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Rai4 su Sky raddoppia gli ascolti

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In Cda il direttore generale Rai Antonio Campo Dall’Orto fornisce i primi dati sugli ascolti di Rai4, dal 13 settembre visibile sul canale 104 di Sky.

La visibilità sul canale 104 di Sky regala a Rai4 un bel risultato in termini di ascolti. A comunicarlo è stato il direttore generale della Tv pubblica, Antonio Campo Dall’Orto, illustrando al Cda i termini dell’accordo con la piattaforma satellitare di Rupert Murdoch.

Questa mossa ha permesso a Rai4, presente al 104 dal 13 settembre, di raddoppiare la performance di ascolti nelle famiglie con abbonamento Sky.

Un passaggio comporterà ovviamente anche un sostanzioso aumento della raccolta pubblicitaria della rete che oggi già fattura, secondo dati non ufficiali, oltre dieci milioni di euro l’anno.

In attesa che la trattativa con Sky venga definita in dettaglio, il Dg è già al lavoro per migliorare il palinsesto di Rai4.

Anche perché l’Agcom chiede di dare un valore economico a questo passaggio sulla piattaforma satellitare così come a tutta l’offerta Rai trasmessa su Sky.

Ma essersi assicurato un posto di tutto riguardo sul telecomando sicuramente mette Rai4 in una posizione di privilegio.

Adesso bisognerà lavorare per mettere contenuti di qualità su quel canale lasciato libero da Retequattro dopo che Mediaset ha deciso, per via del mancato accordo con la pay tv sulle retransmission fee, di criptare le sue reti sulla piattaforma satellitare.

Gli altri due tasti, il 105 e il 106, sono già stati occupati da Sky Uno e Fox che hanno subito visto migliorare lo share.

Una bella sfida per la rete più giovane di Viale Mazzini che vanta uno share dell’1% che migliora nel prime time e ha un target molto giovane, 14-44 anni.

Entro l’anno è in arrivo anche l’alta definizione e poi al vaglio altre novità per dar nuova luce ai palinsesti.

Probabilmente si rafforzerà sul lato entertainment arricchendo la programmazione già forte nelle serie tv.

L’accordo tra Rai e Sky è triennale.

A quanto si apprende, la Rai non percepirà compensi da Sky. La delibera recente dell’Agcom in materia prevede, infatti, la facoltà, e non l’obbligo, per la tv pubblica di chiedere un equo corrispettivo per la cessione dei suoi programmi. Dopo 18 mesi, le due parti avranno la possibilità di fare un check su ascolti e sostenibilità: a quel punto si potrebbe decidere un’eventuale retrocessione del canale.

Tornando al Cda di ieri, Campo Dall’Orto ha inoltre presentato la relazione sull’avvio della stagione televisiva autunnale che vede la Rai confermare la sua leadership, in un contesto competitivo in forte evoluzione, sia in prime time (con il 37,9 % di share) sia nell’intera giornata (con il 36,5% di share). Inoltre il dg ha illustrato l’andamento dei dati economici dell’azienda, in cui è stato evidenziato che la raccolta pubblicitaria è in crescita, in attesa delle prossime scadenze.

Il Cda ha poi nominato Guido Nori (in qualità di presidente), Luca Luparia e Gianfranco Cariola (in qualità di direttore Internal Auditing) componenti dell’organismo di vigilanza, che avrà il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del ‘Modello di organizzazione gestione e controllo’.