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Web tax in Ue, ‘tassazione del 2%. Nelle prossime settimane la direttiva’

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L’annuncio è stato dato dal ministro dell’economia del Governo francese, Bruno Le Maire: ‘Nelle prossime settimane verrà svelata una direttiva europea che impone di tassare i giganti del web in ogni Paese membro in cui fatturano, la tassa sarà tra il 2 e il 6%... a dire il vero più vicina al 2%’.

Eppur si muove l’Unione europea sulla web tax. Finalmente. “Nelle prossime settimane verrà svelata una direttiva europea che impone di tassare i giganti del web in ogni Paese membro in cui fatturano, la tassa sarà tra il 2 e il 6%… a dire il vero più vicina al 2%”, ad annunciare la tanto attesa tassazione digitale nell’Ue è stato ministro dell’economia del Governo francese, Bruno Le Maire. Perché è credibile questa sua dichiarazione? Perché la Francia, insieme all’Italia, Germani e Spagna portano avanti questa battaglia dall’anno scorso da quando hanno sottoscritto la dichiarazione politica congiunta per dar vita a “un’equiparazione fiscale” sul fatturato generato dai Big della Rete e non più sui ricavi in Ue. Inoltre gli stessi quattro Stati hanno trovato l’intesa anche per equiparare il versamento dell’Iva dell’economia digitale a quello delle aziende tradizionali. Garantendo che l’imposta sul valore aggiunto sia versata nel Paese dove si fattura.

‘Una tassa del 2% sul fatturato degli Ott in ogni Stato membro non è troppo poco?’, questa è stata la critica mossa al ministro francese, che ha risposto: “Questo è un punto di partenza, preferisco un testo applicabile molto rapidamente piuttosto che trattative senza fine, la norma sarà migliorata in seguito”. Ben venga allora questo start perché non è più possibile permettere ai cosiddetti GAFA (Google, Apple, Facebook, Amazon & Co) di eludere le tasse in Ue, tutti generano oltre un miliardo di dollari di entrate in Europa, ma non pagano quasi nulla in tasse. L’ammanco per le casse della Ue per le pratiche di elusione di Google e Facebook nel periodo 2013-2015 è stato calcolato in 5,4 miliardi di euro.

E in Italia? Dalla nostra infografica è possibile leggere le briciole che pagano i giganti del web nel nostro Paese: per esempio nel 2016 Facebook, Amazon, Apple, Airbnb, Tripadvisor e Twitter hanno in totale pagato imposte sul reddito della sola Piaggio. Basta favori agli OTT, occorre varare subito la web tax e ben venga la direttiva Ue. Si scrive web tax, si legge misura di equità fiscale.