L'accusa

Web e Tasse, Apple rischia multa fino a 19 miliardi. Blitz di Cook a Bruxelles

di |

Il Commissario Vestager deciderà entro febbraio sulla possibile maximulta al gruppo americano. Apple non ci sta e anche dall’Irlanda arrivano pesanti accuse alla Ue.

Visita inaspettata di Apple a Bruxelles. Il Ceo Tim Cook, prima di arrivare oggi a Napoli, ha fatto tappa ieri a Bruxelles, piombando a sorpresa negli uffici Ue dell’Antitrust che si appresta a prendere una decisione importante nel caso che riguarda il gruppo americano e l’Irlanda.

Apple potrebbe infatti essere condannata a multa miliardaria (8-19 miliardi di dollari) per l’accordo fiscale stretto con le autorità irlandesi che gli hanno permesso per anni di pagare le tasse al minimo.

Secondo la Ue, questo accordo di tax ruling potrebbe configurarsi come una forma di aiuto di Stato illegale.

Un caso che sta catalizzando l’attenzione politica e che viene accostato a quello riguardante Google e prima ancora Microsoft, al punto che da Washington hanno accusato la Ue di protezionismo digitale’ e di voler attaccare ingiustamente il settore tecnologico statunitense.

Oggi Cook è a Napoli dove ha incontrato il Premier Renzi in occasione dell’apertura di un Centro di Sviluppo App iOS, il primo in Europa. E sempre in Italia la compagnia americana ha raggiunto a fine anno un importante accordo fiscale, aprendo una nuova via nei rapporti tra il nostro Paese e la società americana.

Il portavoce del Commissario Vestager ha confermato ‘l’incontro privato’ con Cook ma non ha fornito ulteriori dettagli così come ha fatto Apple.

Dall’Irlanda sono arrivate dure critiche al Commissario Vestager. Si sostiene infatti che l’Antitrust abbia modificato le proprie argomentazioni, arrivando a chiedere la restituzione delle tasse arretrate alla quale si sarebbe sottratta Apple.

Vestager dalla sua ha respinto le accuse, osservando che il suo impegno è volto a evitare che alcuni Paesi Ue riservino trattamenti fiscali solo ad alcune multinazionali selezionate, inficiando la concorrenza al solo scopo di garantirsi investimenti.

Secondo alcuni informatori, la Ue prenderà una decisione dopo le elezioni in Irlanda che dovrebbero esserci a fine febbraio.

Il governo irlandese e Apple sostengono d’aver agito correttamente e hanno già informato che ricorreranno contro qualsiasi accusa di cattiva amministrazione.

Ma la visita di Cook a Bruxelles indica che c’è una chiara preoccupazione specie dopo la decisione presa dalla Ue contro Fiat e Starbucks.

Apple rischia grosso. Secondo Bloomberg potrebbe dover rimborsare 8 miliardi di dollari mentre per JPMorgan, nel peggiore dei casi, 19 miliardi di dollari.

La società, che in passato ha fatto forti pressioni politiche specie negli USA per casi simili, ha dichiarato che la propria situazione è diversa da quelle trattate finora dalla Ue in quanto il gruppo ha una sede stabile in Irlanda dove impiega circa 5 mila persone a differenza di altre multinazionali che magari aprono sedi fittizie nei paradisi fiscali giusto per goderne dei vantaggi.