Corea del Sud
Il mercato dell’audiovisivo sta rapidamente cambiando. Dal telefonino a internet, il modo di fare e vedere la Tv sta mutando. I giovani guidano questa rivoluzione, sempre in prima linea quando si parla di televisione del futuro.
La Tv via web occupa una posizione di primo piano, tante le sperimentazioni e tanti infatti gli operatori che hanno raccolto questa sfida lanciandosi nei servizi triple play, nei contenuti on demand…
Si tratta di scelte che stanno portando nuovo dinamismo lungo tutta la value chain e soprattutto nuova linfa per telco e service provider, ma anche per i player dell’industria del networking.
L’IPTV (Internet Protocol Television) apre, infatti, a un nuovo modo di fruire i contenuti, mettendo al centro l’utente, che ha la possibilità di scegliere i programmi che desidera e confezionarsi un ‘palinsesto’ su misura. Un completo rovesciamento del modello tradizionale dei media.
In Europa si intrecciano e proliferano gli accordi tra broadcaster, telcos e Isp. E anche l’Italia non è da meno, dove Fastweb e Telecom Italia guidano l’avanzata verso la Tv della nuova generazione.
Ma anche dall’altra parte del mondo non si resta fermi a guardare. Dalla Corea del Sud arriva la notizia che il Ministero dell’Informazione e Comunicazione ha investito 6 milioni di dollari per il lancio di un portale sperimentale di IPTV.
Isp e produttori di contenuti dotati di infrastrutture IP sono stati invitati a partecipare.
Gli esperti coreani dell’industria prevedono la partecipazione della maggior parte dei fornitori coreani di servizi audiovisivi, in particolare, gli Isp locali che offrono servizi per i portali di video on demand.
Per questo test, Korea Telecom spenderà l’80% del proprio budget di 50 milioni di dollari previsto per gli investimenti in IPTV.
Hanaro Télécom potrebbe allearsi con operatore mobile SK Telecom e prevede di realizzare, entro il 2010, l’80,3% del suo utile attraverso la Tv via web.
Per un altro verso, i portali televisivi come LG Powercom e Dacom restano scettici di fronte a un futuro fatto di IPTV. Fortunatamente non tutti la pensano così!