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Video Droni. Hang Son Doong: lo straordinario mondo delle caverne vietnamite viste dal drone

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La grotta di Hang Son Doong, nel Vietnam, ha una giungla interna ed è talmente vasta che potrebbe entrarci un isolato di grattacieli di 40 piani.

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Questa volta l’occhio del drone vi porterà in un mondo fantastico.

Nel parco nazionale di Phong Nha-Ke Bang in Vietnam, a 450 chilometri dalla capitale Hanoi, è stata ritrovata la grotta più grande del mondo, abbastanza spaziosa da ospitare un grattacielo di 40 piani. Ha una lunghezza di circa 9 chilometri e un’estensione media, sia in altezza che in larghezza, di 80 metri. Alcuni passaggi raggiungono dimensioni eccezionali: 250 metri di altezza e oltre 200 di larghezza.

Ricordiamo che questo parco conta circa 300 caverne e grotte, per una lunghezza totale di 70 chilometri, di cui solo 20 sono state esaminate dagli scienziati vietnamiti. Ci sono molti fiumi, cascate e torrenti sotterranei in questo parco, che vanta una ricca diversità biologica. Alcune delle specie sono state osservate solo al suo interno. L’area del parco è una delle più grandi regioni di calcare del mondo, ed è caratterizzata dalla presenza di diverse centinaia di caverne e grotte, i cui passaggi sotterranei sono ornati di stalattiti e stalagmiti.

Il parco è stato riconosciuto nel 2003 dall’UNESCO quale patrimonio naturale dell’umanità.

Il Son Doong Cave significa “grotta del fiume di montagna” sembra essersi formata dai 2 ai 5 milioni di anni fa. Là dove la pietra era più debole, il soffitto è crollato, creando giganteschi lucernari che hanno favorito la crescita di una florida giungla sottostante. L’ecosistema, che fa da casa a una fauna variegata, include anche corsi d’acqua, spiagge, cunicoli, nonché alcune delle stalagmiti più grandi del pianeta, alte fino a 70 metri e possiede un proprio microclima.

È rimasta nascosta per lunghi anni fin quando, nel 1991, un agricoltore locale, Ho Khanh, l’ha trovata casualmente notando un’apertura sulla roccia, mentre cercava rifugio da una tempesta.

Ma soltanto di recente, nel 2009, sono state effettuate le prime esplorazioni al suo interno grazie a un gruppo di speleologi britannici guidati da Howard Limbert. Il team, che faceva parte del British Cave Research Association, interruppe la spedizione quando giunse di fronte a un massiccio muro calcareo, ribattezzato poi The Great Wall of Vietnam (“Il grande muro del Vietnam“).

Missioni di ricerca successive riuscirono a completare la traversata della galleria, certificandone le proporzioni. Sebbene molti dei misteri della grotta Son Doong debbano ancora essere svelati, dal 2013 esistono dei pacchetti che permettono ai turisti di intraprendere un tour guidato di qualche giorno all’interno di questo mondo sotterraneo.

Lo scenario è suggestivo: selva lussureggiante di bambù, blocchi calcarei che coprono l’accesso principale della grotta e, all’interno della caverna, insetti e differenti generi di vegetazione, ancora in attesa di catalogazione, abituati a vivere nella più totale oscurità. E come se non bastasse, all’interno di essa c’è una notevole quantità di perle rare che si sono formate nei secoli grazie alle gocce d’acqua e allo strofinamento delle stesse sulla sabbia della grotta.

Chi ha potuto visitare questo spettacolare scenario naturale è pronto a giurare che si tratti dell’esperienza più affascinante e avventurosa al mondo!!

Le spedizioni effettuate in questa zona dal 1990 hanno portato alla scoperta di oltre 150 grotte e al rilevamento di oltre 140 km di gallerie.