Tv e telefono: una convergenza che convince sempre più gli operatori tlc

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Il 2005 potrebbe essere l'anno delle TV attraverso il telefono

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Se tutto andrà come previsto, il 2005 potrebbe essere l’anno delle Tv attraverso il telefono.

Gli operatori telefonici ¿ di linea mobile e fissa ¿ ripongono su questa applicazione grandi speranze e hanno già avviato accordi di partnership con i fornitori di contenuti e i costruttori di infrastrutture per non trovarsi impreparati quando tutto sarà pronto per il lancio delle offerte sul mercato di massa.

Simili accordi non sono proprio una novità, ma sembra che le maggiori compagnie mondiali siano ormai prossime a passare dalle parole ai fatti e stanno spendendo fior di quattrini per l’upgrade delle reti.

Sia gli operatori di linea fissa che i carrier mobili sono ormai proiettati verso un business che va al di la delle semplici offerte vocali, un mercato in cui profitti e clienti sono calati sensibilmente a causa della guerra dei prezzi e dell’avvento di nuove tecnologie come la voce su protocollo Internet (VoIP).

Le loro strategie includono video games e ogni sorta di offerta interattiva, ma la maggiore fonte di reddito è vista nella Tv: nel 2004 negli Usa, gli utenti hanno speso oltre 36 miliardi di dollari per la Tv via cavo, un mercato che ha generato anche 19 miliardi di dollari in profitti legati all’advertising.

La sfida che gli operatori non vogliono mancare è di raggranellare una fetta della torta oppure di ampliare il mercato con nuove offerte e servizi.

Sul fronte della telefonia fissa, la questione è più relativa alla competizione che non alla tecnologia: sul mercato americano, sia Verizon che SBC pensano di lanciare le proprie offerte dalla metà del prossimo anno, ma non è chiaro con quali novità le due compagnie sperano di sottrarre clienti ai tradizionali fornitori di programmazioni interattive.

Non c’è dubbio che le due compagnie stanno investendo molto per aggiornare le proprie reti e che le loro tecnologie siano abbastanza solide per fornire servizi interattivi come il caller ID sullo schermo della Tv o il video-on-demand.

Entrambe si dicono convinte di poter essere abbastanza competitive sul fronte prezzi, resta da vedere allora come faranno a recuperare tutti i soldi spesi nel network e per acquistare i programmi dai canali via cavo, dalle case cinematografiche e dagli altri content provider.

Ma è sul fronte della telefonia mobile che la battaglia sarà forse più dura di quanto ci si possa aspettare.

Sebbene gli operatori mobili stiano implementando reti di nuova generazione che in teoria dovrebbero essere abbastanza veloci da permettere la trasmissione del segnale televisivo, ci sono problemi relativi alla capacità di rete che dovrà essere sottratta al traffico telefonico vero e proprio e all’accesso Internet.

Sul lato device, poi, mentre è stata molto migliorata la qualità degli schermi, c’è ancora del lavoro da fare per aumentare la durata delle batterie e la capacità di storage dei telefonini.

E c’è poi, la questione fondamentale: davvero gli utenti saranno pronti a pagare per guardare la Tv su uno schermo così piccolo e con eventuali problemi di ricezione?

Se ci dovessimo basare sull’esperienza dei mercati asiatici come il Giappone e la Corea del sud, la risposta è sì: la domanda su quei mercati è molto alta, però, soprattutto perché gli operatori hanno scelto approcci tariffari molto convenienti, simili a quelli della Tv pay-per-view.

Per quanto riguarda in particolare il mercato europeo, alcuni accordi sono già stati conclusi per consentire agli utenti di guardare programmi sul telefonino: Vodafone, ad esempio, ha stretto un accordo con la 20th Century Fox per la messa in onda, sui cellulari di ultima generazione, di episodi del serial tv ’24’, con Kiefer Sutherland.

Si tratta ovviamente di episodi della durata di un minuto circa, adattati ai mini schermi dei telefonini e il servizio partirà dal gennaio del prossimo anno.

Secondo alcuni sondaggi condotti da Nokia e Vodafone, all’80% dei consumatori tedeschi, piacerebbe guardare la Tv sul telefonino, pagando fino a 12 euro al mese per il servizio. Cifra che negli Usa sale a 20 dollari al mese.

“In media” spiega Seppo Sutela della Nokia “la gente guarda la Tv sul telefonino da tre a quindici minuti al giorno, per lo più per brevi notizie informative o per video clip musicali”.

È difficile, dunque, che venga usato il telefonino per guardare tutto un film, ma anche così ci sono tutte le premesse perché la Tv sul telefonino prenda piede nelle abitudini degli utenti in modo sempre più consistente.

Se poi diventerà una killer application questo è ancora tutto da vedere.

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

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