In Rai ormai volano anche le minacce. Duro colpo alla qualità dei contenuti e all¿immagine dell¿azienda

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Si complicano le cose al settimo piano di Viale Mazzini e torna la guerra aperta tra il presidente Lucia Annunziata e il Direttore generale Flavio Cattaneo.

Questa volta ad aver scatenato lo scontro, durante il quale sono volate anche parole grosse, &#232 stata l¿intervista al serial killer Donato Bilancia, mandata in onda durante l¿ultima puntata di Domenica In.

La Annunziata ieri ha lasciato la sede Rai per protestare contro l¿atteggiamento del Dg. Il tutto sarebbe nato dalla non condivisione della Annunziata per l¿intervista mandata in onda domenica, tra l¿altro nella fascia oraria in cui la trasmissione registra la pi&#249 alta audience.

Nella lettera inviata alla stampa, il presidente scrive: ¿Credo che il mio lavoro di presidente di garanzia si fermi al di qua dall”essere minacciata. Per cui informo te e il Consiglio che lascio l”edificio e far&#242 ritorno solo se e quando qualche Autorit&#224 di questo Paese avr&#224 la bont&#224 di farmi capire per quali ragioni io devo sopportare tutto questo”.

Cattaneo ha prontamente replicato, ammettendo di aver esagerato con le parole, ma di non aver minacciato la Annunziata. Sono ¿scattato, al di l&#224 delle mie intenzioni, perch&#233 dopo un anno di continue provocazioni mi hai nuovamente offeso, affermando che io ”non sono in grado di gestire questa azienda¿¿.

La Annunziata riporta nella lettera anche alcune frasi che Cattaneo le avrebbe rivolto durante una telefonata, che i due si sarebbero scambiati proprio in occasione della polemica che ha seguito l¿intervista al serial killer Bilancia.

Il presidente Rai dice che Cattaneo al telefono le avrebbe detto: ¿¿tu non mi hai ancora visto incazzato, ti faccio vedere i sorci verdi e ti caccio a calci in culo¿.

La Annunziata &#232 convinta che l¿intervista a Bilancia sia “sintomo di gravi disfunzioni aziendali“, e ¿rischia di essere un punto di non ritorno per le linee culturali dell”attuale Rai¿, esprimendo la propria contrariet&#224 a che Domenica In ospiti nuovamente un¿intervista al noto serial killer che con lucida freddezza uccise nell¿arco di sei mesi, fra il 1997 e il 1998, ha commesso 17 omicidi e per questo &#232 stato condannato a 13 ergastoli e 28 anni di reclusione.

A intervistare Bilancia nel carcere di Padova &#232 stato il conduttore di Domenica In, Paolo Bonolis.

Un¿intervista durata circa un¿ora, in cui Bilancia ha ricostruito la sua storia con dovizia di particolare, come &#232 nel suo stile. Il killer in questione &#232 un uomo colto, plurilingue, dai modi talvolta raffinati e spesso disinvolti.

Ma la trovata di Bonolis non &#232 piaciuta alle numerose famiglie che in quell¿ora stavano davanti al televisore a guardare quella che credevano fosse una trasmissione di intrattenimento. Immediata la protesta anche da parte delle associazioni dei consumatori.

Dura la condanna del Moige, l”osservatorio Tv del Movimento italiano genitori: ¿Domenica oltre 155.000 giovani tra i 4 e i 14 anni hanno assistito, durante la trasmissione Domenica In, all”intervista. E” possibile – dice Elisabetta Scala, pedagogista del Moige – che molti di questi bambini ne siano rimasti traumatizzati, e che manifestino reazioni di paura o di eccessivo interesse verso un personaggio che &#232 esclusivamente un esempio negativo¿.

D¿accordo con la posizione presa dal Moige, Giuseppe Scalera, della Margherita, componente della Commissione di Vigilanza Rai.

¿Condivido pienamente le preoccupazioni e la rabbia del Moige per la discutibile scelta di trasmettere in fascia protetta l”intervista al serial killer Donato Bilancia – afferma in una nota -. Per gli orari e per la gravit&#224 dei contenuti la decisione ha rappresentato da parte del servizio pubblico un vero atto di violenza psichica ed emotiva nei confronti dei molti minori che in quel momento seguivano il programma¿.

Scalera ha concluso sostenendo che ¿Un servizio pubblico che punta sulla morbosit&#224 e la perversione per fare ascolti &#232 non solo squalificante, ma ha ormai esaurito ogni ruolo sociale e culturale¿.

Opinione vicina a quella di Scalera, &#232 quella espressa dal presidente della Regione Lazio, Francesco Storace. ””Francamente, dal servizio pubblico mi aspetto un altro tipo di intervista. Quella a Donato Bilancia sembrava indicare come modello un signore che quasi quasi faceva capire che eravamo di fronte a 17 suicidi e non va bene¿.

Storace ha aggiunto che se fosse stato il presidente della Commissione di vigilanza della Rai avrebbe ¿fatto un casino infernale¿.

Cattaneo, nella sua lettera di risposta al presidente Rai, ha detto di essere disposto a un confronto, ¿¿alla presenza del Cda e del Collegio sindacale, sui comportamenti che dobbiamo tenere, almeno pubblicamente, discutendo anche fino a che grado devo sopportare critiche al di fuori delle sedi competenti¿.

A questo punto non si sa come la Annunziata intender&#224 agire, e se oggi parteciper&#224 alla conferenza stampa con i sindacati per il concerto del primo maggio e se presieder&#224 il gi&#224 convocato Cda dell”azienda.

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Raffaella Natale

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