Nokia: perchè i mercati non credono nel miracolo?

di Alessandra Talarico |

Oggi il titolo ha recuperato terreno, andando a guadagnare fino a oltre il 6%, ma nei giorni scorsi le perdite sono state pesanti.

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Sta recuperando terreno il titolo Nokia, dopo gli scivoloni dei giorni scorsi che pure dovevano essere i giorni della ‘rinascita’, coincidendo col lancio dei tanto attesi due nuovi modelli basati su Windows Phone 8, coi quali il gruppo finlandese lancia la sfida a Apple e Google.

 

Il lancio è arrivato puntuale, mercoledì, ma quello stesso giorno sulla Borsa di Helsinki le azioni della società lasciavano sul terreno il 13%. Ieri, un altro tonfo, con una perdita del 7,7%.

Ma perchè gli investitori non credono più nelle potenzialità della società un tempo fiore all’occhiello dell’industria europea e fino allo scorso anno dominatrice del mercato mondiale dei cellulari?

 

Non ha giovato, innanzitutto, la decisione di ritoccare verso il basso del 15% il prezzo dei Lumia 800 e di ridurre i prezzi anche di altri vecchi modelli. Una decisione, certo, di routine quando escono nuovi modelli ma che nel caso di Nokia impatterebbe troppo sui margini del breve periodo.

I conti della società sono in rosso – al secondo trimestre il fatturato è sceso del 19% a 7,5 miliardi di euro con una perdita operativa di 826 milioni di euro, quasi il doppio di un anno fa – e i due nuovi modelli col nuovo sistema operativo Windows, che saranno lanciati a novembre, non avranno effetto sulle vendite dei prossimi mesi.

Il futuro, insomma, è più difficile del previsto: i Lumia vendono 6 volte meno dell’iPhone e 10 volte meno dei Galaxy di Samsung.

Secondo gli analisti, nel prossimo trimestre la società perderà almeno altri 700 milioni di euro e venderà circa 3,6 milioni di smartphone Windows.

Deutsche Bank stima che nel secondo semestre del 2012 e nel 2013 Nokia registrerà un free cash flow negativo e ha tagliato il target price da 1,70 a 1,60 euro.