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Wine storytelling, il vino raccontato dai social

di Nadia Mussetto, digital consultant |

La pandemia ha messo a dura prova l’ospitalità delle aziende vitivinicole che hanno dovuto riadattarsi e intercettare i cambiamenti affinché i turisti possano continuare a mantenere alta l’attenzione ed a fare degustazioni tecnologiche.

La storia del vino si intreccia con la storia del nostro Paese, tanto che è considerato uno dei maggiori prodotti che rappresentano l’Italia nel mondo. Ma nella nostra epoca, quella dei social, il vino come viene raccontato?

La mente umana è portata a pensare per analogie, e il vino è paragonabile alla scrittura. La stessa richiede, come per il vino, un periodo di decantazione per fissare un pensiero su un mezzo che le impedisca di svanire.  Affinché i concetti possano venire impressi nella memoria e sopravvivano al passare del tempo è necessario creare un’emozione. Il vino suscita grandi emozioni quando riesce a sintonizzarsi sulle intermittenze del nostro cuore, unisce i nostri ricordi del passato al presente e diviene memoria per il futuro.

Oggi i social, come la scrittura nel passato, rappresentano quel momento in cui l’utente viene rapito da un racconto, da una foto che provoca un’emozione e il wine storytelling ha questa funzione. Una delle strategie più importanti è proprio questa: il Content Marketing attraverso lo storytelling.

Per quanto apparentemente possa sembrare semplice raccontare un vino, di fatto non lo è. Il tutto parte da un’identità, quella non solo del vino, ma anche dell’azienda che lo produce dove ritroviamo la sua storia, la sua personalità e il territorio sul quale viene costruito un racconto. I dettagli raccontati dagli esperti incuriosiscono ed emozionano.

Per raccontare la propria storia e dare visibilità al vino è necessario impostare una strategia di SEO; un articolo, un post ben fatto e coinvolgente non ha alcun valore se nessuno potrà leggerlo.

Un’altra strategia da implementare è quella dell’Influencer Marketing, un tempo chiamato passaparola ma, a seguito dell’avvento dei social media si è creato in modo crescente e continuo un numero di opinion leader, influencer e blogger che, attraverso la connessione e condivisione di messaggi con il proprio pubblico, sono in grado di incidere in modo significativo sulle azioni e sulle decisioni di acquisto. Si tratta di persone che trasmettono la propria passione, utilizzando al meglio il social delle immagini: Instagram. I contenuti raccontano i vissuti, le esperienze e i sentori dei vini in chiave semplice affinché le generazioni più giovani possano avvicinarsi a questa cultura. Per molti di loro questa è diventata una vera e propria professione.

La pandemia ha messo a dura prova l’ospitalità delle aziende vitivinicole che hanno dovuto riadattarsi e intercettare i cambiamenti affinché i turisti possano continuare a mantenere alta l’attenzione ed a fare degustazioni tecnologiche.

Le imprese italiane hanno ancora molta strada da fare per arrivare ad una vera e propria digitalizzazione ma è necessario che tutti diventino consapevoli dello switch mentale che occorre mettere in atto; e ecco che degustazioni e visite virtuali in cantina rappresentano una nuova frontiera affinché i turisti possano continuare a stare vicini.

Per diventare sempre più attenti e competenti occorre formarsi e scegliere dei specifici in Digital Marketing che permettano una formazione di qualità, in quanto lo storytelling è fondamentale all’interno di un piano di marketing moderno.