DT non rinuncia alle Pagine Gialle. Il gruppo risale la china

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Europa



Deutsche Telekom non ha ceduto alla tentazione di vendere la divisione Pagine Gialle, come hanno fatto molti operatori europei nei mesi scorsi. La marcia indietro del colosso delle tlc tedesche sarebbe stata dettata dall¿inadeguatezza delle cifre offerte dagli aspiranti compratori, ma anche dalla posizione finanziaria del Gruppo, decisamente migliore delle previsioni.

La cessione di DeTeMedien rientrava nel piano di riduzione del debito varato lo scorso anno dal nuovo presidente Kai-Uwe Ricke. La decisione di mantenere il business delle directory non modifica tuttavia gli obiettivi del Gruppo per la fine dell¿anno.

Lo scorso agosto DT aveva sorpreso il mercato annunciando che il debito, alla fine del primo semestre, era diminuito a quota 53 miliardi di euro, ossia ai livelli fissati per la fine dell¿anno.

Secondo le ultime previsioni, il debito complessivo dovrebbe essere ridotto intorno ai 50 miliardi da qui alla fine dell¿anno, senza l¿urgenza di cessioni a ogni costo.

La vendita delle Pagine Gialle ha interessato nei mesi scorsi molti operatori, tutti obbligati a ridurre il proprio livello d¿indebitamento. Questo tipo di asset, infatti, non genera tassi di crescita sostanziali, pur avendo il vantaggio di offrire margini discreti e utili regolari. Ecco perch&#233 in Europa sia British Telecom che Telecom Italia hanno ceduto rispettivamente Yell (per 3,39 miliardi di euro) e Seat Pagine Gialle (per 5,64 miliardi). L¿olandese KPN ha venduto le proprie directory per 500 milioni di euro. La moda &#232 stata seguita anche oltreoceano, dove Qwest, Sprint e BCE hanno ceduto le Pagine Gialle con operazioni da svariati miliardi di dollari.