Rai: il ministro Tremonti chiede al Cda di non dimettersi. Per la Fnsi ¿teatro dell¿assurdo¿

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Sembra ormai certo che il futuro della Rai, dopo le dimissioni del presidente Lucia Annunziata, sar&#224 gestito dagli attuali vertici.

Ieri, infatti, &#232 pervenuta ai consiglieri in carica, Giorgio Rumi, Francesco Alberoni, Marcello Veneziani e Angelo Maria Petroni, una lettera del ministro dell”Economia Giulio Tremonti per chiedere loro di restare in carica.

Un portavoce della Rai ha riferito alle agenzie di stampa che “Tremonti li ha invitati a rimanere“.

Fino a oggi, le nomine spettavano ai presidenti di Camera e Senato, ma ai sensi della legge Gasparri il successore della Annunziata sar&#224 nominato dal Ministro dell”Economia, Giulio Tremonti.

Secondo gli articoli 20 e 21 della legge Gasparri, la Rai avr&#224 un Cda di 9 membri che resteranno in carica tre anni e rieleggibili una sola volta.

Fino alla prima fase della privatizzazione (alienazione del 10% del capitale), sar&#224 la Commissione di Vigilanza a nominare sette membri del Cda (con voto limitato ad uno, cio&#232 4 alla maggioranza e 3 all”opposizione), mentre gli altri due, tra cui il presidente, saranno invece scelti dal Ministero dell”Economia. La nomina del presidente diventa efficace con il s&#236, a due terzi, della Vigilanza.

Le nuove disposizioni normative prevedono tra l¿altro la nomina del nuovo Cda a circa 9 mesi dall”entrata in vigore della normativa. Per cui, gli attuali vertici dovrebbero rimanere in carica fino a febbraio 2005.

Tremonti, a quanto si apprende, ha richiamato i consiglieri al senso di responsabilit&#224. La lettera di Tremonti &#232 giunta ieri a viale Mazzini e i consiglieri Alberini, Veneziani, Petruni e Runi ne hanno preso visione prima dell”inizio del Cda del pomeriggio. La missiva, sempre a quanto si apprende, contiene un invito ai consiglieri a mantenere il loro incarico e a svolgerlo nel modo pi&#249 adeguato per il bene dell”azienda.

I consiglieri, in una nota, ¿prendono doverosamente atto della lettera del ministro dell”Economia e delle Finanze, che nella sua qualit&#224 di azionista di riferimento esorta alla continuit&#224 degli organi societari dell”azienda””. Inoltre i consiglieri ¿¿assicurano che agiranno nel miglior interesse della Rai sia sotto il suo profilo di titolare del servizio pubblico radiotelevisivo, sia sotto il suo profilo aziendale¿.

Nello specifico, il consigliere Marcello Veneziani aveva espresso la propria disponibilit&#224 a dimettersi, se gli e lo avessero chiesto le autorit&#224 istituzionali preposte.

Ma spiega, ¿Siccome l”unico parere che registro &#232 l”invito a restare venuto da Tremonti, ne prendo atto e vado avanti¿.

Diversa la posizione del consigliere Giorgio Rumi, ¿¿dopo le elezioni mi dimetter&#242 perch&#233 non credo che questo Cda, nato con la filosofia del 4+1 e dunque del presidente di garanzia, possa andare avanti come se niente fosse con uno schema 4-0. Viene meno la legittimit&#224 complessiva del Consiglio e la rappresentanza di una parte del Paese. Tutto questo l”ho gi&#224 spiegato ai consiglieri e al Direttore generale in Cda perch&#233 mi sembrava doveroso dirlo prima a loro¿.

Rumi spiega di aver deciso di restare fino a giugno ¿¿perch&#233 la situazione in questo momento &#232 molto delicata e anche per la lettera dell”azionista, che ha fatto appello al nostro senso di responsabilit&#224¿.

Riguardo alla posizione di Rumi, Veneziani ha commentato: ¿E” un”ipotesi che ha gi&#224 correttamente preannunciato a noi in Cda. Ne parleremo al momento giusto e vedremo cosa accadr&#224 dopo le elezioni¿, ha concluso Veneziani.

Ma non tutti condividono i contenuti della lettera del ministro Tremonti. Il segretario della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, la definisce un atto che ¿¿appartiene al teatro dell”assurdo, politico e giuridico¿.

Serventi Longhi asserisce che ¿delle due l”una: o Tremonti rivendica i poteri che la Gasparri gli affida in quanto Ministro dell”economia e allora occorre a applicare la legge integralmente e varare il nuovo Cda con le norme previste dalla Gasparri stessa. Oppure il Ministro interviene su podest&#224 esercitate dai Presidenti delle Camere in base alla vecchia legge, ed allora si tratta di una indebita grave ingerenza in una vicenda in cui il Ministro &#232 incompetente¿.

Il presidente Fnsi si chiede perch&#233 il governo insista con ostinazione a sostenere il Cda a quattro ed il Direttore generale Cattaneo.

¿Sarebbe pi&#249 facile pensare che i cinque oggi rimangano in sella per il loro stipendio, ma la ragione, invece, &#232 politica. E sta probabilmente nella necessit&#224 di blindare il Consiglio almeno fino alle elezioni europee¿.

Posizione non condivisa dal Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri.

¿Quello di Tremonti &#232 un atteggiamento responsabile e costruttivo ¿ ha commentato il ministro – Credo che come azionista abbia fatto bene ad invitare i consiglieri di amministrazione a rimanere al loro posto¿.

L¿attuale situazione ai vertici di Viale Mazzini si &#232 determinato lo scorso 4 maggio, quando la Annunziata si &#232 dimessa da presidente del Cda Rai.

Alla base della sua decisione le ¿¿continue e reiterate delibere del Consiglio d”amministrazione che – attraverso la mia costante messa in minoranza in sede deliberante – hanno determinato il mio sostanziale isolamento in seno all”Organo collegiale¿.

A questo la Annunziata aggiunge il ¿¿gravissimo deterioramento dei rapporti con il Direttore generale, a seguito del succedersi, da parte dello stesso Direttore generale, di comportamenti continui ed univoci finalizzati a contestare lo stesso diritto di esercizio dei poteri del Presidente, anche in ordine alla sua funzione di garanzia¿.

A provocare le dimissioni, tra i motivi principali ¿una serie di nomine chiave per la gestione dell”azienda e di alcune sue societ&#224 consociate¿ proposte dal Direttore generale Flavio Cattaneo al Consiglio ¿con meno di tre ore di preavviso¿.

Questo ¿ aveva detto il presidente – avviene a spregio di ogni regola del diritto societario.

¿Queste nomine, inviate in 18 pagine scritte a mano, a testimoniare la fretta e la mancanza di ogni rispetto di iter aziendale, stravolgono completamente il profilo dell”azienda, rendendo chiari i condizionamenti esterni e di fatto eliminando ogni pluralismo interno¿.

Aggiungendo con toni duri che ¿Questo &#232 l”ultimo atto di una campagna organizzata dalla maggioranza tesa al controllo pieno del servizio pubblico¿.

Dall¿opposizione di centrosinistra &#232 arrivata solidariet&#224 alla Annunziata. I senatori Esterino Montino e Vittoria Franco, componenti Ds della commissione dei Vigilanza, hanno dichiarato che ¿Le sue dimissioni sono un sintomo della situazione difficile e preoccupante nella quale versa l”emittenza pubblica televisiva. Abbiamo apprezzato in ogni momento i suoi sforzi per difendere il pluralismo sempre pi&#249 a rischio nel nostro Paese. La sua uscita dal Cda Rai crea un vuoto e indebolisce l”autonomia e la qualit&#224 del servizio pubblico radiotelevisivo¿.

Il segretario dei Ds Piero Fassino insiste per la nomina immediata di un nuovo Cda Rai sottolineando che ¿ormai c”&#232 una nuova legge, la Gasparri¿. E il segretario dei Ds critica nuovamente le scelte fatte ¿in questi mesi dai vertici Rai comprese le nomine avanzate la scorsa settimana¿. Inoltre Fassino parla di ¿situazione Rai a rischio¿ per il modo con cui questo Cda e questo Dg gestiscono le cose: potrebbero compromettere l”autonomia dell”emittente e sacrificare la professionalit&#224 di chi vi lavora.

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Raffaella Natale

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