la smentita

Telecom Italia, Marco Patuano: ‘Prematuro parlare di aumento di capitale’

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Ancora nessuna trattativa con Oi, solo valutazioni. Quanto a Metroweb, Patuano ha affermato che Telecom Italia ha fatto la sua dichiarazione di interesse e che ora spetta alla società milanese ‘definire tempi e obiettivi’.

Nessun aumento di capitale in vista, né per Telecom Italia né per Tim Brasil.

Al momento, ha ribadito l’amministratore delegato di Telecom Italia, Marco Patuano, “non è allo studio nessun intervento sul capitale. È assolutamente prematuro parlarne”.

L’opzione era stata smentita già nei giorni scorsi a margine del consiglio di amministrazione che ha conferito a Patuano e al Presidente Giuseppe Recchi il mandato per esplorare una possibile integrazione tra Tim Brasil e Oi.

Al momento, ha detto ancora Patuano riferendosi al Brasile, “…non ci sono trattative ma stiamo facendo valutazioni”.

Visto l’ingente debito – da 26 miliardi di euro – che grava su Telecom Italia e l’incertezza sulla capacità di finanziare eventuali operazioni di consolidamento (non solo in Brasile ma anche in Italia, dove la società ha presentato un’offerta per rilevare la maggioranza di Metroweb), ieri è tornata a circolare con insistenza l’ipotesi che Telecom possa alla fine varare un aumento di capitale (diverse le cifre circolate, fino a 5 miliardi). Rumors che hanno provocato il crollo del titolo, che ha chiuso a -3,86%.

Già più volte la società si è trovata costretta a smentire ipotesi di aumento di capitale e anche gli analisti non sono convinti che le indiscrezioni abbiano un reale fondamento, dal momento che anche volendo considerare una possibile fusione tra Tim Brasil e Oi che porterebbe Telecom Italia a controllare la metà della nuova entità, alle attuali valutazioni di mercato l’investimento sarebbe inferiore al miliardo, visto l’alto livello di indebitamento di Oi.

Quanto all’offerta su Metroweb, Patuano ha affermato che Telecom Italia ha fatto la sua dichiarazione di interesse e che ora spetta alla società milanese  “definire i tempi e i suoi obiettivi”.

Sull’acquisizione, di cui non è comunque noto il montante, peserebbe in ogni caso il giudizio dell’antitrust, che ha già fatto sapere che un eventuale scenario di questo tipo andrebbe attentamente analizzato per i rischi di concentrazione del nascente mercato della fibra ottica.

Patuano si è espresso anche sull’offerta che l’ex monopolista britannico BT ha presentato per riacquistare l’operatore mobile O2, che nel 2005 aveva ceduto a Telefonica preferendo uscire dal mercato mobile.

L’interesse di BT su O2 dimostra che “…la convergenza non è un concetto teorico ma molto concreto. Al maturare dei mercati, gli operatori integrati come Telecom vedono confermata la loro strategia integrata”, ha affermato.