Uomini e computer

di di Daniele Casalegno |

Storia delle macchine che hanno cambiato il mondo

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Uomini e computer

Hoepli Editore
Pubblicato: gennaio 2010
Pagine: 312
ISBN: 8820343568
Prezzo: 24,00

Il libro affronta la storia dell’informatica sia ricostruendo le tappe che hanno portato ai calcolatori odierni sia sotto il profilo dei meccanismi e in generale dell’hardware, sia dal punto di vista del software e delle applicazioni.

 

Dopo una breve analisi dei primi passi compiuti dall’uomo nel campo della matematica e del calcolo assistito, si racconta la storia delle prime macchine da calcolo che hanno cominciato a fare la loro comparsa dal XX secolo. Partendo dai primi esperimenti meccanici si arriva alla scheda perforata e alle applicazioni meccanografiche per arrivare ai Personal Computer e a Windows, passando per il periodo bellico durante il quale sono stati compiuti i passi più importanti che hanno portato alla nascita del calcolatore elettronico.

 

Uno sguardo particolare è dedicato a quanto avvenne in Italia nel secondo dopoguerra, con l’arrivo dei primi calcolatori, lo svilupparsi della via Italiana all’informatica, le vicissitudini Olivetti ma anche al Commodore 64, a Pong (il primo videogioco), a IBM, Microsoft e Apple.
(Dalla quarta di copertina)

Daniele Casalegno, professionista e appassionato nel campo dell’elettronica e dell’informatica, nel 1981 costruisce il suo primo computer: è una macchina che utilizza un televisore come monitor e un registratore a cassette come memoria di massa. Nel 1984 inizia la sua carriera informatica presso la SELE Sistemi di Milano. Nel 1986 entra in Hewlett-Packard. Lascia HP dopo pochi anni per diventare direttore operativo in un’azienda che si occupa di progettazione e rendering 3D. Nel 1993 avvia lo sviluppo di alcuni programmi per l’analisi dei dati biologici, in collaborazione con la divisione medicale della Hewlett-Packard. L’incontro con Internet avviene nel 1995 quando Hewlett-Packard gli chiede di sviluppare l’infrastruttura software che servirà per realizzare il Global Cardiovascular Database, che prenderà il nome di G7-Cardio e di cui il gruppo G7, oggi G8, aveva affidato il coordinamento all’Italia. A quel progetto ne seguono altri sia nel mondo della sanità, in collaborazione con istituti di ricerca e università, sia nel campo delle applicazioni corporate soprattutto per grandi aziende. Attualmente continua l’attività di sviluppo sia in ambito web sia nel mondo legacy con particolare riferimento all’elaborazione delle stampe e alla gestione dei documenti.
 

Flavio Fabbri