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Valore del Bitcoin? È la quinta moneta che vale di più al mondo

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In meno di 15 giorni è passata dalla 6^ alla quinta moneta che vale di più al mondo. Dopo il Dollaro Usa, l’Euro, lo Yuan cinese e lo Yen giappone c’è il Bitcoin. Nel frattempo l’Ue vara regole più severe sulle piattaforme di scambio delle valute virtuali per fronteggiare il finanziamento del terrorismo e riciclaggio di denaro.

In meno di 15 giorni è passata dalla 6^ (il nostro articolo del 4 dicembre) alla quinta moneta che vale di più al mondo. Dopo il Dollaro Usa, l’Euro, lo Yuan cinese e lo Yen giappone c’è il Bitcoin, il valore corrente della criptovaluta è superiore a quello di banconote e monete della Rupia indiana, Rublo russo, Lira sterlina e del Franco svizzero, solo per citare le prime 9 posizioni. Continuando a leggere i dati forniti da Coinmarketcap.com si scopre anche che il 71% della popolazione mondiale vive in nazioni la cui moneta ha un valore inferiore al Bitcoin.

(Di seguito la capitalizzazione di mercato delle principali criptovalute in miliardi di dollari)

In queste ore 1 Bitcoin vale circa 19mila dollari e dopo il debutto sulla Borsa di Chicago, i contratti futures sono stati lanciati anche sul mercato rivale della stessa città, al Chicago Mercantile Exchange (Cme). Intanto il rimbalzo del Bitcoin ha trainato anche le altre maggiori criptovalute: Ethereum, Bitcoin Cash e Litecoin hanno messo a segno rialzi superiori al 5% nelle ultime 24 ore. Ethereum, per esempio, vale di più della Lira turca e del Dollaro di Singapore, e Soldi Bitcoin e IOTA, (altre criptovalute) sono collocate prima della Corona svedese nella classifica mondiale del valore di banconote e monete in circolazione. Nel totale le oltre 1.300 criptovalute hanno ormai una capitalizzazione che si avvicina ai 600 miliardi di dollari: a fare la parte del leone è ovviamente il Bitcoin con un valore di 320 miliardi.

Regole più severe dall’Ue sulle transazioni ‘anonime’

Nel frattempo l’Unione europea ha varato regole più severe contro le piattaforme di scambio di valute virtuali che consentono transazioni anonime. La misura è parte di uno sforzo per prevenire il finanziamento del terrorismo e il riciclaggio di denaro. Dopo un anno di negoziati ecco cosa comportano le nuove misure votate dal Parlamento europeo e dal Consiglio europeo:

  • Richiedere piattaforme che consentono lo scambio di criptovalute con l’identificazione gli utenti.
  • Limitare l’uso di carte di pagamento prepagate.
  • Aumentare i requisiti di trasparenza per i proprietari di società e trust.
  • Permettere agli investigatori nazionali un maggiore accesso alle informazioni, compresi i registri dei conti bancari nazionali.
  • Concedere l’accesso ai dati sui beneficiari dei trust a “persone che possono dimostrare un interesse legittimo”.

Come sono state ricevute le modifiche? Il commissario europeo per la giustiziaVera Jourova, ha salutato positivamente le nuove regole, affermando: “L’accordo porterà maggiore trasparenza per migliorare la prevenzione del riciclaggio di denaro sporco e per tagliare il finanziamento del terrorismo”.

Le nuove regole devono ora essere formalmente adottate dagli stati membri dell’UE e poi trasformate in leggi nazionali entro i prossimi 18 mesi.

Per approfondire: