Mobile gaming: ci prova anche Yahoo, in attesa di nuovi modelli tariffari che spingano il settore

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I video giochi stanno cominciando a dimostrare il loro potenziale come fonte di reddito privilegiata anche per il settore della telefonia mobile.

Secondo recenti indagini, il settore generer&#224 profitti pari a oltre 6 miliardi di dollari entro la fine di questo decennio e a confermarne l¿appeal, l¿annuncio che Yahoo! ha aperto uno studio di sviluppo di giochi per la telefonia mobile e ha acquisito laStadeon per sfruttare la crescente domanda di giochi multiplayer.

La societ&#224 di Sunnyvale ha gi&#224 fatto i primi passi nel settore e fornisce alcuni titoli al carrier statunitense Verizon Wireless. Il portale di Yahoo tra l¿altro &#232 fra i pi&#249 gettonati soprattutto in Giappone, dove ha battuto i siti di giochi della EA, della Microsoft e di Aol.

Gli osservatori hanno notato per&#242 come finora il gigante del web non abbia saputo sfruttare in pieno la sua posizione privilegiata di leader dei portali dedicati ai giochi.

Per rimediare, la scorsa estate Yahoo ha rimpiazzato il general manager Dan Hart con il veterano dell¿industria dei video games Geoff Graber.

In particolare, Yahoo punta sui cosiddetti ¿casual gamers¿, quei giocatori cio&#232 che dedicano ai giochi solo pochi minuti, ma vanno matti per questi passatempi, che sono emersi come segmento di punta sul mercato mobile.

La compagnia non disdegna per&#242 neanche i ¿serious¿ gamers e punta su una strategia che si traduca in maggiori profitti in entrambi i segmenti.

Secondo la societ&#224 di ricerca In-Stat/MDR nei soli Stati Uniti il settore del mobile games ha generato profitti per 204 milioni di dollari nel 2004.

Le tecnologie della Stadeon consentono ai telefonini dotati di connessione Internet di giocare in modalit&#224 multiplayer, ossia con altri giocatori, anche connessi da Pc.

Entro la fine di quest¿anno il servizio dovrebbe essere disponibile sulle maggiori reti mobili statunitensi.

Yahoo, insomma, punta sempre pi&#249 sulla convergenza Internet-telefonia mobile e sta rivolgendo i suoi sforzi al mondo mobile come prossima frontiera di profitto.

La sfida risiede nel convincere i giocatori a pagare per giocare, quando ci sono in rete molti siti che offrono il servizio gratuitamente: la maggiore fonte di reddito infatti &#232 la pubblicit&#224 legata ai giochi stessi, mentre tutti i tentativi di far pagare per i giochi in s&#233 si sono dimostrati finora poco remunerativi.

Secondo Graber, per&#242, i tempi sono maturi e gli utenti mobili sono pronti a caricare qualche soldo in pi&#249 sul telefonino per scaricare il loro gioco preferito alla luce della considerazione che ¿il web &#232 cresciuto col concetto di ¿gratuito¿, mentre la telefonia mobile &#232 sempre stata a pagamento¿.

Dirottare la strategia pay sui telefonini potrebbe dunque avere pi&#249 senso dal momento che anche gli specialisti stimano che il settore potrebbe arrivare a generare profitti per circa 2 miliardi di dollari nel 2005, una piccola fetta del mercato totale dei video giochi, ma uno dei segmenti in pi&#249 forte crescita.

Yahoo, del resto, ha gi&#224 trasferito gratuitamente sui telefonini la gran parte dei servizi presenti on line, dalle eMail all¿instant messaging, tutti servizi che si sono dimostrati vincenti sui mercati asiatici prima che su quelli occidentali.

Per quanto riguarda questi ultimi, la confusione relativa alle tariffe, ha un po¿ frenato la crescita del settore.

In Giappone, dove i giochi via supporti mobili sono popolarissimi, ha prevalso il modello flat-rate, a riprova del fatto che i content provider dovrebbero allontanarsi dagli attuali schemi tariffari che prevedono il pagamento per ogni download effettuato.

¿In Europa, gli operatori non hanno ancora attuato le giuste strategie per sfruttare in pieno il potenziale del mercato¿, conclude l¿analista Ben Keen, a cui fa eco Tim Green di Screen Digest.

Secondo Green, la crescita futura del mercato del mobile gaming dipende dalla scelta di modelli di pagamento flessibili e da design pi&#249 creativi.

&#200 certo per&#242 che l¿interesse dell¿industria &#232 sempre maggiore, come dimostra anche l¿impegno della Electronic Arts che ha siglato una serie di accordi volti a portare molti dei suoi giochi sui telefonini e i diversi dispositivi mobili.

Tra i giochi prodotti dalla societ&#224, che ha anche creato versioni adatte al GameBoy Advance, i famosissimi ¿The Sims¿ e ¿Fifa Football¿ che potrebbero arrivare sui telefonini gi&#224 quest¿anno.

Alessandra Talarico

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

Tlc mobili: l¿industria punti su voce e giochi. Studi Datamonitor-Screen Digest

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