Il governo Zapatero pronto a privatizzare la Tv pubblica spagnola?

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Europa



Il 2004 potrebbe essere un anno di grandi cambiamenti per i media pubblici e privati spagnoli.

Mentre il nuovo governo socialista ha rimesso nelle mani di un comitato di ¿esperti¿ le sorti della RTVE (radiotelevisione pubblica spagnola), dall¿altra parte, &#232 in atto una riorganizzazione dei media privati, vicini alle posizioni dell¿ex premier Jos&#233 Maria Aznar.

Dalla vittoria di Jos&#233 Luis Zapatero, il 14 marzo scorso, tutta l¿attenzione &#232 rivolta al futuro della televisione pubblica.

Questa istituzione, creata sotto il regime franchista, &#232 schiacciata dai debiti da una decina di anni ormai.

Nel prossimo esercizio finanziario, i debiti, che si sono quadruplicati in otto anni, dovrebbero arrivare a 6,8 miliardi di euro.

Agli occhi del governo, si tratta di una situazione divenuta insostenibile, che potrebbe mettere in pericolo la stabilit&#224 finanziaria del Paese.

Ieri, in un¿intervista concessa al quotidiano El Pais, il Ministro delle Finanze, Miguel Angel Fernandez Ordonez, ha osato toccare uno dei tab&#249 della politica audiovisiva spagnola, annunciando che non scarta la possibilit&#224 di ricorrere alla privatizzazione parziale del primo canale della Tv pubblica.

Il ministro ha dichiarato che ¿Il settore pubblico deve finanziare solo una televisione di qualit&#224. I programmi spazzatura, che si trovano sui canali privati, non devono entrare nei budget dello Stato¿.

E ha aggiunto: ¿Le tasse devono servire a finanziare delle borse per gli studenti, a migliorare la sicurezza o a rafforzare la ricerca e lo sviluppo, e non le trasmissioni di intrattenimento¿.

Queste dichiarazioni hanno sollevato le proteste dei due principali sindacati spagnoli. La Confederaci&#243n Sindical de Comisiones Obreras (CC.OO) e l¿Uni&#243n General de Trabajadores (UGT) hanno interpretato l¿annuncio come una ¿dichiarazione di guerra¿.

Il Segretario generale della CC.OO, Marcel Camacho, si &#232 detto indignato da una simile proposta, che ¿rompe con la politica del consensus e con il programma socialista di Zapatero¿.

Ancora pi&#249 amareggiato, il leader dell¿UGT, Francisco Andujar, parla di una volont&#224 di influenzare il ¿comitato degli esperti¿, incaricato di riformare la RTVE: ¿I media del Gruppo Prisa hanno una grossa influenza sull¿opinione pubblica per far accettare l¿idea della privatizzazione della TVE¿.

E prosegue: ¿Guarda caso, nello stesso momento in cui la CNN trasmette un dibattito sulla privatizzazione della televisione pubblica, la radio Ser e il giornale El Pais danno la parola a Fernandez Ordonez perch&#233 spieghi la convenienza di una simile iniziativa¿.

Ha preferito restare prudente, il nuovo presidente della RTVE, Carmen Caffarel, eletta dal governo per un periodo transitorio, che si &#232 rifiutata di entrare apertamente nel merito della questione: ¿Mi rimetto al rapporto del comitato degli esperti¿.

Entro nove mesi, i cinque membri scelti per dotare i media pubblici di una struttura destinata a renderli indipendenti dal potere politico e per trovare una soluzione al loro finanziamento, dovranno presentare le loro proposte.

Se la prima televisione pubblica viene privatizzata, tutto il panorama audiovisivo spagnolo rischia di essere modificato.

TVE rimane, malgrado i propri problemi finanziari, l¿emittente che pi&#249 delle altre vanta una buona fetta d¿audience.

Sul piano commerciale, ha registrato buoni utili, con 840 milioni di euro di ricavi pubblicitari.

In questo contesto, non sorprende se le altre emittenti private sentono la necessit&#224 di riorganizzarsi.

Jos&#233 Manuel Lara Bosh, direttore di Antena 3, ha annunciato, marted&#236 scorso, il salvataggio di Onda Cero, una radio vicina al Partito popolare.

L¿emittente televisiva, rilevata nell¿aprile scorso dalla potente casa editoriale catalana, Planeta, ha per altro autorizzato un prestito partecipativo di 96,13 milioni di euro e ha aumentato il proprio capitale in seno alla radio iniettando 60 milioni di euro.

Per Maurizio Carlotti, consigliere delegato della Tv, l¿aiuto a Onda Cero rivela il ¿carattere strategico¿e permette di dare maggior peso al Gruppo.

Dalla sua, l¿altra grande Tv privata spagnola, Telecinco, controllata al 52% dalla societ&#224 Mediaset della famiglia Berlusconi, sta preparando per il mese prossimo il proprio ingresso in Borsa.

¿Telecinco non &#232 solo il canale pi&#249 redditizio del mercato spagnolo, ma ha una tesoreria di 252 milioni di euro dopo aver generato (lo scorso anno) un cash-flow di 110 milioni¿, rileva il broker Venture & Finanzas.

La quotazione in Borsa del 24-30% del capitale di Telecinco segue quella di Antena 3 dell¿ottobre scorso, il titolo da allora si &#232 apprezzato di circa il 60%.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale

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