Semestrale

Vodafone, previsioni al rialzo. Cresce la domanda di servizi mobili

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Vodafone registra un aumento dei ricavi dell’8,9% nel primo semestre chiuso al 30 settembre e rivede al rialzo l’outlook sugli utili dell’esercizio in corso.

Settore delle Tlc europee in spolvero oggi sulla scia della semestrale di Vodafone, che nonostante la flessione degli utili ha rivisto al rialzo l’outlook annuale sugli utili core, dopo aver registrato un forte miglioramento dei ricavi trimestrali anche grazie alla domanda crescente di servizi mobili sui principali mercati europei, compresa l’Italia.

Italia in ripresa

Vodafone Italia chiude il semestre con ricavi da servizi pari a 2,6 miliardi di euro (-13% a livello organico) con un secondo trimestre in recupero per Vodafone Italia: la flessione dei ricavi da servizi cala rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-16,1% nel primo trimestre; -9,7% nel secondo trimestre).
Cresce il consumo di dati da parte dei clienti (+80%) con 11,2 milioni di dispositivi su rete Vodafone. I ricavi da rete fissa si attestano a 433 milioni di euro (+1,7%), con 2,41 milioni di clienti raggiunti, di cui 1,84 milioni clienti ADSL (+7,2%). Nel semestre l’ Ebitda si attesta a 979 milioni di euro, pari al 33,4% dei ricavi totali.

Procede a ritmo sostenuto  il potenziamento e l’estensione della rete mobile  4G e della Fibra con il piano Spring, che prevede un investimento di 3,6 miliardi di euro in 2 anni.  In particolare oggi sono oltre 2.500 i comuni italiani raggiunti dalla rete mobile 4G. In parallelo ha preso il via il piano di roll out della fibra Vodafone con tecnologia Fiber to the Cabinet (FttC), oggi in 8 città che diventeranno 25 entro marzo 2015.  A Milano, Vodafone, prima in Italia, ha lanciato la fibra con tecnologia Fiber to the Home (FttH) a 300 Mbps, che a breve sarà attiva anche a Bologna. Complessivamente il servizio in fibra è disponibile in 76 città.

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Vodafone Group

Nel dettaglio, l’azienda prevede un Ebitda  annuale tra 11,6 miliardi e 11,9 miliardi, a fronte di stime precedenti comprese tra 11,4 e 11,9 miliardi. Un ritocco al rialzo che è piaciuto al mercato, che ha premiato l’ottimismo di Vodafone in borsa, trascinando l’intero settore.

I ricavi, al netto del contributo delle acquisizioni, dell’effetto cambi e delle dismissioni, si sono attestati a 20,75 miliardi in aumento dell’8,9% in termini non organici.

Nel primo semestre al 30 settembre Vodafone ha registrato un utile netto in calo a 5,42 miliardi di sterline dai 17,95 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso, quando ha beneficiato di crediti fiscali per 15 miliardi legati alle perdite del passato e in particolare alle svalutazioni operate in alcuni mercati come Spagna e Italia.

Nel primo semestre, l’Ebitda è cresciuto del 5,5% a 5,884 miliardi e l’utile operativo è diminuito del 58,2% a 917 milioni.

Nel solo secondo trimestre, i ricavi al netto della vendita di dispositivi telefonici e delle operazioni di M&A sono calati dell’1,5%, in miglioramento rispetto alla flessione del 4,2% subito nel primo trimestre e del 4,9% rispetto ad un anno fa.

In termini geografici i ricavi sono diminuiti del 5% in Europa, contro il 7,9% del periodo aprile-giugno, mentre sono aumentati nella regione Africa, Medio Oriente e Asia-Pacifico, incluso il mercato chiave dell’India, del 5,7% in scia ai benefici delle strategie di espansione nelle regioni a maggior crescita.

 

“Abbiamo fatto progressi incoraggianti nel corso del trimestre. È sempre più evidente la stabilizzazione di alcuni dei nostri mercati europei grazie ai miglioramenti delle nostre politiche commerciale e alla domanda molto forte nel segmento dati”, ha commentato l’amministratore delegato Vittorio Colao.

Vodafone, fortemente penalizzata dalla debolezza dei mercati europei, a partire da Spagna e Italia, dove ha operato svalutazioni complessive per 11 miliardi di dollari, è alle prese con un cambiamento delle sue strategie operative. Dopo aver incassato solo in contanti quasi 60 miliardi di dollari dalla cessione del 45% di Verizon Wireless, ha avviato una campagna di espansione e investimenti che ha portato all’acquisizione di operatori via cavo in Spagna (Ono) e Germania (Kabel Deutschland) con l’obiettivo rafforzare la convergenza tra telefonia fissa e mobile e rafforzare le offerte triple-pay.