Il Piano

Vivendi, la strategia globale di Vincent Bolloré

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Vivendi non guarda solo all’Italia. Nel mirino della holding francese guidata da Vincent Bolloré anche l’Asia e l’Africa.

Vivendi è impegnata in una forte campagna di espansione, per globalizzare le proprie attività. Il gruppo guidato da Vincent Bolloré si sta concentrando sull’intrattenimento e quindi in particolare sue due asset: Canal+ Group e Music Group.

Canal+ è una delle pay tv più importanti e riuscite a livello europeo anche se adesso dovrà fare i conti con il network Sky Europe, lanciato a luglio da Rupert Murdoch. In Italia si parla anche di una possibile intesa con Mediaset sui contenuti a pagamento.

Successo anche per la casa di produzione Studio Canal mentre anche Universal Music giogo un ruolo fondamentale, essendo è la più importante casa discografica a livello globale.

Al momento Bolloré punta a dismettere gli asset telefonici – ha ceduto la brasiliana Gvt, la francese SFR e anche parte di Maroc Telecom – per rafforzare gli altri brand su scala internazionale.

Obiettivo Asia

 

All’inizio di settembre, Studio Canal ha firmato in Cina importanti accordi per il video streaming con le due più grandi piattaforme per il video on-demand a pagamento, vale a dire YoukuTudou e BesTV New Media.

L’intesa comprende i diritti di circa 50 film di Studio Canal, così come una library di circa 5 mila titoli che sbarcheranno su un mercato ormai saturo di pellicole cinesi e americane ma dove la presenza europea è ancora scarsa.

L’accordo crea un importante avamposto per Vivendi in Cina ma la preoccupazione maggiore, specie per Universal Music, resta l’Asia.

Le regioni asiatiche non sono solo altamente popolate ma anche tra quelle più tecnologicamente avanzate, eccezion fatta per il Giappone che continua a mantenere una preferenza per i CD a dispetto del downloading o dello streaming dalla rete.

In Asia Universal Music è già presente ed è già l’etichetta di riferimento dei più noti artisti locali. Adesso però sta cercando di crescere sui mercati emergenti del sud-est asiatico.

Universal ha siglato un accordo in Indonesia con il sito social Migme per stabilire nuove forma di collaborazione e marketing.

Intesa esclusiva anche con Smart, un operatore mobile cambogiano per la distribuzione di musica agli abbonati del servizio tlc con possibilità di allargare la partnership anche all’Africa dove entrambe le società di stanno espandendo.

Canal+ sbarca in Africa

Il prossimo ottobre Canal+ lancerà un canale panafricano per sfruttare le potenzialità del mercato televisivo che è in rapida crescita.

L’emittente, che sarà chiamata A+, offrirà contenuti locali ma anche europei ed americani. Se consideriamo anche la grande forza di Universal Music nella ricerca di nuovi talenti musicali, possiamo ben comprendere che la presenza di Vivendi in Africa potrebbe essere molto forte nel giro di pochi anni.

La holding appare quindi molto focalizzata sull’espansione a livello globale.

Queste offerte non sono le prime nel loro genere e non saranno le ultime.

Forte di una cassa di circa 20 miliardi di euro, Vivendi sembra adesso orientata a rafforzare i propri asset su un mercato sempre più multi-continentale.