Previsioni

5G, le reti private pronte a cambiare il panorama per le aziende?

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Aree industriali, porti, aeroporti, raffinerie, ospedali. Sono soltanto alcuni dei potenziali utenti delle possibilità offerte dalla nuova generazione di telefonia mobile.

Una rete 5G può nasconderne un’altra. Alle reti che riguardano il grande pubblico se ne aggiungeranno una grande quantità di piccole reti private, destinate ad utilizzi specifici e luoghi precisi. Centinaia di reti private, destinati ad usi particolari, saranno sviluppati in tutto il mondo a partire da quest’anno per diventare diverse decine di migliaia nel 2025. Lo prevede Deloitte, che scommette sulla diffusione a macchia d’olio delle reti 5G private e che nel 2030 prevede che più o meno tutte le aziende con più di mille abitanti ne abbiano una. Lo scrive un’analisi di Le Figaro.  

5G, le Reti private sono il trend dell’anno

Alcuni casi d’uso

Previsioni ottimistiche?

La previsione può sembrare ottimistica, ma trova le sue ragioni nelle specificità del 5G e ai vantaggi legati a questo tipo di reti. Primo fra tutti la sicurezza. Le reti private, con degli utenti ben identificati, autenticati e autorizzati, limitano i rischi di pirateria e spionaggio.

Dal punto di vista dell’installazione, sono reti più veloci di montare a costi tutto sommato abbordabili. C’è poi una particolarità che riguarda le dimensioni delle reti, che sono sempre molto localizzate e circoscritte. Di fatto, la copertura è limitata all’azienda o all’organizzazione che viene coperta.

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Reti armonizzate

La scelta di una rete privata 5G ha il merito di armonizzare le reti di comunicazioni di un determinato soggetto superando così le frammentazioni delle precedenti generazioni di telecomunicazioni 2G, 3G, 4G fino al WiFi che oggi si aggiungono gli uni agli altri stratificando la comunicazione e forzando gli utenti all’utilizzo dei walkie talkie.

Fra gli altri vantaggi, il fatto che le reti private facilitino la mobilità delle persone e del materiale da un sito all’altro. Ad esempio, una volta che un’autorità portuale abbia attrezzato le sue diverse installazioni in 5G, potrà spostare da un sito all’altro i macchinari in maniera del tutto trasparente.  

La Germania punta sulle reti private 5G…

La Germania ha scelto di favorire lo sviluppo di queste reti private 5G. L’Autorità di regolazione tedesca BNetzA ha riservato 100 Mhz in banda 3,5 Ghz allo sviluppo di questi network privati e alcune grandi imprese del paese sono già posizionate su questa tecnologia (Bosch, Siemens, BASF, Volkswagen, BMW). Ad esempio, Volkswagen avrebbe così già previsto lo sviluppo di reti private 5G nei suoi 122 siti in Germania.

…La Francia più prudente

In Francia le cose sono un po’ diverse. Gli operatori si sono coalizzati per difendere le loro prerogative, affermando che per gestire delle reti complesse come quelle basate private, basate sul 5G, è necessaria la competenza particolare e l’esperienza dei carrier. Per questo al momento non ci sono candidati interessati a realizzare nuove reti private che si sono presentati all’Arcep, il regolatore transalpino, per avviare progetti concreti di reti private 5G. Per ora ci si è limitati ad offrire alle aziende le frequenze in banda 2600 Mhz, utilizzabili per il 4G e il 5G. Gli unici a manifestare un qualche interesse sono stati EDF e Hub One. Quest’ultimo è stato scelto dagli aeroporti di Parigi Charles De Gaulle, Orly e Bourget per realizzare delle reti private 5G (leggi qui il comunicato stampa dell’accordo).   

Test in banda 26 Ghz

Nel contempo, l’Arcep ha dato il via ad una serie di test per l’uso della banda 26 Ghz (frequenze millimetriche) per sperimentare le reti private 5G. Le frequenze millimetriche sono caratterizzate dal corto raggio e per questo sono particolarmente adatte all’utilizzo assai localizzato delle reti private 5G. Fra le 16 sperimentazioni in atto in Francia sono coinvolte la stazione di Rennes, con una rete sviluppata da Orange per conto di SNCF; o quella di Lione Part-Dieu, sviluppata da Bouygues Telecom sempre per conto di SNCF. I progetti riguardano da una parte il miglioramento delle reti per i passeggeri in transito in stazione, in particolare per consentire un upload più rapido di video prima di partire. Dall’altro, nuove funzioni legate alle professioni delle ferrovie in stazione, con soluzioni di realtà aumentata per le operazioni di manutenzione. Un consorzio è poi all’opera nel porto di Le Havre, composto da Siemens, EDF e Nokia. Qui sono allo studio nuove soluzioni legate alla gestione delle reti elettriche, la ricarica delle auto elettriche o le operazioni logistiche in particolare tramite la geolocalizzazione.  

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