Investimenti

Tecnologie green per idrogeno, rinnovabili e cattura CO2. Dall’UE fondi per 1,8 miliardi di euro

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I fondi disponibili per questo terzo ciclo di sovvenzioni del Fondo per l'innovazione sono aumentati del 60%. Raddoppiato il numero dei progetti sostenuti così da dare un grande impulso alla decarbonizzazione dell'industria più energivora. In 10 anni potenziale di risparmio di 136 milioni di tonnellate di CO2.

Fondo per l’innovazione, partito il terzo ciclo di sovvenzioni per tecnologie green

L’Union europea (Ue) accelera sulla transizione ecologica. Nonostante la guerra in Ucraina, i seri problemi di approvvigionamento di risorse energetiche come gas e petrolio, l’inflazione crescente e i rincari delle materie prime e delle bollette per famiglie e imprese, Bruxelles ha approvato ulteriori investimenti in tecnologie green di 17 progetti di nove Paesi membri.

Si tratta del terzo ciclo di sovvenzioni del Fondo per l’innovazione, che erogherà 1,8 miliardi di euro per lo sviluppo di nuove soluzioni per soddisfare la domanda delle industrie più energivore, per produrre più idrogeno verde, per potenziare le fonti energetiche rinnovabili, per realizzare nuove infrastrutture di cattura, stoccaggio e riuso del carbonio.

I progetti selezionati saranno realizzati in Bulgaria, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Norvegia, Olanda, Polonia e Svezia.

Descrizione dei progetti su larga scala selezionati.

Fondi aumentati del 60%

Le sovvenzioni che annunciamo oggi sostengono le imprese innovative di tutta Europa nello sviluppo delle tecnologie all’avanguardia di cui abbiamo bisogno per guidare la transizione verde. Il Fondo per l’innovazione è uno strumento importante per rendere fruibili le innovazioni nel settore dell’idrogeno rinnovabile e altre soluzioni per l’industria europea. Rispetto al primo ciclo di finanziamenti, i fondi disponibili sono aumentati del 60%, consentendoci di raddoppiare il numero dei progetti sostenuti e di dare così un grande impulso alla decarbonizzazione dell’industria ad alta intensità energetica nell’Unione europea”, ha dichiarato Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo.

I progetti selezionati, si legge in una nota ufficiale, riguardano un’ampia gamma di settori che contribuiscono agli sforzi di decarbonizzazione dell’Ue, quali: la produzione, la distribuzione e l’uso dell’idrogeno verde, la termovalorizzazione dell’idrogeno, l’energia eolica offshore, la produzione di moduli fotovoltaici, lo stoccaggio e il riciclaggio delle batterie, la cattura e lo stoccaggio del carbonio (Carbon Capture and Storage o CCS), i carburanti sostenibili per l’aviazione e i biocarburanti avanzati.

Nell’insieme, tutte queste tecnologie potrebbero raggiungere nei primi dieci anni di attività un potenziale di risparmio di 136 milioni di tonnellate di CO2 equivalente.

Ulteriori 20 progetti, considerati “promettenti, ma non ancora sufficientemente maturi per beneficiare di una sovvenzione”, saranno preselezionati per ricevere l’assistenza allo sviluppo dalla Banca europea per gli investimenti. Il risultato di quest’ultima selezione sarà annunciato nel quarto trimestre del 2022.

Obiettivi: ridurre le emissioni nocive e indipendenza dai combustibili fossili russi

Il Fondo per l’innovazione, grazie alle risorse provenienti dal sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS), che entro il 2030 dovrebbero superare i 38 miliardi di euro, si propone di fornire i giusti incentivi finanziari per incoraggiare le imprese e le autorità pubbliche a investire nelle tecnologie a basse emissioni di carbonio di prossima generazione e di garantire alle imprese dell’UE il vantaggio di chi gioca d’anticipo che le ponga all’avanguardia mondiale in queste tecnologie.

Durante il prossimo autunno infine, la Commissione pubblicherà il terzo invito a presentare progetti su larga scala. Come annunciato nel piano REPowerEU, i finanziamenti disponibili saranno raddoppiati fino a circa 3 miliardi di euro per sostenere ulteriormente l’indipendenza dell’Ue dai combustibili fossili russi.