digital transformation

Enterprise 4.0. Come cambierà il settore delle macchine utensili e degli impianti industriali?

di Neosperience Team |

Monitoraggio remoto, sensori e TAG, realtà aumentata e gestione dei big data sono solo alcune delle numerose tecnologie digitali al fine di innovare sia i processi interni sia quelli collaborativi nel settore delle macchine industriali.

Enterprise 4.0 è una rubrica settimanale dedicata ai processi di innovazione aziendale a cura di Neosperience. Per consultare gli articoli precedenti clicca qui.

Il settore delle macchine utensili e degli impianti si è sempre distinto in Italia per la propria offerta produttiva di qualità. La sua presenza è stata fondamentale per il successo della manifattura italiana a livello internazionale e per lo sviluppo dell’Industria del nostro Paese. Oggi possono essere applicate numerose tecnologie digitali al fine di innovare sia i processi interni sia quelli collaborativi.

Sensori e TAG attivi nei processi di fabbrica e nei prodotti industriali

I “mattoni di base” dell’industria 4.0 partono dalla sensoristica avanzata che fornisce in tempo reale le informazioni sullo stato del processo produttivo. Il punto di svolta è però ora nella capacità di connettere ogni fase della Fabbrica, mettendo in rete i dati e creando in questo modo nuove possibilità di controllo ed esecuzione dei comandi, anche per via remota, persino attraverso una App sul proprio smartphone.

Il monitoraggio remoto

Attraverso il monitoraggio e controllo remoto dei macchinari, creando un flusso continuo di informazioni, i produttori possono implementare:

– Manutenzione reattiva ossia l’analisi del problema a distanza attraverso supporto di help desk;

– Manutenzione predittiva / proattiva: viene effettuata a seguito dell’individuazione di uno o più parametri che vengono misurati ed estrapolati utilizzando appropriati modelli matematici allo scopo di individuare il tempo residuo prima del guasto;

– Analisi della qualità del prodotto e del comportamento dei clienti;

– La gestione della sicurezza ad esempio nei processi di anti-manomissione e controllo manutenzione autorizzata.

La Realtà aumentata nei processi di manutenzione

La realtà aumentata ha la finalità di supportare l’identificazione delle corrette procedure di lavoro, degli strumenti da utilizzare. I sistemi automatici consentono una volta indossati e connessi, il recupero di informazioni, di schemi, disegni, codici, utili a perfezionare le attività di campo. Il tutto avviene in piena autonomia, grazie ad algoritmi sempre più sofisticati per il riconoscimento digitale di immagini, in grado di identificare in contesto e gli oggetti su cui si sta operando, e di reagire di conseguenza. Nel caso della teleassistenza, uno specialista da remoto sfrutta la propria expertise in un dato campo per agevolare il lavoro del tecnico. I due interagiscono in modo efficace grazie alla possibilità di abbinare alla desueta comunicazione verbale alcune interazioni visuali. Ad esempio, lo specialista può imporre nel campo visivo dell’operatore dei simboli per guidare le operazioni da eseguire. Grazie all’impiego di smartglasses e di dispositivi hands-free, il tecnico riceve questo tipo di ausilio mantenendo massima libertà di azione.

Dal prodotto al servizio – Il modello della sottoscrizione

Il modello Industria 4.0 non è focalizzato solo sul recupero dell’efficienza in processi produttivi ma realizza il più importante impatto nell’evoluzione dalla fornitura di prodotti a servizi estesi. L’impatto del digitale sta cambiando il comportamento dei clienti, spostando sempre più i modelli di consumo da una logica di prodotto (singolo acquisto) ad una di servizio (sottoscrizione). Il valore si sposta dal prodotto al servizio. Lo dimostrano ecosistemi innovativi come iTunes di Apple, Kindle di Amazon.

Spostarsi verso un business dei servizi dovrebbe ormai rappresentare una priorità per ogni azienda, di qualsiasi dimensione, qualunque sia il core business di cui si occupa: l’evoluzione dell’offerta appare infatti ormai chiaramente orientata in questa direzione. Un simile adeguamento ha un forte impatto su tutti i processi aziendali. Abbracciare un business di servizi significa riorientare la vendita, la produzione, la ricerca, ogni reparto aziendale: cambia il posizionamento sul mercato, cambia il marketing e il modo in cui l’azienda si propone, cambiano anche produzione, progettazione e prototipazione.

La gestione dei Big Data

L’elaborazione e l’analisi di quantità enormi di dati a costi sempre più bassi (sensoristica a basso costo e cloud computing) permette decisioni e previsioni migliori su produzione e consumi e lo sviluppo di sistemi produttivi on demand con capacità di risposte personalizzate e immediate al consumatore. I sistemi di predictive analytics rappresentano il passo successivo rispetto all’implementazione di sistemi di business intelligence. Questi ultimi forniscono la base dati di partenza per elaborare modelli predittivi. Tali modelli possono essere integrati con dati provenienti da fonti non ancora presenti nella corporate BI, magari attraverso strumenti di self service BI. I predictive analytics sono in grado di fornire vantaggi competitivi a chi li adotta, poiché sono in grado di creare una tangibile riduzione dei costi e/o un incremento dei ricavi, grazie in particolare ad una migliore allocazione delle risorse (di marketing, logistiche, …) o ad una più rapida identificazione di problemi (comportamenti fraudolenti, guasti a macchinari,…).