Link mono. Bla, bla, bla

di di Aldo Grasso, Massimo Scaglioni, Carlo Freccero, Peppino Ortoleva, Violetta Bellocchio, Fausto Colombo, Maurizio Costanzo e Alessandro Zaccuri |

Parlare di televisione

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Link mono. Bla, bla, bla

Mediaset – RTI Edizioni
Pubblicato: giugno
Pagine: 133
ISBN: 8895596051
Prezzo: 15,00

A volte una cover story non basta. Nasce così Link Mono, uno speciale dedicato alla tv come centro di gravità con cui tutti hanno costantemente a che fare: bambini, impiegati, critici, giornalisti, blogger, studenti. Persino la tv si occupa e parla di se stessa.

Il numero si snoda in tre sezioni. La prima, curata da Aldo Grasso, ripercorre la storia anche letteraria di una critica sempre attenta al ruolo della televisione, ai programmi e ai personaggi. La seconda affronta gli effetti, i cambiamenti e i sentimenti che genera la televisione: come e perché si parla di tv. La terza, curata da Fausto Colombo, è un vero e proprio vademecum del mondo universitario per chi vuole lavorare con il piccolo schermo. Cosa si insegna, cosa si può imparare e soprattutto dove.

Ogni sezione ha un intervallo, uno speciale regalo per il lettore:
– un’antologia di pezzi di critica degli anni Cinquanta e Sessanta redatti da scrittori del calibro di Bianciardi, Campanile e Guareschi. Ironia e sarcasmo appena trattenuti, con un’eleganza davvero d’altri tempi.
– un libretto scritto nel 1954, un’autentica perla scovata negli archivi Rai, che prepara il pubblico al nuovo medium.
– un dossier aggiornatissimo ed estremamente dettagliato su corsi e master per chi vuole studiare la tv.

(Dalla quarta di copertina)

Tra gli autori di ‘Link Mono’: Aldo Grasso, Massimo Scaglioni, Carlo Freccero, Peppino Ortoleva, Violetta Bellocchio, Fausto Colombo, Maurizio Costanzo, Alessandro Zaccuri.

Illustrato da 108, illustratore e graffitista, nel 2004 è invitato a Parigi per Nusign, prima mostra sul post-graffitismo europeo; nel 2007 a Venezia, per Walls, ha dipinto una facciata dell’Arsenale durante la 52a biennale; nel 2008 ha partecipato a Nomadaz, a Los Angeles.
 

 

Flavio Fabbri