Mobile Tv prossima sfida dei broadcaster? La Francia parte con i primi test di TDT sul telefonino

di |

Europa


TDT mobile

Dal 31 marzo è partita in Francia la Tv digitale terrestre (TDT), prossimamente nuovi canali pay arricchiranno il bouquet dell’offerta, ma le sorprese non finiscono qui. Il panorama audiovisivo francese è in continua evoluzione ed entro il 2007 sarà possibile guardare dei programmi televisivi su un terminale mobile, come un telefonino o una Tv portatile.

CanalPlus, Nokia, SFR e il broadcaster Towercast, con autorizzazione del Consiglio superiore dell’audiovisivo (CSA) che ha dato l’OK ai test, questo weekend hanno fatto le prime dimostrazioni di TDT Mobile nella città di Parigi.

 

Il broadcasting è conforme alla tecnologia DVB-H (Digital Video Broadcasting- Handheld), scelta dallETSI (European Telecommunications Standards Institute) come standard europeo per la televisione mobile.

Questa tecnologia deriva dall’ormai diffuso DVB-T (Digital Video Broadcasting-Terrestrial), lo standard per le trasmissioni della Tv digitale terrestre.

 

Il risultato è convincente: la ricezione sul telefonino Nokia 7710 (che dispone di uno schermo di 640×320 pixel) è di buona qualità, sia che ci si trovi all’interno di un edificio che in una vettura in movimento. Sono sufficienti alcuni minuti per fare zapping tra i tre canali ammessi ai test (iTélévision, CanalPlus e Planète).

La prossima tappa, prevedrà una sperimentazione più ampia che coinvolgerà 500 utenti. I test serviranno a migliorare alcuni aspetti tecnici, ma anche a verificare i programmi (televisivi e radiofonici), la fruizione e i modelli economici, sia per quanto riguarda gli operatori mobili che per i canali televisivi.

 

Serge Ferré, vicepresidente area strategica EMEA ¿ Nokia, ha commentato ¿Siamo convinti che questa televisione ¿personale¿ sarà utilizzata sia per strada che a casa. La nostra sfida è quella di garantire che il segnale sia di buona qualità a prescindere da quale luogo ci si trovi¿.

Aggiungendo ¿perché questa televisione abbia successo, è necessario che il terminale abbia sufficiente autonomia e il confort visivo sia identico all’esterno e all’interno¿

 

In ogni caso, il terminale dovrà essere in grado di muoversi da un tipo di comunicazione a un altro, in tutta trasparenza per l’utente: dovrà poter ricevere canali televisivi in DVB-H, accedere alla rete di telefonia mobile e, infine, inviare dati in caso di servizi interattivi.

Resta ancora il problema della gestione delle frequenze e dell’accordo che dovranno trovare i broadcaster e gli operatori mobili.

Il DVB-H funziona, infatti, nella banda UHF che è gestita dai player televisivi.

 

Le specifiche tecniche della TDT (DVB-T), e le reti telecom (GSM, GPRS e 3G) non sono adatti alla diffusione di video in situazione di mobilità e verso un gran numero di utenti contemporaneamente.

La Mobile Tv si poggia allo standard DVB-H che permette di trasmettere un maggior numero di programmi, rispetto al DVB-T, poiché l’immagine è ridotta e adattata ai dispositivi mobili.

Ogni programma è codificato in 250 kbit/s (contro 4-5 Mbits/s per la TDT). Lo standard di compressione utilizzato attualmente per i test DVB-H è lo MPEG4 H.263, che successivamente sarà sostituito dall’H.264.

 

Nel resto d’Europa, i test sulla Mobile Tv si stanno moltiplicando. Nokia sta lavorando ad alcuni progetti sia in Finlandia, che in Germania e Gran Bretagna.

Samsung Electronics ha annunciato che metterà sul mercato alcuni cellulari da testare, in grado di ricevere programmi di Tv digitale da T-Systems, divisione dell’operatore tedesco Deutsche Telekom.

 

La Mobile Tv diventerà nei prossimi anni un¿incredibile macchina da soldi. Operatori e produttori ne sono certi.

Uno Studio condotto in Germania da Nokia e Vodafone, rileva che l’80% dei consumatori attendono questo servizio e sono pronti a spendere 12 euro al mese per potervi accedere.

Un altra recente Ricerca conferma queste ottimistiche previsioni. Secondo Informa Telecoms, nel 2010 avremo 124,8 milioni di utenti per questo servizio.

Secondo i ricercatori di questo Rapporto, la tecnologia DVB-H rappresenterà per quella data il 60% del mercato.

Nel 2010, ci saranno in circolazione almeno 83 milioni di dispositivi capaci di trasmettere la Tv in diretta, contro i 130.000 del 2005.

 

Restano da risolvere diversi ostacoli. In ogni Paese si porrà il problema della regolamentazione di un tale servizio. Per altro, i produttori di telefonini dovranno cominciare a produrre dei combinati e soprattutto delle batterie con maggiore autonomia.

 

Raffaella Natale