Web e censura: RsF invia una lettera aperta a Francesco Caio (C&W) per garantire la libertà d¿espressione alle Maldive

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L¿arcipelago delle Maldive &#232 da molti considerato un Paradiso terrestre, la vacanza per antonomasia, ma – denuncia l¿associazione Reporters sans Fronti&#232res – il governo locale &#232 uno dei pi&#249 repressivi al mondo in materia di libert&#224 di espressione su Internet.

Quattro internauti, ad esempio, sono stati arrestati e condannati all¿ergastolo per aver diffuso documenti critici nei confronti del governo.

Per questo motivo RsF, l¿associazione internazionale per la difesa della libert&#224 di stampa ha deciso di inviare una lettera aperta a Francesco Caio, presidente del gigante delle tlc britanniche Cable & Wireless che detiene il 45% della societ&#224 Dhiraagu, che gestisce la Rete delle Maldive.

RsF chiede a Caio di fare pressione sulle autorit&#224 maldiviane affinch&#233 cessi ogni tipo di censura abusiva sul web e si ottenga la liberazione dei quattro internauti detenuti.

¿Cable & Wireless ¿ spiega l¿associazione ¿ ha sempre affermato di essere molto interessata dalla questione dei diritti umani. Speriamo dunque che il suo principale dirigente prenda consapevolezza delle conseguenze etiche dello sfruttamento della Rete in un Paese come le Maldive¿.

La societ&#224 britannica gestisce le telecomunicazioni dell¿arcipelago dal 1977. 21 anni pi&#249 tardi, ha preso il controllo del 45% in Dhivehi Rajjeyge Gulhun Limited (Dhiraagu), societ&#224 mista creata per gestire le telecom dell¿arcipelago.

Lo Stato &#232 il maggiore azionista di Dhiraagu, che dispone attualmente di un monopolio nell¿accesso a Internet.

Sul suo sito, C&W dichiara di ¿¿supportare le disposizioni della dichiarazione universale dei diritti umani¿ e di aver fatto dello ¿sviluppo di comportamenti etici in seno alla compagnia¿ una delle sue priorit&#224.

Mohamed Zaki, Ahmad Didi, Ibrahim Lutfy e il suo assistente Fathimath Nisreen sono stati arrestati nel gennaio del 2002, per aver collaborato a Sandhaanu, un bollettino di informazioni diffuso tramite eMail, in cui si denunciavano gli attentati ai diritti umani e la corruzione alle Maldive.

Accusati di ¿diffamazione¿ e di aver ¿tentato di rovesciare il governo¿.

Mohamed Zaki, Ibrahim Lutfy et Ahmad Didi sono stati condannati alla prigione a vita, mentre Nisreen ¿ che all¿epoca del processo aveva 22 anni ¿ &#232 stato condannato a 10 anni di carcere.

Ibrahim Lutfy &#232 riuscito a evadere, nel 2003, e vive attualmente in Svizzera.

Nel 2001, inoltre, il pittore Naushad Waheed &#232 stato arrestato per essere entrato in contatto con Amnesty International e condannato a 15 anni di prigione per aver commesso un ¿atto anti-governativo¿.

Le autorit&#224, per mezzo di Dhiraagu, censurano le pubblicazioni on line di coloro che tentano di opporsi al regime.

Il sito del principale partito d¿opposizione http://www.maldiviandemocraticparty.org/, quello di sandhaanu, rilanciato da Lufty, e il magazine http://www.maldivesculture.com/, dedicato ai diritti umani e basato all¿estero, sono inaccessibili dall¿arcipelago.

Le autorit&#224 bloccano ugualmente l¿accesso ai gruppi di discussione, utilizzati da troppi dissidenti.

Allo stesso tempo, si aggrava anche la situazione in Vietnam, dove il governo ha imposto agli ISP di sospendere i contratti con i Cyber caf&#232 che permettono agli utenti di accedere a siti di natura politica o pornografica.

La direttiva, emanata dal ministro delle Poste e Telecomunicazioni Do Trung Ta, &#232 l¿ultima di una serie di iniziative promosse dal governo negli ultimi mesi per prevenire la circolazione on line di ¿informazioni criminali e nocive¿.

Gli Internet Caf&#232, ovviamente, hanno gi&#224 l¿obbligo di monitorare la navigazione dei loro utenti e riferire alle autorit&#224 eventuali comportamenti anti-governativi.

Su una popolazione di 81 milioni di persone, soltanto 4 milioni di vietnamiti navigano regolarmente in Rete, principalmente attraverso i punti d¿accesso pubblici.

Inutile chiedere come mai.

&#169 2004 key4biz.it

Alessandra Talarico

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

Internet e libert&#224 d¿espressione: RsF invita istituzioni e utenti a non abbassare la guardia

Pi&#249 di un terzo della popolazione mondiale &#232 privata della libert&#224 di stampa. Studio RSF

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British Sky Broadcsting (BSkyB)

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