Lutto in Rai per la morte di Biagio Agnes. Enrico Manca, ‘Grazie a lui Rai baluardo del servizio pubblico e dell’informazione plurale’

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È morto la scorsa notte a Roma, all’età di 82 anni, Biagio Agnes, ex direttore generale della Rai e inventore dei telegiornali regionali. Tanti i messaggi di affetto e di stima che in queste ore giungono sia dal mondo dei media, sia da quello della politica, con gli amici e colleghi di un tempo che ne tratteggiano il profilo umano e professionale.

Perdo un amico sincero con cui ho condiviso un segmento importante della mia vita – ha detto all’Ansa l’ex presidente Rai Enrico Manca che, per sette anni, ha guidato l’azienda pubblica assieme ad Agnes – con la morte di Biagio Agnes scompare un vero Cavaliere del Lavoro, non solo per il riconoscimento che gli è stato dato, ma per la sua costante testimonianza di vita“. “Costituisce per me un grande privilegio – ha precisato Manca – avere per lunghi, intensi ed indimenticabili anni lavorato fianco a fianco prima nel Tg1 e poi insieme alla guida della Rai. Agnes ha dato alla Rai un’impronta unica di quello che è stato un grande servizio pubblico, nutrito di informazione plurale, cultura ed intrattenimento intelligente“.

Tutto ciò che di buono conserva e rilancia il prestigio dell’Azienda – ha afferma Sergio Zavoli in una nota Asca – e’ largamente segnato dalla sua indimenticabile e coerente testimonianza professionale, umana e civile. Questa sua dedizione si lega al ricordo di una grande, solidale amicizia“. “Animato da sinceri sentimenti democratici – ha dichiarato Walter Veltroniaveva sempre posto attenzione alla difesa del pluralismo dell’informazione radiotelevisiva e della qualità dell’offerta. Con lui se ne va una parte importante dell’esperienza del servizio pubblico che credeva nelle sue potenzialità“.

Con la morte di Biagio Agnes scompare un grande uomo di televisione e un vero difensore del servizio pubblico”, ha sottolineato Roberto Rao, componente della commissione di Viglianza Rai. Il direttore generale della Rai, Lorenza Lei, ha preferito invece recarsi di persona stamattina a casa Agnes per un lungo omaggio all’amico scomparso.

Entrato nell’azienda pubblica nel 1958, durante gli anni ’60 diede vita al Telegiornale delle 13.30, con i primi giornalisti in video. Giornalista in radio e in tv, negli anni Settanta divenne direttore per l’informazione radiofonica e televisiva regionale, curò la sperimentazione della terza rete e divenne il primo direttore della Testata per l’informazione regionale, di cui, fino al 1987, il TG3 era un inserto. Nello stesso anno ideò, insieme a Luciano Lombardi D’Aquino, il celebre magazine medico televisivo Check-up, trasmesso su Rai Uno.

Nel 1982 fu nominato direttore generale Rai e fa sorgere a Roma Saxa Rubra. Dal 2006 dirigeva la Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno, corso biennale post laurea riconosciuto dall’Ordine dei Giornalisti.