Nuovo caso

Il marketplace di Facebook sotto inchiesta da parte dell’Europa

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Questa volta però non c'entra né la privacy, né il progetto Libra, ma il suo servizio gratuito di annunci pubblicitari: Facebook Marketplace.

La Commissione Ue, nonostante l’emergenza sanitaria da Covid-19, ha avviato un’indagine preliminare per valutare il potenziale abuso di posizione dominante del marketplace di Facebook.

La notizia, rivelata inizialmente dal Financial Times, riposiziona di nuovo il social network di Mark Zuckerberg nel mirino delle Autorità. Questa volta però non c’entra né la privacy, né il progetto Libra, ma il suo servizio gratuito di annunci pubblicitari.

Gli investigatori Ue hanno inviato un questionario di 14 pagine ai concorrenti di Facebook, spiega il quotidiano finanziario, chiedendo loro di delineare l’impatto che Marketplace sta avendo sulla loro attività di annunci. Sotto esame anche l’utilizzo dei dati di utenti e aziende che il social raccoglie tramite il servizio pubblicitario lanciato nel 2016.

Facebook Marketplace, cos’è

Lanciato nel 2016, Marketplace è la versione di Facebook del sito pubblicitario gratuito americano Craigslist. Consente agli utenti del social network di acquistare e vendere qualsiasi prodotto, da divani e barbecue a telefoni cellulari e giochi per computer.

Sebbene non sia certo uno degli aspetti ‘famosi’ di Facebook, è chiaro come il marketplace abbia preso piede nel mondo degli annunci pubblicitari.

Lo scorso gennaio, la direttrice operativa di Facebook Sheryl Sandberg, ha dichiarato: “Facebook Marketplace sta crescendo bene. Ora viene utilizzato da centinaia di milioni di persone ogni mese. Abbiamo anche lanciato annunci in 94 mercati, il che significa che gli inserzionisti possono estendere i loro annunci di feed di notizie al marketplace. Stiamo suscitando molto interesse, in particolare con gli inserzionisti al dettaglio e automobilistici. È molto presto, ma stiamo riscontrando buoni risultati “.

Abuso di posizione dominante

Facebook, secondo la Commissione, sta facendo leva sulla propria community da miliardi di utenti, creando un mercato parallelo di compravendita a danno di altri gruppi, ma soprattutto generando minori ricavi per altre aziende del mondo dell’advertising.

I concorrenti hanno affermato che il social network fa leva sulla sua posizione dominante per spingere i propri servizi gratuitamente agli utenti, sfruttando al contempo i dati raccolti dagli utenti e dalle aziende utilizzando la sua piattaforma.

La conformità alle regole di concorrenza e ad altri requisiti legali è una considerazione chiave per Facebook mentre sviluppiamo i nostri servizi e prodotti, ha dichiarato un portavoce di Facebook. “Siamo pronti a rispondere a qualsiasi domanda possa avere la Commissione europea”.

Un nuovo capitolo della saga “Facebook contro le autorità” ha inizio.