Tv digitale terrestre: Mediaset chiude un accordo con la BBC

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Importante accordo siglato ieri 29 ottobre a Londra, tra la rete privata Mediaset e l¿emittente pubblica britannica BBC World, per il digitale terrestre. Lo rivela l¿azienda italiana di media in un comunicato diramato alla stampa.
L¿intesa &#232 stata raggiunta dal presidente Fedele Confalonieri e dal responsabile della Tv britannica Patrick Cross. Si tratta di un accordo triennale e rientra nell¿ambito dell”intesa di output che Mediaset ha gi&#224 con la Tv britannica, che riguarda l”acquisto di programmi di informazione e documentari. Ai sensi dell¿accordo, a partire dal mese di dicembre il canale d”informazione inglese ¿all news¿ sar&#224 disponibile gratuitamente anche per i telespettatori italiani della Tv digitale terrestre. Il network britannico entrer&#224 cos&#236 a far parte del gruppo di canali (multiplex) che Mediaset diffonder&#224 dal primo dicembre prossimo con il sistema di trasmissione digitale terrestre.

Per vedere i programmi del pacchetto, che comprende i programmi dell”emittente britannica, ricorda Mediaset nella nota, sar&#224 necessario avere una televisione abilitata alla ricezione digitale o comperare un set top box, disponibile nei negozi specializzati, per chi ne possedesse una analogica.
Il multiplex di Mediaset sar&#224 ricevibile dal 50% della popolazione, secondo le stime della societ&#224.

Mediaset sta portando avanti alla grande il piano di realizzazione del passaggio alla trasmissione in tecnica digitale, per cui ha previsto per il triennio 2003-2005 investimenti per oltre 200 milioni di euro per l¿Italia.
Il presidente Confalonieri ha dichiarato alla stampa che l”intesa firmata ieri a Londra ””¿segna di fatto l”avvio del nostro impegno nel digitale terrestre¿. Aggiungendo che si tratta di una ¿¿bella benedizione. Che si parta insieme alla BBC &#232 quanto di pi&#249 beneaugurante ci sia¿.

Il presiedente di Mediaset ha comunque tenuto a precisare che l¿accordo va al di l&#224 del semplice accordo commerciale. Si tratta di dare un segnale importante al mondo politico, ha sottolineato Confalonieri, ¿¿ai detrattori che hanno detto e dicono che questo digitale terrestre era di fatto uno stratagemma per cercare di tenere Retequattro¿.

E poi, rivolgendosi chiaramente all¿opposizione in Parlamento che sta facendo una dura battaglia contro il Ddl di riforma del sistema radiotelevisivo, che di fatto segna il passaggio al digitale terrestre, Confalonieri ha detto: ¿Questo &#232 il primo passo, perch&#233 a giorni, e intendo dire a giorni, annunceremo altri accordi con altri quattro importanti soggetti¿.

In merito, il presidente non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione, rispondendo con un vago ¿alcuni sono editori, alcuni no, ma tutti sono italiani¿.
Questo permetter&#224 a Mediaset di avviare di fatto quella parte di digitale che, come spiega Confalonieri ¿¿riguarda il nostro obbligo di ospitare terzi sui nostri canali, come impone la legge del 2001¿.

Con il digitale, quindi, si apre una ””nuova frontiera””, ha osservato Confalonieri. Una frontiera che permette anzitutto di accedere alla multicanalit&#224, ma che introduce inoltre l”utente all”interattivit&#224 (pubblicit&#224, giochi e programmi) e -in un secondo tempo – ai servizi telematici (come l”online banking attraverso la Tv).

¿Questo &#232 un bell”esempio da seguire, anche in Italia – ha dichiarato Confalonieri – perch&#233 vuol dire che il digitale terrestre ha l”opportunit&#224 di espandersi anche se deve agire in un panorama competitivo importante come quello della Gran Bretagna e quindi anche come quello dell”Italia””.

Dopo l”ingresso degli altri quattro fornitori di contenuti, Confalonieri prevede l”introduzione della interattivit&#224 sul gruppo di canali multiplex entro la prossima primavera.
Nel frattempo, i telespettatori italiani avranno modo di guardare ¿per la prima volta un grande canale internazionale in lingua inglese¿ in modo gratuito, ha detto il presidente. Cosa che ¿pu&#242 essere anche interessante per le scuole, poich&#233 con un decoder ogni scuola potr&#224 dotarsi della possibilit&#224 di avere un programma 24 ore in inglese dove poter scegliere informazione, interviste piuttosto che inchieste o programmi di divulgazione storica¿.

Raffaella Natale