TDT: terminate in Francia le audizioni per le nuove frequenze. Ma già si teme una battaglia a colpi di ricorsi

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Europa



Il Consiglio superiore dell¿audiovisivo (CSA) ha terminato le audizioni dei 35 operatori televisivi candidati a 8 frequenze della Tv digitale terrestre (TDT) francese, ma la battaglia deve ancora iniziare. E in attesa delle decisione finale, che dovr&#224 essere resa il 10 maggio, i broadcaster affilano le proprie armi.

Secondo la pi&#249 accreditata stampa d¿oltralpe, la decisione del CSA, necessaria per definire il Panorama audiovisivo francese, non servir&#224 a placare le ansie ed &#232 possibile che nel prossimo futuro, il mercato televisivo sar&#224 caratterizzato da una serie di ricorsi, da parte degli operatori tagliati fuori.

I riflettori sono gi&#224 puntati sul canale gratuito per giovani Gulliver, che &#232 nato da una partnership tra la Tv pubblica France T&#233l&#233visions (vedi scheda) e il gruppo privato Lagard&#232re (vedi scheda).

La Commissione europea non ha ancora dato il proprio OK a quest¿emittente commerciale, il cui finanziamento sar&#224 in parte assicurato dalla Tv pubblica francese. E¿ possibile, scrive Le Figaro, che il CSA decida di accordare la propria autorizzazione a Gulliver, in attesa che la Ue si pronunci in via definitiva, ma non &#232 detto che gli altri operatori staranno a guardare.

La situazione non appare tanto tranquilla neanche per le emittenti di musica. Il CSA rischier&#224 di assegnare una frequenza a MTV Extra, visto l¿azionariato costituito a maggioranza da investitori non europei?

Allo stesso tempo, l¿emittente potrebbe essere tentata di depositare presso la Ue un ricorso contro una legislazione che ritiene eccessivamente rigida.

NRJ 12 potrebbe ricorrere contro W9, ex M6 Music, che ha scelto di modificare il proprio statuto in modo da divenire un canale generalista a tendenza musicale. Tutti potrebbero poi studiare la possibilit&#224 di contestare l¿evoluzione dell¿offerta di Lagard&#232re, che ha deciso di presentare Europe 2 TV, canale creato al posto di MCM.

Una battaglia pi&#249 cruciale potrebbe, invece, coinvolgere CanalPlus e TF1 sul mercato dell¿informazione.

Nel caso in cui CanalPlus non si vedesse assegnata la frequenza per i-TELE, nessuno dubita che i vertici del gruppo contesterebbero il monopolio di LCI, che dispone gi&#224 di una frequenza a pagamento. Al contrario, nessuno sa come reagirebbe la societ&#224 di Patrick Le Lay, se il CSA gli rifiuterebbe l¿autorizzazione per la diffusione gratuita di LCI, assegnandola invece a i-TELE.

Raffaella Natale

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