TDT: decoder a ruba in Francia. Ma la vera battaglia si giocherà sui palinsesti

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I francesi hanno preso d¿assalto i negozi di decoder. A sole tre settimane dalla partenza della Tv digitale terrestre (TDT), il 31 marzo, sono gi&#224 stati venduti 300.000 set-top box, di cui 75.000 il giorno prima del lancio dei primi canali digitali.

Lo studio di ricerche GFK, in occasione di un incontro con la stampa, ha dichiarato che, secondo le proprie stime, per la fine del 2005 dovrebbero essere venduti pi&#249 di 1 milione di decoder. Previsione sostenuta anche dai grandi distributori e dal Sindacato degli industriai di materiali audiovisivi ed elettronici (Simavelec).

Secondo Olivier G&#233rolami, direttore generale del consorzio TNT pour tous, ¿Il mercato &#232 estremamente dinamico, pensiamo che gli ultimi tre mesi dell¿anno saranno molto favorevoli, la TDT sar&#224 il regalo di Natale¿.

Il prezzo medio dei dispostivi acquistati dai francesi &#232 di circa 100 euro. Un numero crescente di consumatori preferisce optare per decoder integrati ai televisori digitali o destinati ai computer.

Come sottolinea Serge Amiard, presidente di Darty, si sta sviluppando un mercato di decoder per computer portatili, che dotati di una piccola antenna possono ricevere la TDT anche in movimento.

Un terzo di questi decoder sono stati acquistati nei negozi specializzati, 29% negli ipermercati, 15% nei magazzini di bricolage, 12% presso i tradizionali fornitori, 8% presso i rivenditori di antenne e 3% su Internet.

Pi&#249 precisamente, il 97% possiedono un solo tuner, che non gli consente di registrare un canale durante la visione di un altro, il 54% dispongono di due prese peritali che permettono il collegamento di altri dispositivi.

Un buon inizio, ma &#232 ancora poco rispetto a Paesi come la Gran Bretagna, dove la TDT &#232 partita da 5 anni e dove nel 2004 sono stati venduti 3 milioni di decoder e 380.000 televisori con dispostivi integrati.

Se per la fine del 2005, il 4-5% dei francesi si saranno dotati di un set-top box, questo significher&#224 che i decoder per la TDT in un anno saranno riusciti ad avere la stessa diffusione che i lettori Dvd hanno avuto in tre anni.

Nelle regioni coperte dal segnale digitale terrestre (al momento il 35% del territorio, 50% previsto per settembre e 100% per la fine del 2007), i decoder consentono di ricevere con qualunque televisore i 14 canali gratuiti in qualit&#224 digitale.

In un caso su quattro, hanno ricordato gli esperti, l¿antenna rotante riceve male il segnale digitale, in questo caso bisogna dotarsi di un¿antenna interna che pu&#242 costare dai 30 ai 50 euro.

In occasione della conferenza stampa, l¿agenzia specializzata NPA Conseil ha fatto riferimento a un sondaggio telefonico realizzato da Ipsos, nei due giorni successivi al lancio della TDT, su un campione di 1.009 giovani. In base ai dati raccolti, il 43,5% delle persone intervistate si &#232 detto interessato, sono soprattutto uomini, persone con meno di 35 anni e abbonati a CanalPlus.

Philippe Bailly, direttore generale di NPA Conseil, a riguardo ha sottolineato che rimane ancora qualche problema legato al fatto che ancora oggi non molti sanno cosa sia la TDT e come cambier&#224 la vita dei telespettatori.

A fare la differenza, commenta Bailly, sar&#224 la qualit&#224 dei programmi. Aggiungendo che bisogna tener ben presente che, se la gente non trover&#224 di proprio gradimento i programmi della TDT, gli acquisti cominceranno a rallentare.

Secondo l¿indagine di Ipsos, c¿&#232 grande attesa soprattutto per l¿offerta gratuita di programmi di informazione a rullo continuo e per quelli destinati ai giovani

Si attende adesso la decisione del Consiglio superiore dell¿audiovisivo (CSA), che il 9 maggio assegner&#224 le frequenze per altri 8 canali, anche se non &#232 ancora stato deciso quanti tra questi saranno gratuiti.

Raffaella Natale

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