Time Warner pronta a vendere Aol a Microsoft? La società smentisce

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Il gigante americano dei media, Time Warner, &#232 deciso a dare una svolta dopo mesi e mesi di crisi. E non &#232 stato sufficiente levare il nome di Aol (America Online) dalla ragione sociale, bisogna fare piazza pulita.

L¿obiettivo: far dimenticare i guai causati alla societ&#224 dalla fusione con la divisione Internet. Operazione stimata in circa 160 miliardi di dollari nel gennaio 2000, conclusasi un anno pi&#249 tardi.

Per America Online, la prospettiva dovrebbe essere quella di una vendita, oppure di uno spin-off (scorporo) o anche di una ristrutturazione. E” quanto riportava il quotidiano americano New York Post, rivelando che sul tavolo del Consiglio di amministrazione del Gruppo, convocato per il prossimo mese di aprile, saranno discusse appunto queste differenti opzioni. Time Warner avrebbe fra l”altro dato incarico a Goldman Sachs di prendere in considerazione queste diverse ipotesi per il futuro di Aol.

Il matrimonio tra le due societ&#224 (i cui promotori furono l¿allora presidente di Aol Steve Case e di Time Warner Gerald Levin, ndr) non ha portato bene.

Il piano di fusione aveva come obiettivo quello di sfruttare il boom della Net Economy, prima che scoppiasse la bolla speculativa.

Ma le cose non sono andate secondo i piani. Attualmente Time Warner sta ancora attraversando un momento di gravi difficolt&#224 finanziarie, e sul proprio conto sono ancora aperte le indagini del Dipartimento americano di Giustizia, oltre che quella della SEC (Security Exchange Commission) per delle presunte irregolarit&#224 contabili. La divisone Internet, in particolare, &#232 accusata d¿aver gonfiato i propri conti servendosi di alcuni contratti pubblicitari per favorire la fusione con Time Warner.

Gli scandali nei quali &#232 stata trascinata Aol Time Warner, dopo quello Enron e WorldCom, hanno danneggiato l¿andamento del titolo sui mercati finanziari, che oggi ha perso due terzi del valore, subendo una perdita di 100 miliardi di dollari nel 2002.

Aol Time Warner sta tentando adesso la via della redenzione.

Il gigante dei media vuole darsi una nuova immagine, distaccata da quella Internet, cosa che farebbe pensare a una prossima cessione della divisione, anche se al momento questo sospetto non trova conferma.

In ogni caso, malgrado un forte calo degli abbonati, la divisione internet del Gruppo continua a produrre un abbondante cash flow, secondo quanto fa notare lo stesso NYP. Il responsabile di Aol, Jonathan Miller, presenter&#224 un aggiornamento relativo all”andamento dei conti della divisione in occasione della prossima riunione del board di Time Warner, secondo quanto riportato sempre dal quotidiano statunitense, mentre a sua volta il portavoce di Time Warner, Ed Adler, ha bollato come semplici rumor queste indiscrezioni.

Time Warner ha anche smentito l¿informazione apparsa sulla stampa americana, secondo la quale il Gruppo avrebbe negli ultimi mesi incontrato Microsoft per cedere America Online.

Dalla societ&#224 di media hanno confermato gli incontri avuti con il Gruppo di Bill Gates, ma ¿¿per discutere della gestione dei diritti del digitale¿.

Il NYP, citando alcune fonti ben informate dei fatti, riportava che gli avvocati della societ&#224 di media stavano studiando il dossier e ritenevano che un¿eventuale operazione non solleverebbe problemi di concorrenza.

Il Gruppo guidato da Gates, secondo quanto riportava il quotidiano, pagherebbe in contanti e potrebbe assumere il debito di Aol come parte della transazione.

Ma se da Time Warner &#232 arrivata la smentita, da Microsoft non si sono voluti pronunciare in merito alle notizie circolate.

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Raffaella Natale