Rai: tutti contro uno, uno contro tutti. Adottato il piano editoriale, via la Tagliafico dal Tg1

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Atmosfera sicuramente non serena, quella in cui si &#232 tenuto ieri il Consiglio d¿Amministrazione della Rai. Il primo, dopo l¿ultima querelle che ha contrapposto i consiglieri della Tv pubblica e il presidente Lucia Annunziata, dopo che questa aveva accusato pubblicamente alcuni consiglieri di essere in diretto rapporto con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, da cui riceverebbero indicazioni su conduttori e programmi.

La Annunziata si &#232 spinta oltre, portando la questione davanti la Commissione parlamentare di Vigilanza e l¿Authority. Dopo le accuse del presidente Rai, laCodacons ha anche chiesto di visionare i tabulati delle telefonate dei consiglieri Rai, alla ricerca dei colpevoli.

Ieri era presente in collegamento videoconferenza da Milano anche il consigliere Giorgio Rumi, per la prima volta dopo un lungo periodo di assenza dovuta alle sue condizioni di salute.

La Annunziata &#232 partita immediatamente di petto e in riunione ha esordito asserendo che in Rai non viene garantito il pluralismo, citando dei dati dell”osservatorio di Pavia.

Sue questa dichiarazione, congiuntamente il Direttore generale Flavio Cattaneo e i consiglieri sono intervenuti sostenendo che il pluralismo &#232 invece garantito, e che quanto sostenuto dal presidente era frutto di una cattiva lettura di dati disaggregati. Subito dopo si &#232 passati all”esame del piano editoriale dell”azienda.

Il presidente aveva chiesto che il documento contenesse una sua premessa di ordine generale. La richiesta non &#232 stata per&#242 accolta dalla maggioranza dei consiglieri, che ne hanno contestato sia la forma che la sostanza.

Si &#232 cos&#236 passati ai voti ed il piano editoriale del 2004 &#232 stato approvato con il voto favorevole dei consiglieri Francesco Alberoni, Angelo Maria Petroni e Marcello Veneziani. Ha votato contro il presidente Annunziata. Mentre si &#232 astenuto il consigliere Rumi.

La riunione di ieri &#232 stata contrassegnata anche da un faccia a faccia abbastanza agguerrito tra il presidente Annunziata e il consigliere Veneziani. Quest¿ultimo non ha resistito davanti all¿ennesima battuta della Annunziata, che ironizzava nuovamente sulle presunte pressioni del premier sulle decisioni della Rai.

Veneziani si &#232 alterato, alcuni sostengono che le voci si siano sentite per tutto il corridoio del settimo piano di Viale Mazzini. Il consigliere ha invitato il presidente a non scherzare su argomenti di questo genere e a fornire indicazioni precise e puntuali di fatti eventualmente a sua conoscenza e che possano accreditare la tesi delle ingerenze.

Il Cda ha anche dato il via libera al trasferimento dell”ex vicedirettore del Tg1, Daniela Tagliafico, alla vicedirezione della Testata dei servizi parlamentari.

Decisione approvata nuovamente con il voto contrario del presidente, che ha parlato di ””ritorsione poltica””.

Il presidente ha usato parole pesanti, sostenendo di aver assistito nuovamente ¿all”esercizio brutale della maggioranza in Cda¿. Aggiungendo che ¿i consiglieri hanno ancora una volta ignorato con arroganza la questione del pluralismo interno alla Rai e hanno dato prova di non aver rispetto per il Parlamento¿.

Secondo la Annunziata, la Tagliafico, dimessasi dalla vicedirezione del Tg1 nonostante avesse chiesto di restare nella testata, sarebbe stata rimossa ¿per essere dirottata sui Servizi Parlamentari cos&#236 da togliere l”incomodo al suo direttore, Clemente Mimun¿.

¿Stesso trattamento – conclude il presidente della Rai – non &#232 stato mai riservato ad altre decine di dirigenti, giornalisti e non, che sono ancora in attesa di conoscere il loro futuro incarico. Ho votato dunque contro un trasferimento che oggettivamente assume i contorni di una ritorsione politica¿.

Sulla riunione del Cda Rai &#232 intervenuto il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri che ha dichiarato con una punta di malcelata ironia: ¿Ma le decisioni vengono prese sempre 4 a 1?¿.

Aggiungendo: ¿Non lo so. Io non telefono a nessuno. Se avessimo in Parlamento la stessa maggioranza che abbiamo alla Rai andremmo molto pi&#249 spediti¿.

Intanto ieri il direttore del Tg1, Clemente Mimun &#232 stato sentito in Vigilanza. ¿Il Tg1 da venti mesi &#232 tornato ad essere il primo Tg di questo Paese – ha detto nel suo discorso – non ho gli hacker che manipolano la rete Auditel. Ogni giorno seguono le diverse edizioni del Tg1 circa 30 milioni di telespettatori. Non credo che saremmo premiati se fossimo dei censori, dei falsari o dei mistificatori””.

Mimun ha risposto alle accuse rivolte alla sua direzione. ””Non significa che io non sbagli anche diverse volte al giorno, perch&#233 andiamo in onda dall”alba fino a notte fonda. Ma chi mi dipinge come se fossi una sorta di ”mani di forbice” da mettere all”indice, mente¿.

Raffaella Natale

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