Lavori Digitali

Vorticidigitali. Esperti del digitale cercasi, ecco i lavori del futuro

di Andrea Boscaro, fondatore di The Vortex |

Il mondo digital sarà protagonista fra le professioni che creeranno maggiore occupazione nei prossimi quattro anni. Nel nostro paese il 20% delle professionalità cercate sono di difficile reperimento, dove vi è carenza di 120 mila professionisti della Rete.

Vorticidigitali è una rubrica settimanale a cura di @andrea_boscaro promossa da Key4biz e www.thevortex.it. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Il prossimo 24 giugno si terrà il Web-marketing Festival uno degli eventi più grandi in Italia di formazione e aggiornamento sui temi del marketing digitale. In quell’occasione avrò il piacere di tenere un intervento sui lavori che faremo tra 5 anni a partire da una ricerca che il World Economic Forum ha realizzato nel 2016 dal titolo “Future of Jobs“.

Da questo studio emerge quanto Paul Valery 150 anni fa aveva già intuito ovvero che “il futuro non è più quello di una volta” e che l’automazione eroderà entro il 2020 5 milioni di posti di lavoro soprattutto nei settori dell’amministrazione, dell’editoria e dell’edilizia, del comparto manifatturiero e produttivo.

Altri settori nel contempo consentiranno però un’espansione dell’occupazione ed è per questo che, per creare lavori qualificati, occorrerà rendere disponibili le competenze necessarie grazie:

  • all’adeguamento del sistema scolastico e educativo;
  • ad un orientamento professionale ed universitario efficace e capillare;
  • all’educazione all’imprenditorialità e alla cultura del risparmio;
  • alla promozione di un’etica della diversità;
  • alla preparazione ad affrontare scenari complessi grazie ad un clima favorevole alla meritocrazia;
  • alla tensione alla formazione continua;
  • ad un diritto del lavoro adeguato ai liberi professionisti.

Fra le professioni che, secondo l’indagine del World Economic Forum, creeranno maggiore occupazione vi sono:

  • le competenze informatiche e capaci di gestire big data: software developer, computer system analyst, ricercatori di mercato e data scientist;
  • le professioni orientate alla cura della persona: veterinari, medici, infermieri;
  • esperti di ergonomia, user experience manager, web e mobile designer, content manager e visual storyteller;
  • figure dedicate al management: consulenti di direzione, esperti in risorse umane, ingegneri gestionali, project manager e product manager

In questo contesto, soprattutto nel nostro Paese tali competenze però mancano: in Italia il 20% delle professionalità cercate sono di difficile reperimento e, secondo alcuni studi, vi è carenza di 120 mila professionisti della Rete. In questo mercato, che in pochi anni è cresciuto ed è cambiato radicalmente, nuove professionalità prenderanno piede:

  • responsabili customer care online;
  • digital marketing manager;
  • esperti di web analytics;
  • online sales manager;
  • digital export manager.

Se il nostro Paese vive l’assenza di player digital over-the-top ed anzi soffre di una posizione di debolezza nei loro confronti sul piano fiscale e regolamentare, è pur vero però che la creatività e il talento presenti nei nostri distretti possono approfittare al meglio dell’avanzamento della tecnologia e della riduzione degli spazi che essa consente: che il futuro pertanto porti ad una “Jobless Society” o ad una polarizzazione delle classi sociali fra lavoratori iper-qualificati e lavoratori precari e oggetto di un taylorismo digitale sarà il frutto delle scelte che, da oggi in poi, il nostro Paese dovrà con forza prendere.