Unified communication, la soluzione aziendale ‘Collaboration at Work’ di Italtel

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La case history di Pasta Rummo ha caratterizzato la presentazione dell’Osservatorio di ANFoV presentato a Smau e dedicato all’Unified communication & collaboration. Maurizio Tondi, head of Emea market development di Italtel ha presentato l’intervento che ha previsto l’introduzione della telefonia Voip in azienda integrando il tutto con i terminali esistenti e introducendo servizi come audio e videoconferenza con condivisione del desktop e delle informazioni.

Messaggistica aziendale e invio di file tramite la piattaforma sono le altre funzionalità comprese nel progetto oltre all’abilitazione di nuove potenziali applicazioni da sviluppare in futuro legate al ciclo di vita di Pasta Rummo come, per esempio, l’integrazione con gli ambienti della logistica.

La soluzione di Italtel ha quindi permesso all’azienda manufatturiera di riorganizzare l’attività mantenendo a stretto contatto l’amministratore delegato con la prima linea dei manager e questi con i loro gruppi di lavoro. “In azienda non si fanno più riunioni” ha commentato Cosimo Rummo. Gran parte delle discussioni avviene in maniera informale e la produttività ci ha guadagnato. E’ un esempio delle potenzialità dell’Ucc, alle quali le aziende italiane assegnano una priorità elevata.

Dal punto di vista del Byod, oltre il 40% delle imprese della Penisola ha deciso di supportare l’introduzione di smartphone e tablet privati, mentre, se sono relativamente poco numerose le iniziative Ucc gestite internamente, molto più diffuse sono quelle dove manutenzione e gestione sono affidate all’esterno.

L’offerta d’altronde non manca. Alberto Lugetti, head of domestic portfolio Italy di Bt Global Services ha evidenziato l’offerta di British Telecom che vanta il pieno controllo della propria filiera di telefonia mobile. Con il passaggio a Full Mvno, Bt è in grado di proporre soluzioni innovative che si differenziano rispetto a una vasta gamma di offerte standardizzate presenti sul mercato.

La risposta da da dare alle aziende – commenta Lugetti – non può esaurirsi nella formula più Gb e minuti, ma deve essere più complessa”. Per esempio significa portare nella sim del cliente la Mpls (Multi protocol label switching) dell’azienda permettendole quindi di uscire nel mondo esterno con gli opportuni filtraggi di sicurezza che garantiscono il device e le applicazioni. Per gli operatori la sfida diventa quindi allargare la gamma di servizi che nel caso di Bt prevedono personalizzazioni per le specifiche applicazioni del cliente, come pagamenti elettronici, Pos, rilevamento allarmi, controllo delle automobili e monitoraggio energetico.

Oggi ci sono forze importanti che spingono verso l’utlizzo di piattaforme di comunicazione in azienda – ha spiegato Tondi di Italtel -. Il fattore più rilevante è sicuramente il passaggio all’All Ip e la disponibilità di device che crea le condizioni perché queste reti portino una serie di innovazione che attraversano anche la struttura dell’impresa. E’ il caso di Collaboration at Work di Italtel, che in Pasta Rummo ha permesso di abilitare nuove soluzioni organizzative non legate allo spazio fisico”.