Streaming flop

Serie A, caos Dazn: consumatori all’attacco e Agcom ‘pronta a interventi urgenti’

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Agcom non abbassa la guardia sullo streaming di Dazn e preannuncia possibili interventi urgenti in caso di necessità. Nuovo incontro con gli operatori sulla qualità della rete fissato il 30 agosto. Adiconsum scrive a Parlamento, Lega e Authority.

Non c’è pace per lo streaming di Dazn. I disservizi della prima giornata di campionato, con la pessima qualità dello streaming della Serie Al debutto trending topic sui social e oggetto delle critiche, finiscono sotto la scure dei consumatori, che chiedono interventi urgenti per garantire la visione delle partite e rimborsi immediati.  Anche l’Agcom promette interventi urgenti se le cose non cambieranno in fretta, e fissa per il 30 agosto dopo la seconda giornata di campionato un nuovo check up della rete e del servizio streaming dopo il debutto da dimenticare. L’ultimo corno del problema riguarda il mondo delle scommesse, che a causa del buffering rischia di andare in tilt per quanto riguarda il ricco versante delle puntate in tempo reale non più garantito da una trasmissione in costante ritardo sull’andamento live delle partite. Nel frattempo, Dazn si scusa ma chiede tempo per assestare il servizio.

Ma quanto tempo servirà?

Sono previsti rimborsi per i disservizi?

Cosa intende fare l’Agcom per garantire i diritti dei consumatori?    

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Serie A su DAZN-Tim, Agcom: ‘Pronti a intervenire d’urgenza se necessario’

Dazn, Agcom su problemi Serie A: ‘Possibili interventi urgenti’

Il Consiglio di Agcom si è riunito ieri e si è occupato della questione della trasmissione delle partite del campionato di calcio di serie A 2021-22 sulla piattaforma Dazn. “Prosegue l’azione di costante monitoraggio dell’intera vicenda, che può rappresentare – sottolinea una nota – un importante volano per la digitalizzazione dell’intero Paese”.

Ad oggi si sono svolti due incontri tecnici con Dazn e tutti gli operatori a cui ne seguirà un altro il 30, dopo la seconda giornata di campionato, ricorda la nota.

“Restano aperti, e saranno oggetto di una costante attenzione dell’Autorità, i temi della qualità del servizio offerto agli abbonati, dell’incremento dell’informazione e della tutela dei singoli consumatori, e della pari opportunità di tutti gli operatori di poter distribuire lo streaming delle partite alle medesime condizioni di qualità e velocità. Agcom si riserva di intervenire con appositi provvedimenti, anche di urgenza, ove ve ne fosse la necessità” sottolinea il comunicato.

Lo scorso 24 giugno l’Autorità aveva adottato un atto di indirizzo richiamando tutti gli operatori alla necessità di evitare, in occasione della trasmissione delle partite di calcio, un sovraccarico della rete, tale da bloccare o comunque da rallentare il traffico dei dati da parte della generalità degli utenti, anche compromettendo lo svolgimento di servizi essenziali.

“A seguito di quell’atto di indirizzo, Dazn ha realizzato una serie di infrastrutture che ad oggi hanno contribuito ad evitare la congestione della Rete”, sottolinea l’Agcom. “Con ciò, peraltro, la piattaforma ha accettato l’indirizzo e la vigilanza dell’Autorità”, conclude.

Adiconsum scrive a Parlamento, Agcom, Agcm, Lega e Dazn

Nel frattempo, Adiconsum scrive a Parlamento, Agcom, Lega e Dazn. “Tante le segnalazioni degli abbonati a Dazn sui disservizi verificatisi già dalla prima giornata di campionato di Serie A. A questi cittadini-consumatori Adiconsum vuole dare voce e per questo ha inviato una lettera al Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, al presidente della Camera, Roberto Fico, Al Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Giacomo Lasorella, al Presidente della Lega Calcio Serie A, Paolo Dal Pino, all’A.D. di Dazn, James Rushton“. E’ quanto si legge in una nota.

Alla luce delle criticità emerse subite dagli abbonati, Adiconsum chiede

Chiesto Level Play Field per gli Ott e neutralità tecnologica

“al Parlamento di legiferare per evitare le problematiche emerse con Dazn inserendo anche le Ott sotto il controllo dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) e obbligando la neutralità tecnologica con la trasmissione su tutte le piattaforme;

Garantire come preannunciato trasmissione in digitale terrestre

alla Lega Calcio di rivedere immediatamente l’assegnazione dei diritti di trasmissione garantendo anche la trasmissione televisiva che ricordiamo è ritenuta dal nostro ordinamento servizio universale, mentre internet non lo è, assegnando, ad esempio, i diritti ad aziende in grado di garantirla. Per bar, ristoranti e hotel tale procedura è già in atto provocando forti discriminazioni nei confronti dei consumatori;

Ad Agcom e Agcm di adoperarsi affinché Dazn stipuli un accordo con un operatore che trasmetta il campionato su una piattaforma televisiva, restituendo in tal modo al consumatore il diritto di scegliere la sua piattaforma trasmissiva”.

Inoltre, l’associazione chiede a Dazn

“di aprire un Tavolo costruttivo con le Associazioni Consumatori per definire una Carta dei Servizi condivisa che preveda inoltre modalità di reclamo/rimborsi/risarcimenti per i disservizi compresi quelli in corso, attraverso la conciliazione paritetica con le Associazioni Consumatori; fornire informazioni trasparenti sulla qualità dei servizi offerti”.

Dazn, svolta richiede momento fisiologico di assestamento

Dal canto suo, Dazn corre ai ripari. La svolta epocale del calcio in streaming e l’introduzione di nuove tecnologie “richiede un momento fisiologico di assestamento”. È la posizione di Dazn in una nota, dopo il primo weekend del campionato di Serie A trasmesso sulla piattaforma e i problemi dello streaming legati in particolare in Inter-Genoa.

“Di questo siamo ovviamente dispiaciuti”, aggiunge Dazn, che assicura come stia proseguendo il lavoro per lo sviluppo e il potenziamento dei servizi.

“Si è concluso il primo weekend della stagione di Serie A TIM 2021-22 che per la prima volta ha visto lo streaming come protagonista principale”, prosegue Dazn nella nota. “Una svolta epocale, quella del passaggio dalla tv tradizionale all’OTT, resa possibile grazie ai significativi investimenti tecnologici che DAZN ha messo in campo insieme ai suoi partner, per incentivare la digitalizzazione, eguagliare gli standard europei, colmare il gap esistente e portare l’Italia ad essere un Paese estremamente competitivo anche su questo fronte”.
“In questi mesi sono state implementate nuove tecnologie e portati avanti importanti cambiamenti a fronte dei quali, già alla fine della prima giornata, sono stati raggiunti ottimi risultati quali l’incremento dell’audience cumulata rispetto agli anni precedenti, parametri migliori relativi all’utente finale, maggiore copertura territoriale”.
   

“In questo contesto si inserisce quanto accaduto nel corso della partita tra FC Internazionale e Genoa (sabato 21 Agosto), quando si è registrato un picco di traffico, limitato ad un’unica Cdn, risolto nel giro di pochi minuti e che ha avuto un impatto limitato su un gruppo di utenti che hanno poi potuto assistere alle altre partite, dal momento che il problema è stato risolto velocemente. Di questo siamo ovviamente dispiaciuti, consapevoli dell’alto valore del Campionato di calcio di Serie A TIM, delle squadre impegnate e della grande passione di tutti i tifosi”. “Continuiamo a lavorare, proseguendo nel costante dialogo e collaborazione con l’Autorità e i partner, fondamentali in questo progetto di cambiamento senza precedenti, così come nello sviluppo e nel potenziamento di DAZN Edge, la cache proprietaria per la gestione del traffico e nell’ulteriore ottimizzazione dei processi con le CDN globali”.
    “Come in ogni fase di cambiamento, e come già successo anche in passato, l’introduzione di nuove tecnologie di tale portata richiede un momento fisiologico di assestamento, fase necessaria per permettere ulteriori miglioramenti esprimendo in modo compiuto le incredibili potenzialità dello streaming a vantaggio del calcio, dello sport e di tutto il Paese e l’impegno di DAZN in questo processo è assoluto e incondizionato”,
conclude Dazn.

In precedenza, altre associazioni di consumatori hanno alzato la voce.

Codacons: ‘Dazn rimborsi. Se non risolve problemi, ceda diritti’

Dazn deve rimborsare gli utenti. E, se non risolve i problemi, deve cedere i diritti. E’ la posizione che il Codacons illustra in un comunicato, dopo i problemi che hanno caratterizzato la trasmissione delle partite della prima giornata della Serie A 2021-2022. “Se qualcuno è ottimista nell’avvicinamento alla seconda giornata di campionato – dopo le polemiche, proteste e lamentele da parte di migliaia di utenti che hanno riscontrato problemi di connessione nel corso del weekend di partenza della Serie A – il Codacons ricorda che nessuno aveva preventivato i problemi dei giorni scorsi, e che ora gli sportivi di tutta Italia vogliono vedere concreti passi avanti e non annunci augurali. Se ciò non accadrà, ancora una volta, sarà la dimostrazione dell’incapacità da parte della rete e dei suoi partner di garantire un servizio all’altezza della situazione”, si legge in una nota.

Il Codacons, allo stesso tempo, “torna a chiedere con fermezza di indennizzare tutti gli utenti coinvolti nei disservizi, attraverso rimborsi automatici pari al costo della singola partita, pena inevitabili azioni risarcitorie a tutela dei consumatori e dei tifosi. Qualcuno deve ricordare infatti che gli utenti hanno pagato alla piattaforma, e quest’anno più degli scorsi anni, un servizio spesso inefficiente. Delle due l’una: o Dazn riesce a ripristinare standard di servizio adeguati, indennizzando gli utenti coinvolti, o deve rinunciare all’idea di trasmettere le partite – stante la palese inadeguatezza delle sue performance – e cedere ad altri i suoi diritti”.

“L’Associazione si era impegnata nelle scorse settimane a vigilare sul miglioramento della qualità del servizio e sul rispetto dei provvedimenti dell’Agcom, affinché non si verificassero più i disservizi degli anni passati; anomalie e problemi capaci di arrecare un danno dei clienti Dazn i quali, a fronte del pagamento di un abbonamento, non avevano ricevuto un servizio adeguato: e in un esposto all’Antitrust del 2018 avevamo già denunciato ‘le interruzioni continue ed improvvise, i ritardi nella connessione, la mancata disponibilità dell’app per alcuni dispositivi e il ritardo nella trasmissione in tempo reale della partita dovuto allo streaming rallentato’. Ora siamo costretti a dare seguito a quell’impegno, visto il reiterarsi della situazione. Perciò chiediamo immediati rimborsi in favore di tutti gli abbonati per l’impossibilità di fruire del servizio acquistato. Chi, infatti, è in possesso di pacchetti Dazn e non è riuscito ad assistere in tv alla partita, o ha subito continue interruzioni del segnale, ha diritto, in base al codice civile, ad ottenere il rimborso di quanto pagato, proporzionalmente al disagio subito”, conclude la nota.

Dazn, esposto dell’UNC sui disservizi nelle partite della serie A


“Se il buongiorno si vede dal mattino andiamo male! Se è vero che tutto è dipeso da un sovraccarico, chissà cosa succederà quando tutti gli italiani saranno rientrati dalle ferie o durante big match come quelli del prossimo 12 settembre, quando si giocheranno Napoli – Juventus e Milan -Lazio”, afferma in una nota Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Per questo abbiamo deciso di presentare due esposti, uno all’Antitrust, che a fine luglio aveva chiuso il procedimento cautelare, ma a fronte di un impegno di Dazn di fornire servizi per la visione sul digitale terrestre delle partite in caso di problemi di connessione e di una garanzia di porre in essere i necessari investimenti infrastrutturali e uno all’Authority delle Comunicazioni che fin da giugno aveva emanato un atto di indirizzo per evitare fenomeni di congestione della rete e prevenire disservizi per gli abbonati”, prosegue Dona.

“Chiediamo ora alle due Authority di intervenire con urgenza per verificare il perché dei disservizi e se siano stati rispettati tutti gli impegni che Dazn doveva rispettare”, aggiunge Dona, “inutile aggiungere che tutti gli abbonati che hanno subito disservizi hanno diritto ora a un equo indennizzo”. 

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