Gasparri dà il proprio OK al nuovo statuto Rai adottato in Vigilanza, ¿Una vittoria politica¿

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Grande soddisfazione da parte del Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, per l¿approvazione in Commissione di Vigilanza del nuovo statuto Rai.

Il ministro, intervenuto a margine della XV tavola rotonda organizzata da Business International con il governo italiano, l¿ha definita una ¿vittoria politica¿.

Per Gasparri ¿¿l”approvazione dello statuto si colloca su un percorso di successo, apre la strada alla privatizzazione della Rai e alla sua quotazione in Borsa nei prossimi mesi¿.

¿La decisione della Commissione parlamentare di vigilanza mi consentir&#224 domani stesso (oggi per chi legge, ndr) di esprimere il mio parere che sar&#224 conforme a quello positivo espresso dall”organismo di Palazzo San Macuto¿, ha sottolineato il ministro che ritiene con questo atto chiarita anche la polemica che lo ha contrapposto al presidente Claudio Petruccioli.

A riguardo Gasparri sostiene di aver fatto presente al presidente della Commissione di Vigilanza che in Italia esiste il codice civile, che consente al Consiglio di amministrazione della Rai di avere determinati tempi e scadenze.

¿Ci&#242 non toglie ¿ aggiunge il ministro – che se in termini politici esiste un dibattito per stabilire se uno deve rimanere o meno sia un altro discorso¿.

¿Sotto il profilo del diritto, lo statuto riprende i contenuti della legge 112 di riforma del sistema radiotelevisivo e le norme sul codice civile sulla scadenza dell”assemblea e quant”altro¿, ribadisce Gasparri.

Importante ¿il dato politico¿ dell”assenso venuto dalla Commissione di Vigilanza ¿perch&#233 ¿ chiarisce il ministro – la maggioranza si &#232 espressa a favore di questo statuto e ha fatto male l”opposizione¿.

Gasparri si &#232 poi soffermato con i giornalisti sulla posizione dell¿Udc, che da mesi sta conducendo un estenuante lotta contro l¿attuale Cda Rai, chiedendone le dimissioni.

¿L”Udc ¿ ha dichiarato Gasparri – ha espresso delle opinioni che io non condivido sulla gestione del Cda, ma il senatore Iervolino ha chiarito correttamente che sullo statuto c”era da esprimere una valutazione tecnico-giuridica sulla conformit&#224 alle leggi, cosa distinta dal dibattito politico e dalle opinioni¿.

Lo statuto della Rai che nascer&#224 dalla fusione con Rai Holding, &#232 stato approvato con 19 voti favorevoli, i contrari sono stati 17.

La Commissione ha anche respinto un sub emendamento di Paolo Gentiloni, della Margherita, che recepiva il contenuto della mozione politica per le dimissioni del Cda della Rai approvata nel luglio scorso.

Una fonte avrebbe detto che ¿¿l”approvazione del documento, non ha permesso di discutere emendamenti al testo¿, tra cui quello che impedisce all”attuale Consiglio di amministrazione di restare in carica fino all”approvazione del bilancio 2004, a giugno del prossimo anno.

Dall¿opposizione, il senatore della Margherita, Luigi Zanda, ha dichiarato ¿Siamo all”obbrobrio¿.

¿E” assurdo che la maggioranza politica di centrodestra della Commissione Vigilanza approvi lo statuto di un Societ&#224 per azioni come, fino a prova contraria, &#232 la Rai¿.

¿Bel modo di favorire il mercato – continua Zanda, aggiungendo che la maggioranza in Commissione, ¿ha deliberato la definitiva politicizzazione dell”azienda””.

Intanto Antonio Iervolino, capogruppo dell¿Udc in Commissione, ha deciso di replicare al senatore Antonello Falomi, della lista Occhetto, che aveva accusato l”Udc di aver compiuto ¿un voltafaccia¿.

Iervolino ha spiegato che ¿la posizione politica espressa dall”Udc resta quella della mozione votata a luglio: occorre procedere alla nomina di un nuovo Cda della Rai secondo le regole della nuova legge Gasparri. Altra cosa – aggiunge Iervolino – &#232 un procedimento amministrativo che interessa la gestione dell”Azienda, come lo statuto della nuova societ&#224. Respingerlo avrebbe significato un ritardo di altri 50 giorni nella costituzione di Rai Radiotelevisione Spa¿.

Laconico il commento del Direttor generale Rai, Flavio Cattaneo, che si &#232 limitato a dire ai giornalisti ¿Ne prendo atto¿.

&#169 2004 key4biz.it

Raffaella Natale

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