

Ma come si spiega questa nuova tendenza a integrare il 3G piuttosto che il Wi-Fi?

Con l’esplosione della mobilità, tutti vogliono connettersi sempre e dovunque: il Wi-Fi avrebbe dovuto colmare le lacune del 3G, ma ora sembra piuttosto essere il contrario, nonostante lo standard wireless fidelity abbia conosciuto uno sviluppo notevole.

Quest¿anno, circa l’80% dei laptop avrà il Wi-Fi integrato, per effettuare immediatamente la connessione a una rete WLAN pubblica o privata, senza bisogno di hardware aggiuntivo.

 

l’appeal dell’ubiquità dei cellulari rispetto alla natura più localizzata degli hot spot dovrebbe però attrarre sempre più utenti, per non parlare dei problemi di autenticazione e di roaming che affliggono le reti Wi-Fi.

 

Le tecnologie Umts, di contro, sono basate sulla sicurezza SIM e l’autenticazione avviene in modo trasparente, ma sono penalizzate dalla maggiore velocità di connessione (1-3 Mbps contro 400Kbps).

 

Resta da stabilire ancora l’affidabilità delle reti 3G integrate nei portatili. Sony aveva adottato per la tecnologia Edge, ma dopo lo sviluppo delle reti Ev-Do (da 400 a 700 Kbit/s) negli Stati Uniti, le sue velocità di 200 kbit/s reggono male il confronto.

 

Vodafone ha avviato lo sviluppo della sua rete HSDPA, che promette velocità (da 1 a 4 Mbit/s).

Il super Umts dovrebbe coprire le grandi metropoli europee da qui a meno di un anno, visto che tutti i maggiori operatori e vendor hanno avviato i test.

 

Il futuro, in sostanza, è più che mai incerto: gli operatori mobili stanno accelerando il passaggio alla prossima generazione 3G e con l’integrazione della tecnologia nei laptop l’appeal del WiMax potrebbe subire dei contraccolpi.

 

l’altra promessa del WiMax è di ridurre i costi delle infrastrutture e, di conseguenza, far abbassare i prezzi dei servizi broadband wireless.

 

Se gli operatori mobili, tuttavia, sapranno rispondere anche su questo fronte, allora il WiMax dovrà fare i conti con un mercato molto difficile da conquistare.

 

Alessandra Talarico

 

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