Smart home

La paura del virus spinge il mercato degli speaker a comando vocale

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Le vendite di dispositivi a comando vocale nel 2020 cresceranno del 30% rispetto al 2019.

L’ossessione crescente per il coronavirus avrà un effetto positivo per il mercato della smart home, con miliardi di persone confinate in casa in smart working, e in particolare spingerà le vendite degli speaker intelligenti e dei dispositivi a controllo vocale, che già lo scorso anno sono stati venduti in 141 milioni di unità. Secondo ABI Research, le vendite di dispositivi a comando vocale nel 2020 cresceranno del 30% rispetto al 2019.

Il propellente sarà di certo il timore di infettarsi e di toccare ogni tipo di superficie, potenziale vettore di infezione anche fra le mura domestiche.

Una casa più intelligente può essere una casa più sicura, secondo la società di analisi ABI Research.

Timore di infettarsi

Fattore chiave per prevenire il contagio da Covid-19 è la necessità di disinfettare e pulire a fondo tutte le superfici più comunemente toccate con mano: dalle maniglie al tavolo agli interruttori di casa passando per rubinetti, sedie, water ecc.

Il comando vocale, già entrato nella routine di molte case per gestire il Tv, le luci di casa, il termostato, l’apertura delle porte, diventa ancor più presente ora che vige l’obbligo di evitare il più possibile il contatto con superfici potenzialmente infette.  

Voce sempre più strategica

Ma la voce diventerà ancor più strategica per consentire ad esempio l’apertura della serratura di casa in caso di consegna a domicilio di merce, oppure per monitorare la consegna dentro casa senza l’obbligo per il residente di ricevere di persona l’articolo in arrivo tramite videocamere e videocitofoni via smartphone.

Un vantaggio non da poco per le migliaia di persone in quarantena forzata.

Controllo vocale cavallo di Troia della smart home

Ma anche nel lungo termine, secondo ABI Research, il controllo vocale resterà il cavallo di Troia per l’adozione di nuove soluzioni legate alla smart home.

Il virus sta enfatizzando una serie di azioni alternative al tocco diretto, sempre più spesso sostituito dal comando vocale e dall’automazione di porte, finestre, lampadine, elettrodomestici ecc. Di pari passo, il timore del contagio sta anche contribuendo all’aumento significativo degli acquisti online.

Nuove routine con il Covid-19

Il Covid-19 sarà responsabile della nascita di decine di nuove abitudini per milioni di persone, legate in primo luogo alle precauzioni necessarie per evitare il contagio che riguardano appunto la casa intelligente e le consegne sicure di acquisti online.

Un altro segmento che crescerà di certo con la quarantena è la raccolta di dati da remoto, in primo luogo sanitari, in secondo luogo ambientali come ad esempio la qualità dell’aria che respiriamo, che riguardano in senso più ampio la smart city.