La PA in marcia verso il VoIP. Dècina: ¿Entro il 2012 tutte le reti saranno convertite al nuovo protocollo¿

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Con un¿atmosfera da grandi occasioni, in una Sala delle Conferenze della Farnesina piena come un uovo, si &#232 tenuto il convegno ¿Tecnologie Voice over Internet Protocol (VOIP) come opportunit&#224 per la Pubblica Amministrazione“, nell”ambito del progetto per la realizzazione della Rete Internazionale delle Pubbliche Amministrazioni.

Progettato come momento d¿incontro e di confronto tra pubbliche amministrazioni, fornitori di soluzioni, mondo accademico, cittadini e imprese, il convegno ha affrontato uno degli aspetti pi&#249 caldi dell¿attuale processo di convergenza.

Sul VoIP, infatti, &#232 oggi concentrata grande attenzione del Ministero dell¿Innovazione, a sostegno dei processi di modernizzazione delle reti usate dalla pubblica amministrazione. Naturalmente, un¿attenzione che va ben al di l&#224 del semplice dato di avanzamento tecnologico. La partita in gioco &#232 quella di una grande ottimizzazione di risorse, con vistosi risparmi nella gestione e nella manutenzione innanzitutto, ma ancor di pi&#249 la riformulazione di procedure ovvero l¿obbligo di ridisegnare il rapporto con il cittadino in una societ&#224 che deve garantire efficienza, efficacia ed accessibilit&#224 alle reti, migliorando la qualit&#224 della vita.

Questo il contesto che ha fatto da scenario concettuale del convegno, organizzato congiuntamente da CNIPA (Centro Nazionale per l¿Informatica nella Pubblica Amministrazione) e ministero degli Affari Esteri, un convegno che ha voluto fare il punto sul processo appena avviato, coinvolgendo anche i ministeri dell¿Economia e dei Trasporti ed Infrastrutture, con il supporto dei 5 pi&#249 importanti player tecnologici che coprono il 90% del mercato: Siemens, Cisco, Nortel, Alcatel, Avaya.

Un¿intera e densa mattinata spesa a ragionare su come far transitare l¿intera PA verso la nuova piattaforma. Predisporre reti che assicurino il trasporto di qualunque tipo di segnale. Creare un unico cablaggio in ogni sede della PA. Impiegare in modo armonico le reti la rete internazionale (Ripa) e il Sistema Pubblico di Connettivit&#224 (SPC). Connettere tutte le sedi della PA con un¿unica connessione logica alle reti a lunga distanza. Obiettivo complesso, viste le dimensioni della PA: 900.000 pc ed oltre 1 milione di telefoni nelle 20.000 sedi sparse sul territorio nazionale (dati del 2003). E un obiettivo su cui il CNIPA ha costituito un apposito gruppo di lavoro, diretto da Emilio Frezza del Cnipa, ma coordinato da Vittorio Trecordi (ICT Consulting e Politecnico di Milano).

Il contesto da cui &#232 scaturito il convegno sono state efficacemente sintetizzate da Livio Zoffoli, Presidente del Cnipa: ¿Nei primi mesi del 2005 sono stati approvati provvedimenti normativi, destinati ad incidere nel processo di riorganizzazione e rinnovamento della pubblica amministrazione ¿ ha sottolineato Zoffoli – Il 28 gennaio il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto che disciplina le modalit&#224 di utilizzo della Posta elettronica certificata. L¿11 febbraio il Consiglio ha poi approvato il decreto legislativo che istituisce e disciplina il sistema pubblico di connettivit&#224 (SPC). Tale infrastruttura che rappresenta l¿evoluzione della Rete unitaria della PA, costituisce l¿insieme di strutture organizzative e infrastrutture tecnologiche per la condivisione del patrimonio informativo della pubblica amministrazione, in modo da assicurare l¿interoperabilit&#224 e la cooperazione applicativa dei sistemi informatici pubblici¿.

¿Infine, proprio pochi giorni fa ¿ ha proseguito Zoffoli – il 4 marzo, &#232 stato approvato il Codice dell¿Amministrazione digitale che fornisce un quadro normativo omogeneo per l¿applicazione delle nuove tecnologie digitali nella pubblica amministrazione, consentendo tra l¿altro un notevole recupero di efficienza, ingenti risparmi e un miglioramento della qualit&#224 dei servizi¿.

¿Il concetto fondante del codice ¿ ha concluso Zoffoli – &#232 che i cittadini hanno diritto di accedere alla pubblica amministrazione attraverso canali telematici-informatici ed &#232 dovere delle amministrazioni rispondere usando gli stessi canali. Su tutti questi provvedimenti il Cnipa si &#232 fortemente impegnato su pi&#249 fronti: firma digitale, Carta nazionale dei servizi, dematerializzazione dei documenti, posta elettronica certificata, servizi attraverso la televisione digitale terrestre e tanti altri progetti realizzati o ancora in fase di sperimentazione¿.

E¿ poi intervenuto Maurizio Decina, Politecnico di Milano e presidente dell¿Advisory Boarddi Key4biz, che con la consueta brillantezza ha tracciato lo scenario di riferimento: ¿Per capire il fenomeno della ¿voce su protocollo Internet¿, VoIP – Voice over IP, e cio&#232 dell¿impatto della tecnologia di Internet sulla telefonia, si pu&#242 fare riferimento a tre diversi aspetti. Tre facce che servono per illustrare i segmenti di mercato a cui questa tecnologia dirompente s¿indirizza e le prospettive della sua diffusione¿.

¿La prima faccia &#232 quella degli ¿Internet Phones¿, i telefoni Internet, e guarda al mercato della telefonia su Internet tramite terminali di calcolo personale connessi alla Rete con collegamenti fissi (Lan, Dsl, ecc.).

La seconda faccia riguarda invece i ¿Carrier Phones¿, i telefoni fissi convenzionali, quelli delle case, degli uffici e degli alberghi: i telefoni grigi, gli Isdn, ecc¿ In questo caso la telefonia nativa non &#232 basata su Internet e l¿accesso stesso alla rete pubblica o privata &#232 di tipo tradizionale.

La terza faccia, forse la pi&#249 eccitante, riguarda i ¿Wireless Internet Phones¿, i telefonini per Internet. Come nel caso degli Internet Phones, la voce entra ed esce dal terminale telefonico trattata con la tecnologia Internet, che &#232 quindi nativa, basata sugli standard Voip e Sip. I collegamenti sono per&#242 via radio, senza fili, e utilizzano le tecnologie Wi-Fi, Wireless Fidelity. Si prospetta la diffusione sul mercato, sia di telefonini Wi-Fi per applicazioni Voip verso altri telefoni Internet, sia di telefonini dual-mode, che offrono alternativamente connessioni telefoniche cellulari (Gsm, Gprs, Edge e Umts) e connessioni Voip su Wi-Fi.

Del resto ¿ ha concluso D&#232cina ¿ se guardiamo alla convergenza tra telefonia, internet e tv, tra fisso e mobile, tra wireline e wireless, non possiamo non ricordare che tutte queste tecnologie sono state create su un unico protocollo. Il regolatore ha poi scelto di distinguerle per esigenze, appunto, regolatorie. Oggi queste distinzioni vanno verso una definitiva ricucitura. Una prospettiva oggi concentrata sui Triple Play Services, che uniscono telefonia, internet e televisione……Anche quest¿ultima sar&#224 destinata ad essere IP. Basti pensare che in America societ&#224 come Verizon SBC e BellSouth stanno ristrutturando le proprie reti per poter trasmettere anche il segnale digitale della Tv. Parallelamente. preme la rivoluzione dell¿accesso senza fili: ZigBee, Bluetooth, Ultra Wide Band, Wi-Fi, WiMax…….Un generale processo di convergenza che trova il nostro Paese impegnato con i suoi 28 milioni di abbonamenti alle linee fisse ed oltre 50 milioni di abbonati al mobile.

Quanto dura la transizione verso il Voip?

Anche qui D&#232cina non ha avuto dubbi: ¿Entro il 2012 tutta la telefonia sar&#224 VoIP. Del resto, gi&#224 da tempo Telecom Italia fa viaggiare con tecnologia VoIP gran parte del proprio traffico voce attraverso i principali backbone nazionali¿.

Ha poi preso la parola Riccardo Monti, direttore di Value Partners: ¿La diffusione della piattaforma IP &#232 certamente la pi&#249 importante discontinuit&#224 tecnologica nel mondo delle Tlc dall¿avvento della telefonia mobile¿.

¿Trasportare voce ¿ ha proseguito Monti – e tutti i ¿servizi convergenti¿ (dall¿istant messaging al trasferimento di chiamata selettivo al conferencing ai servizi ¿combinazionali¿) sulla rete IP, infatti, mette in discussione la catena del valore delle Tlc cos&#236 comesi &#232 consolidata negli ultimi venti anni. Anche i modelli regolamentari ed il confine stesso tra il mondo della Fonia, fortemente regolamentato e quello dei dati (ormai completamente liberalizzato in tutte le geografie) vanno decisamente rivisti¿.

Non deve meravigliare, quindi ¿ ha concluso Monti – che il futuro delle infrastrutture Tlc della PA sta nell¿IP, che rappresenta il pi&#249 potente strumentodi accesso intelligente a informazioni, processi e documenti che un ente locale o centrale &#232 tenuto a rendere disponibile ai cittadini¿.

La parola &#232 poi passata ai player di mercato.

Per Luigi De Vecchis, Amministratore Delegato di Siemens Mobile Italia: ¿Le piattaforme VoIP miglioreranno le interazioni, integrando voce, dati e video su diverse reti e mezzi ed i servizi di comunicazione potranno integrarsi con i sistemi informativi con modalit&#224 nuove. Ma dobbiamo avere consapevolezza che non &#232 tutto. I diversi uffici dislocati sul territorio e le varie postazioni potranno essere gestite in modo pi&#249 efficace, perch&#233 l¿infrastruttura telefonica, oggi piuttosto rigida, sar&#224 estremamente flessibile, mobile e parificata a quella informatica. Ma la vera chiave per aumentare la produttivit&#224 &#232 legata alla riduzione dei costi di transazione. La ¿Real Time Communication¿ integrando i mezzi di comunicazione in un unico processo coerente ottimizza i tempi delle transazioni, riduce i cicli ed i costi migliorando di conseguenza la qualit&#224 dei servizi. Sar&#224 uno sforzo enorme ma insufficiente ¿ precisa De Vecchis – se non saremo capaci di operare a tutto tondo, di avere una cultura dell¿¿agire digitale. Occorre guardare alla rete non solo come una infrastruttura capace di offrirci tanto, ma anche un circuito a cui tutti posiamo contribuire. Dovremmo porci l¿obiettivo di costruire una cultura del ruolo attivo dell¿utente, passando da un approccio focalizzato sull¿offerta ad uno focalizzato sulla domanda. Siemens ¿ ha conclusoDe Vecchis – intende contribuire a questo passaggio ad una nuova cultura. La nostra societ&#224 punta per questo sulla ricerca: in Italia abbiamo oltre 1.500 ricercatori e nei nostri laboratori vengono registrati 3 brevetti al giorno su base mondiale. Un immenso patrimonio che intendiamo mettere al servizio del processo di modernizzazione¿.

Per Sergio Villa, AD di Avaya Italia: ¿Gli ultimi tempi sono stati caratterizzati da un atteggiamento nuovo delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle nuove tecnologie. A una maggiore consapevolezza dei vantaggi ottenibili si &#232 unito un forte stimolo a livello normativo. Le amministrazioni, a tutti i livelli, possono oggi dotarsi di strumenti nuovi per ottimizzare sempre pi&#249 il rapporto con i cittadini e le imprese, aumentando la propria efficienza e il flusso informativo tra enti diversi. Avaya, leader mondiale nella tecnologia IP, &#232 lieta di contribuire con le sue esperienze italiane e mondiali, ad aiutare la pubblica amministrazione a cogliere queste opportunit&#224 e a svolgere un ruolo guida anche per il settore privato¿.

E¿ poi stata la volta di Stefano Venturi, AD di Cisco Systems Italy e Vice President di Cisco Systems EMEA: ¿La convergenza di dati, voce e video sul protocollo IP &#232 la pi&#249 importante svolta tecnologica che sta vivendo il mercato mondiale dell¿ICT. Va quindi sottolineata la lungimiranza e la tempestivit&#224 con cui la pubblica amministrazione italiana ha saputo recepire questo cambiamento in atto, approvando recentemente una serie di disposizioni volte a promuovere l¿adeguamento delle reti secondo le pi&#249 moderne architetture. In Italia ci sono gi&#224 state esperienze di assoluto rilievo nel VoIP, grazie anche a progetti molto innovativi realizzati da alcuni operatori di telecomunicazioni italiani. La diffusione su larga scala del VoIP nella pubblica amministrazione rappresenter&#224 quindi anche una importantissima occasione di sviluppo per il settore.¿

Ha quindi preso la parola Samy Gattegno, Presidente e Amministratore Delegato di Alcatel Italia: ¿C¿&#232 una consapevolezza, ormai comunemente acquisita dalla classe politica, del carattere prioritario che rivestono le nuove tecnologie nella generale riqualificazione del sistema produttivo e sociale del nostro paese; e la direttiva del Ministero dell¿innovazione e le tecnologie per adottare il sistema voce su protocollo internet nella pubblica amministrazione va in questa direzione nel segno di una convergenza di reti e servizi. Il VoIP permetter&#224 alla PA di ridurre i costi e razionalizzare il lavoro dei dipendenti. Sar&#224 possibile: collegare telefoni o terminali dati fissi e mobili, con servizi condivisi di videoconferenza e di videocomunicazione, di accesso a Internet, di posta elettronica, di messaggistica, su un¿unica rete. I vantaggi sono evidenti: innanzitutto un miglioramento dei sistemi di comunicazione tra i vari settori della PA; e in secondo luogo una maggiore efficienza dei servizi a disposizione del cittadino, grazie a una maggiore velocit&#224 di trasmissione, a una riduzione degli effetti negativi degli spostamenti, a un sistema di numerazione telefonico unificato. Inoltre i servizi condivisi su tutta la rete di conferenza e di video contact center, anche via Internet, permettono una gestione delle informazioni pi&#249 rapida e precisa¿.

A Gattegno &#232 seguito l¿intervento di Pierfrancesco Di Giuseppe, AD di Nortel ¿ Emea Southern Region: ¿La tecnologia Nortel, forte di oltre 100 anni di esperienza nelle reti aziendali come pure nelle reti pubbliche di operatori fissi e della leadership nelle tecnologie CDMA/UMTS per operatori mobili, consente di operare sui contenuti delle comunicazioni, che anche in ambito PA diventano sempre pi&#249 multimediali, indipendentemente dal luogo in cui ci si connette e dalla tipologia di rete disponibile . Puntando su questo scenario di ¿ufficio ovunque¿ e di collaborazione interattiva multimediale convergente, si apre dunque un nuovo scenario di sviluppo ed innovazione anche in ambito pubblica amministrazione¿.

I lavori sono stati conclusi da Lucio Stanca, ministro dell¿Innovazione, che ha esaltato: ¿…..il primato italiano della pi&#249 grande rete innovativa globale della pubblica amministrazione….con una rete internazionale che collegher&#224 in banda larga circa 500 uffici (Ambasciate, Consolati, Istituti di cultura, ICE e Camere di Commercio, ndr.). Dobbiamo essere consapevoli ¿ ha sottolineato Stanca ¿ che la tecnologia non ci spaventa, vinceremo la sfida quando saremo in condizione di sviluppare pienamente applicazioni create con una nuova cultura dell¿innovazione. E¿ questa l¿area sulla quale siamo chiamati ad impegnarci tutti: PA, soggetti di mercato e gli stesi cittadini….Una moderna PA pi&#242 fingere da traino per tutto il Paese, ma c¿&#232 di pi&#249, dal momento che l¿infrastruttura che stiamo approntando per la PA sar&#224 poi disponibile per l¿intero sistema-Paese. I nuovi sistemi e le applicazioni non saranno usati solo nei rapporti tra PA e cittadini e tra PA ed imprese, ma anche tra cittadini e tra imprese. Naturalmente parliamo di reti, di infrastrutture, di applicazioni, ma non dobbiamo trascurare le regole. Se si pensa alle strade &#232 importante il codice che le regola. E noi abbiamo approvato pochi giorni fa il Codice dell¿Amministrazione digitale…Naturalmente &#232 importante ottimizzare le funzioni, dobbiamo fare in modo che i vari segmenti della pA condividano i dati in un unico sistema, per evitare sciocche duplicazioni….Intanto, dopo l¿impulso all¿eGovernment, stiamo gi&#224 pensando a lanciare i primi bandi di eDemocracy, per finanziare una quarantina di progetti a livello locale, provinciale e regionale.

Del citato Gruppo di Lavoro sul VoIP nella PA, costituito da CNIPA fanno parte, oltre a Emilio Frezza (CNIPA) e Vittorio Trecordi (ICT Consulting-Politecnico di Milano), anche Antonio Corghi (ICT Consultig). Fabrizio Giusti (Innovazione Italia), Gianfranco Ulian e Luigi Frassani di Siemens, Rocco Capra e Giuseppe Brevi di Alcatel, Fabrizio Porcari, Pietro Chiarella e Fabrizio di Carlo di Avaya, Sergio Giannotti, Antonio Lombardi, Fabrizio Gergely e Goffredo Forcinella di Cisco, Mazzei e Salvatore Cantoro di Nortel.

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