Tv e minori: per Gasparri l¿Agcom dovrebbe fare di più ed essere più solerte negli interventi

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Tv e minori, argomento che interessa sempre di pi&#249 gli operatori televisivi, le autorit&#224, e i semplici telespettatori. La necessit&#224 di proteggere i bambini da alcuni programmi, ritenuti violenti, &#232 da tempo ormai nel mirino degli addetti ai lavori.

Ieri, al convegno ¿I minori prigionieri della Tv? Se va in onda la violenza¿, che si &#232 tenuto a Napoli, presso la sede del Consiglio regionale della Campania, organizzato dal Corecom, si &#232 fatto il punto della situazione.

Nel corso del convegno sono stati analizzati i risultati di una ricerca svolta dall”Universit&#224 degli Studi di Salerno, che ha coinvolto 900 minori campani tra gli otto e i quattordici anni, monitorandone le abitudini televisive ed eventuali disagi causati da scene di violenza e tra 90 adulti, fra genitori e docenti. L”iniziativa &#232 stata illustrata da Samuele Ciambriello, presidente del Corecom Campania e Agata Piromallo Gambardella, docente di Teoria e Tecnica delle Comunicazioni di massa all”Universit&#224 di Salerno.

La ricerca rivela che ai minori piace la fiction che contiene violenza. L”indagine evidenzia l”indubbio fascino che la violenza esercita su di loro. Il piacere, l”interesse e la partecipazione suscitati possono innescare sia processi di imitazione che di banalizzazione nei riguardi del fenomeno. Inoltre, i minori che vivono in contesti degradati e violenti appaiono pi&#249 colpiti dalla fiction violenta che non ad esempio dal tg.

All¿importante appuntamento ha partecipato anche il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri.

Sulle sanzioni alle Tv che violano il codice per i minori con immagini di violenza e sesso in fasce protette l”Autorit&#224 per le telecomunicazioni ¿¿sia solerte, pu&#242 lavorare di pi&#249¿.

E” l”opinione di Gasparri. Secondo il commissario dell”Authority, Alfredo Meocci, al quale lo stesso ministro ha espresso apprezzamento per l”azione in materia, ¿¿si pu&#242 fare di pi&#249 ma da maggio a oggi sono state gi&#224 proposte 40 procedure sanzionatorie¿.

¿Abbiamo introdotto – ha ricordato Gasparri – norme di maggiore tutela dei minori sia con il codice di autoregolamentazione Tv e minori che con il comitato per l”applicazione del codice e che pu&#242 emettere sanzioni¿.

Poi, ha aggiunto il ministro, ¿nella legge di riforma del sistema televisivo c¿&#232 un apposito articolo che d&#224 appunto forza di norma a questo codice che consente di sanzionare dei comportamenti. Questo &#232 gi&#224 avvenuto in molte decine di casi¿.

Gasparri rivolge ¿un appello all”Autorit&#224 per le Comunicazioni, che &#232 la depositaria del potere di sanzione per i casi pi&#249 gravi che vengono segnalati ad essa dal comitato Tv e minori affinch&#233 sia solerte nell”esaminare questi casi per tutelare i minori stessi¿.

Del resto, ha evidenziato il ministro, ¿il governo propone delle regole, noi lo abbiamo fatto, poi, per&#242, l”applicazione spetta agli organi di garanzia. Il comitato Tv e minori ha lavorato molto, l”Autorit&#224 pu&#242 lavorare di pi&#249¿.

¿Ringrazio il ministro ¿ ha spiegato Meocci – che ha citato il sottoscritto e l”attivit&#224 che facciamo e abbiamo fatto avviando un progetto speciale sulla tutela dei minori. Certamente c¿&#232 l”avvio di un nuovo rapporto col comitato presso il ministero delle Comunicazioni””. Ad oggi state avviate 40 procedure sanzionatorie per le emittenti televisive italiane con 15 ordinanze di ingiunzione, 3 oblazioni e 22 archiviazioni.

¿La legge Gasparri ¿ ha ricordato Meocci – &#232 stata approvata a maggio. Oggi siamo a ottobre. Certamente ci si pu&#242 attivare maggiormente. Adesso c¿&#232 anche un rapporto diverso e nuovo con i Corecom attraverso il livello locale che lavorer&#224 con noi¿.

Per Meocci, dunque, ¿¿il ministro ha ragione, si pu&#242 fare di pi&#249. Fondamentale, comunque, &#232 una nuova forma di educazione sui media¿.

””La televisione &#232 uno strumento da controllare e monitorare, nel rispetto dei diritti del minore””. E” quanto affermato da Paolo Giannino, presidente del Tribunale per i Minori di Salerno, intervenuto al convegno.

¿Bisogna chiedersi se &#232 violenza solo quella relativa alle immagini dure che vengono trasmesse – ha aggiunto Giannino – o se non lo sia anche la subdola pubblicit&#224 che istiga molti minori a essere avidi di infiniti beni di consumo¿.

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Raffaella Natale