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Smart city, nuovi trend: piscine pubbliche nei fiumi delle nostre città (terza puntata)

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Piscine nei fiumi, nei mari e nei laghi su cui sorgono le nostre città, grazie ad una tecnologia avanzata di filtraggio, sostenibile e priva di additivi chimici, che renderà le acque urbane pulite e balneabili: partito a New York il progetto ‘+Pool’.

Immaginate di poter fare un bagno nelle acque del fiume Tevere, magari nello straordinario panorama del centro storico di Roma, oppure lungo il Po, o nei meravigliosi canali di Venezia. Pensando a quanto le acque di fiumi e mari siano ormai inquinate è davvero difficile anche solo immaginare una cosa del genere, ma grazie ad una nuova tecnologia smart city tutto questo potrebbe essere realtà, già a partire dal 2016.

Un team di ricercatori e architetti di New York ha infatti annunciato per il 2016, al più tardi il 2017, la realizzazione di una piscina pubblica nell’East River, di fronte al Manhattan Bridge. Grazie ad un sistema avanzato di pareti filtranti, l’acqua dei fiumi urbani potrà essere depurata senza l’utilizzo di sostanze chimiche.

Il progetto “+Pool, così chiamato per la forma a croce della piscina, da sei mesi in fase di testing nel fiume Hudson, è dotato di una soluzione tecnologica per il filtraggio dell’acqua che elimina batteri nocivi e altri elementi degradanti, purificando i fluidi in maniera semplice e naturale.

Già chiusa con successo la prima campagna di crowdfunding dedicata al progetto su Kickstarter. Per la costruzione della piscina newyorkese da 4 vasche comunicanti su uno schema a croce, lunghe 50 metri ognuna, serviranno però circa 15 milioni di dollari.

In tal modo bambini, giovani, adulti e sportivi potranno fare il bagno e allenarsi in una piscina immersa nelle acque del fiume della propria città. Una passerella dal design elegante collegherà l’impianto alla terra ferma.

Ovviamente la sicurezza è uno degli standard a cui i tecnici hanno prestato maggiore attenzione. La struttura è infatti galleggiante e, in caso di piena o cattivo tempo, sale e scende seguendo il volume delle acque. Sensori digitali collegati in rete comunicano in tempo reale lo stato del fluido, la temperatura, l’apporto pluviometrico e le condizioni atmosferiche dell’area. Informazioni che saranno consultabili pubblicamente, anche in formato open data.

Smart city nuovi trend, puntate precedenti:§
Smart city, nuovi trend: il cassonetto intelligente (prima puntata)
Smart city, nuovi trend: il pavimento che genera energia (seconda puntata)