Convegno GT

Vortici Digitali. Il Search Marketing Connect e le nuove tendenze della SEO

di Andrea Boscaro |

La manifestazione ha avuto oltre 500 partecipanti, 35 relatori e 7 diverse sale, alcune delle quali hanno ospitato esperti internazionali che hanno condiviso informazioni di prima mano.

Vorticidigitali è una rubrica settimanale a cura di @andrea_boscaro promossa da Key4bizwww.thevortex.it. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

 

La decima edizione del Convegno GT – che ha preso la denominazione di Search Marketing Connect – che si è tenuta a Milano il 20 e il 21 novembre – ha dimostrato ancora una volta che il mondo della SEO in Italia non è (solo) una industry, ma una community: difficilmente si vedono infatti convegni dove i professionisti mettono in comune conoscenze e competenze, strumenti e buone pratiche.

La manifestazione ha avuto oltre 500 partecipanti, 35 relatori e 7 diverse sale, alcune delle quali hanno ospitato esperti internazionali che hanno condiviso informazioni di prima mano provenienti da ricerche e attività derivanti da iniziative americane ed europee.

Il convegno ha mantenuto come nelle edizioni precedenti il rapporto con la solidarietà, quest’anno sviluppata con Amka Onlus, e ha permesso a tutti di vivere un momento di formazione e confronto.

Io personalmente mi sono portato a casa queste tendenze della SEO:

– il design la user experience è sempre più al centro anche dei progetti legati al marketing sui motori di ricerca: l’ascesa dei “Segnali Sociali” ha infatti, grazie alla diffusione di Chrome, rappresentato un’area efficace per permettere a Google di valutare la bontà di un sito e i benefici offerti ai lettori;

– a cascata, l’architettura dell’informazione e l’organizzazione dei contenuti deve diventare sempre di più la priorità anche di un SEO manager perchè da lì discendono aspetti tecnici quali l’ottimizzazione del “crawl budget” (il tempo dedicato da Google all’indicizzazione del sito), la costruzione delle URL e il cross-linking;

– il pensiero rivolto alle personas a cui il sito si rivolge è ancora più rilevante della declinazione dei bisogni in keyword: questo approccio favorirà il giusto accento sull’esperienza dell’utente e sul favore che Google possa quindi tributare all’azienda responsabile dell’attività;

– la SEO va oggi declinata all’interno di tutti gli ambienti in cui operano i motori di ricerca, come i social media (attenzione pertanto ai profili sui social media) e i marketplace dove la cura della scheda prodotto può fare la differenza rispetto alle performance di un’attività e-commerce su eBay ed Amazon.

A chi si chiede ormai da anni se la SEO sia morta, risposte puntuali quindi su come questo lavoro e questa professionalità continuino ad evolvere ed a produre valore per i brand.